Il giorno dopo, quello dopo ancora e quello dopo ancora, diventarono settimane e poi mesi.
La pancia di mydoriya cresceva senza ritegno. Dovevano passare 5 mesi, e al terzo mydoriya stava per scoppiare. Avrebbero a breve scoperto il sesso della creatura che mydoriya portava in grembo.
In quei tre mesi però era successo di tutto.
Nel primo periodo mydoriya aveva continuato a lavorare senza importarsene molto della gravidanza, vomitando quasi ogni tre, quattro ore.
Mangiava e dopo un po' si sentiva male. Touya dopo qualche settimana decise di metterlo definitivamente a riposo, dandogli lo stipendio del primo mese nonostante non lo avesse completato.
A quel punto, si ritrovó a casa nel letto accudito da todoroki.
Mydoriya non era poi tanto scontento di quel modo di essere trattato. Non era mai stato trattato da nessuno con così tanto riguardo, e quindi ne era più che felice. Todoroki non andò più a lavoro tutti i giorni della settimana, ma solo 3 su sei. Faceva orario ridotto e bakugou aiutava. Quando bakugou aveva saputo cosa era successo, si era sorpreso. Da che sembrava non si fossero nemmeno sfiorati a mydoriya nel letto incinta era un bel salto di qualità. La conversazione fu alquanto strana e interessante.«Quindi mydoriya è incinta...» disse bakugou mentre porgeva dei documenti a todoroki.
«Si. Esatto.» todoroki rispose come se fosse una cosa ovvia.
«Ma... voi non...»
«Lo abbiamo fatto una volta seriamente ed è finita così. Mi dispiace dirtelo solo dopo 3 settimane ma avevo paura della tua reazione» in fondo bakugou era una persona irascibile.
«Beh, sicuramente non mi incazzeró per questo, ma voi non siete nemmeno sposati.» disse. Come se fosse qualcosa di non ovvio, todoroki fece una faccia sorpresa
«Io... mydoriya non vuole sposarsi per il momento. Chiedergli di sposarmi ora sarebbe qualcosa che va contro il suo volere e me lo ha detto.» sorrise cercando di mascherare la vaga delusione.
«Però tu vorresti sposarlo?» ed in effetti aveva ragione.
«Si, ma dato che so che mi dirà di no io non glielo chiedo. È stato chiaro su quello che vuole»
Bakugou si sedette sulla sedia davanti a quella di todoroki.
«Ma quello che vuoi tu conta. Diglielo, prova a parlargli.» disse.
«Non so nemmeno da dove cominciare. Per ora va bene che mydoriya si riposi.» sorrise timidamente
«hai ragione. Magari dopo.» riferendosi quindi al tempo dopo il figlio. Magari chiedergli di sposarlo dopo.
«Ti vedo spaventato» continuò bakugou «perché questa agitazione?»
«perché non so come va la sua gravidanza. Non posso monitorarlo sempre, più che stare a casa tre giormi lavorativi più la domenica, fare delle cose che possono aiutarlo...non so come essere utile alla situazione»
Bakugou dovette trattenere le risate.
«Immagina di essere mydoriya. Averti a casa tre giorni lavorativi è già qualcosa che fai per lui, prenderti cura di lui è una cosa che fai da molto tempo e lui te ne è grato e sono sicuro che andare a fare la spesa per lui gli da una vaga soddisfazione. Devi stare più tranquillo»Quella conversazione lo aveva davvero influenzato, portandolo a stare più tranquillo per le condizioni del suo ragazzo.
Ovviamente però la famiglia lo venne ben presto a sapere. La prima fu la madre. Venne a casa un pomeriggio del secondo mese e vide la pancia di mydoriya gonfia, e chi, come una donna, non capisce quando qualcuno è incinta.
Si chinó ai piedi del verde e gli toccò la pancia, la baciò e disse «farai felice la nonna» e sorride.
Poi lo venne a sapere la sorella che decise di festsggiare con un po di dolci presi in una pasticceria.
Poi lo seppe natsuo, che si limitó a fare le congratulazioni dato che era troppo impegnato con le insistenze continue del padre di andare a un pranzo di famiglia importante.
Il padre fu l'ultimo a saperlo. Quando lo seppe non disse nulla, ma si limitó ad annuire, come per far capire che non c'era alcun bisogno di parlarne.
alla fine del secondo mese, ci fu il primo controllo.
la conversazione da professionale e precisa era arrivata ad essere molto diversa.«Allora, si può stendere sul lettino. Dov'è il padre?»
«nella sala d'aspetto...» all'inizio mydoriya non voleva farlo entrare.
«Lo faccia entrare, sicuramente vorrà scoprire anche lui il sesso del bambino»
Mydoriya allora annuì e girò la testa dalla parte opposta mentre la dottoressa andava a chiamare il padre. Todoroki non se lo fece ripetere ed entrò nella sala leggermente emozionato.
«Abbiamo già pensato a fare le analisi, però prima facciamo un'ecografia. Si potrebbe alzare la felpa?»
Mydoriya di nuovo si ritrovó senza dir nulla, obbedendo.
«allora vediamo...»
Mise quel liquido per ecografie freddo sulla lancia di mydoriya, che subito guardò ll schermo alla sua destra.
«Bene, il bambino...» ci fu una pausa mentre guardava muovendo quelll strumento «...è sano come un pesce»
Todoroki sospiró tranquillizzato.
«Volete sapere il sesso adesso?»
Mydoriya avrebbe preferito aspettare, ma la curiosità di saperlo lo stava mangiando, mentre todoroki non vedeva l'ora.
«si, ce lo dica»
«secondo quello che vedo, il vostro bambino sarà una bellissima bambina»
«Come è possibile? Siamo due maschi.» disse mydoriya.
«Lei ha un utero. Ovviamente ha il cromosoma X.»
Mydoriya si soprese e improvvisamente si sentí molto più donna.
Sorrise tranquillizzandosi.
«Quindi è una femmina» disse todoroki sempre col tono freddo
«Preferiva un maschio?» la dottoressa gli sorrise, spaesata.
«Volevo tanto una femminuccia che non so nemmemo come reagire» nel mentre, dai suoi occhi scesero delle lacrime. La voce improvvisamente inizió a tremolare fino a poi sparire del tutto.
«È tutto perfetto.» sorrise il verde.
«È così perfetto che mi sembra irreale. Finalmente sono... sono felice»
Mydoriya non aveva mai sentito todoroki parlare con tanta positività, ma non aveva nemmeno mai visto un todoroki spensierato e pieno di vita.
era felice, e mydoriya lo era ancora di più.
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𝓟𝓱𝓮𝓻𝓸𝓶𝓸𝓷𝓮𝓼
FanfictionTodoroki è nato come maschio dominante alfa (una vera rarità) e si è sempre tenuto lontano dagli omega, non volendo una relazione e non volendo avere alcun Bonding, fino a quando non incontra mydoriya izuku, un tenero e dolce ragazzo di 23 anni che...