Si staccarono dopo qualche secondo di pura follia. In fondo, nessuno dei due sapeva bene cosa fare o cosa dire, si erano appena baciati e non conoscevano quello che c'era dopo,soprattutto todoroki.
Per quanto fosse bello, possente e di buona famiglia, nessuno lo aveva mai calcolato oltre l'ambito di amicizia o lavoro.
Fu difficile capire in quel momento che cosa fare, soprattutto quando in mente si presentó la voce del padre.
“shoto, avevi un solo compito e non lo hai portato a termine”. Già vedeva il suo volto affranto, deluso, come sempre.
In fondo, shoto poteva desiderare affetto, come ogni persona che si rispetti.
Mydoriya era stato l'unico che lo aveva visto senza la sua solita autorità, senza la sua maschera da uomo di affari.
Certo, conosceva ovviamente il suo cognome per via dell'azienda, di cui tanto andava fiero, ma Mydoriya si era limitato a chiedere se fosse vero e a fargli i complimenti per il suo ottimo lavoro, e per ora quei complimenti li aveva ricevuti solo da bakugou.
Si rasseneró pensando al fatto che Mydoriya era un ragazzo assai gentile e altruista, sarebbe stato sicuramente bene con lui al suo fianco.
Già viveva a casa sua, sorrideva a lui la mattina come se non aspettasse altro, mangiava quello che cucinava e alla sera, quando si reicontravano, si abbracciavano dalla gioia di vedersi.
L'amore ha tante sfaccettature, e todoroki non ne aveva mai vista alcuna.
Si staccarono, quindi, e si guadarono negli occhi per qualche secondo interminabile.
C'era del desiderio nell'aria, una voglia di riprovare la precedente sensazione un altra volta, ma Mydoriya ebbe il buon senso di abbassare il capo.
«è sbagliato» disse.
A quel punto, Shoto si rese conto che forse aveva esagerato, forse quello sarebbe stata l'ennesima prova di una sconfitta nella sua vita. Avrebbe dovuto dare ragione a suo padre? Sposare momo, nonostante fosse tutto finto, e lasciare perdere Mydoriya?
«che cosa è sbagliato?» certo, avrebbe fatto sicuramente la scelta più giusta. Ora non poteva tornare indietro.
«Tu non vuoi una relazione, un matrimonio o dei figli. Tutte cose che, personalmente, ho sempre cercato e voluto. Per questo è sbagliato» ed in effetti todoroki lo capiva. Aveva sempre detto di non volere tali cose per via dei suoi genitori, ma ora che Mydoriya glieli stava mettendo sul piatto di una bilancia immaginaria, capiva quanto valesse una relazione, un matrimonio e badare a dei bambini.
Marmocchi che ti corrono per casa dicendo “papà” con un tono gentile, pretendendo dalle coccole ai giocattoli.
Un matrimonio e due anelli a condividere tale forma dell'amore. La rappresentazione della perfezione tra due persone, qualcosa di unico e solo, degno di far parte della vita di tutti.
Una relazione, fatta di amore, volersi a vicenda, baci e contatto fisico che a quel punto sembrava qualcosa di trascendentale e irraggiungibile per todoroki.
«Forse potrei cambiare le cose...insomma,il mio punto di vista, ma mi serve una mano»
Non volle essere preciso, ma volle essere chiaro a modo suo. Il verde alzò lo sguardo, incrociando quello dell'altro, che non aveva mai smesso di fissarlo.
«non sei pronto, o te la senti?» un battito venne meno. Todoroki non sapeva se era pronto.
«io...posso provarci»
Mydoriya apprezzó la sincerità. Allora quasi si mise a piangere, forse dalla gioia, ma quasi sicuramente todoroki lo aveva notato. Gli occhi del verde si fecero umidi quando disse «...a me tu piaci» e una lacrima lo tradì proprio in quel momento.
Per quanto potesse essere seria la voce del ragazzo, tremoló sul “mi piaci”, tutto sembrò sparire.
C'erano solo loro due in quella cucina e nessun mobile, divano, tv o altro.
Sembrava che avessero bevuto così tanto da essere ubriachi, volevano davvero esserlo, forse.
«certo che sei proprio uno stupido» disse il bicolore.
“è finita prima di cominciare?” pensò il verde. Aveva fatto una cosa per cui aveva preso coraggio, per cui aveva deciso di scoprire se stesso, e quella risposta sembrava che fosse un incitazione a smetterla.
«anche a me piaci, Mydoriya»
Ci fu un mugolio, sembrava quello di un gatto, e invece era Mydoriya che aveva iniziato a piangere a dirotto.
I loro sguardi, ancora fissi l'uno sull'altro, si parlarono e todoroki agì di conseguenza.
Mise una mano sotto l'occhio più bagnato e asciugò le lacrime, poi fece lo stesso con l' altro occhio.
«posso dartene un altro?» Mydoriya era ancora incredulo, ma annuì. Piano todoroki si sporse a lui, azzerando di nuovo le distanze. Stavolta Mydoriya era molto più rilassato, e la sua felicità venne trasmessa anche a todoroki.La mattina dopo, todoroki dovette andare a lavoro prima dato che il padre sarebbe andato in ufficio per salutarlo. A quanto pare alle cene di famiglia e ai matrimoni combinati non ci stava pensando più.
Todoroki lasciò una ciambella a Mydoriya come colazione e un biglietto: scusami ma stamattina mio padre verrà in ufficio e non posso fare tardi. La colazione la trovi in cucina.
Ci vediamo stasera <3
Andò in ufficio e bakugou lo accolse con il suo solito discorso mattutino.
Dopo quello, come al solito, gli aprì la porta dell'ufficio.
«va bene, grazie bakugou»
Entrò e sbattè il fianco sulla sedia.
«sei molto strano stamattina, che cosa è successo?»
Todoroki non sapeva davvero se confidarsi o meno, ma non ci vide nulla di male e così glielo disse.
«Ieri io e Mydoriya ci siamo baciati e ci siamo detti che ci... che ci piacciamo, e io sono nel panico.»
Disse come si sentiva. Bakugou si mise a ridere, ma quando capì che todoroki non scherzava, disse solo «lo capirai prima di quanto tu pensi. Ora sta arrivando tuo padre. Vedi che vuole e mandalo via presto, sai che non lo voglio qua dentro.»
«Sono io il capo qui, eh...però hai ragione, nemmeno io voglio che rimanga»Quindici minuti più tardi dell'orario prestabilito, Endeavor si fece vivo.
«Buongiorno, figliolo»
«Evita i convenevoli, padre. Siediti e dimmi il motivo della visita, sai che ho molto da fare»
Il padre di shoto si sedette di fronte a lui.
«Beh,ho saputo che non hai accettato la richiesta di pace da parte della famiglia di momo e ho anche saputo che a te non te ne frega niente della loro figlia e del matrimonio che vorremmo fare tra voi. Sbaglio?»
«No, non sbagli.» a quel punto, todoroki iniziò a scaldarsi.
«quindi sarebbe questo il motivo per cui sei venuto?»
«No. Sono venuto per dirti che io e tua madre vogliamo che tu ti sposi con quella ragazza. Il matrimonio verrà organizzato a breve a data da stabilire»
Shoto non mantenne la calma.
«Come vi permettete, voi, di decidere qualcosa che posso benissimo scegliere da solo?! È la mia vita, non la vostra!»
Endeavor si alzò di scatto
«Sono tuo padre, deciderò io per te!»
A quel punto, shoto non ebbe idee su come controbattere.
Il suo cuore non era d'accordo e sapeva che avrebbe fatto del male a qualcuno a cui ultimamente teneva moltissimo.
«io non posso farlo. Anzi, non voglio.»
«A me non interessa. Tanto non stai con nessuno.»
Todoroki allora giocó la sua carta migliore, la verità.
«sto già con qualcuno e sono felice così.»
Endeavor non volle nemmeno sentire la spiegazione.
«beh, allora ne parlerò con tua mamma e vedremo come mandare via tale persona. Se non vuoi che succeda, puoi farcela conoscere domani, altrimenti vedremo come fare per mandarla via.»
«Perfetto. Che sia come sia»
Todoroki fece segno al padre di andarsene. Endeavor sbattè la porta quando la rinchiuse e todoroki si prese del tempo per pensare.
“E adesso come faccio...?”
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𝓟𝓱𝓮𝓻𝓸𝓶𝓸𝓷𝓮𝓼
FanfictionTodoroki è nato come maschio dominante alfa (una vera rarità) e si è sempre tenuto lontano dagli omega, non volendo una relazione e non volendo avere alcun Bonding, fino a quando non incontra mydoriya izuku, un tenero e dolce ragazzo di 23 anni che...