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Hollywood park. 20:30
I due ragazzi erano preparati di tutto punto.
Mydoriya aveva uno smoking a pinguino, con un papillon abbinato. Aveva dei brillantini sotto gli occhi che risaltavano il suo sguardo e la matita nera a inspessirlo.
Todoroki aveva un classico. Niente di speciale.
«sembri agitato, todoroki»
«ovviamente lo sono. Ho prenotato per questo orario e lei non si fa ancora vedere»
Mydoriya era sempre stato uno puntuale e che manteneva la parola data, quindi non capiva il disagio del ragazzo lì di fianco.
«insomma è una specie di appuntamento e lei fa già tardi!?» Todoroki non avrebbe mai perso così tanto la pazienza, ma doveva ammetterlo: era nel panico.
Non era abituato ad aspettare e le aveva gentilmente chiesto di arrivare puntuale.
Pochi secondi prima delle 20:31 però, un taxi si fermò proprio davanti a loro, permettendo a quella ragazza di scendere.
In un tubino alquanto succinto e corto - per Todoroki aveva dei gusti discutibili, tant'è che non la poté guardare senza fare una smorfia di disgusto appena accennata- la ragazza salutò.
«Todoroki-kun, lui chi è?»
Ovviamente Todoroki non l'aveva più richiamata, quindi per la ragazza era una sopresa vedere lì izuku.
«Lui è Mydoriya,il ragazzo con cui mi sto frequentando.»
la ragazza non aveva mai esplicitato di volere un appuntamento, ma una chance, una possibilità che a quel punto pareva non essere nemmeno lontamente voluta da shoto.
«cenerà assieme a noi?»
aveva un tono deluso, come se non volesse davvero che ci fosse. Li todoroki iniziò q capire la situazione generale.
«certamente.» porse la mano alla donna, portandola fino al tappeto rosso,per poi girarsi e fare l'occhiolino a Mydoriya.
“è tutto apposto.” significava.

«Salve. Avete prenotato?» un cameriere dai capelli biondi e una ciocca nera parlò. Appuntava qualcosa su un foglio.
«Todoroki shoto» disse solo il suo nome. Il ragazzo alzò lo sguardo e lo guardò alquanto curioso. Non si mise a fare domande.
«Tavolo 46, balconcino. La mia collega Jiro vi porterà fino a lì» la guardò e fece un sorriso rassicurante mentre la ragazza arrossì fino alle orecchie.
«Prego, seguitemi» sorrise a loro e li portó al loro tavolo esclusivo.
Era sospeso su un balconcino e c'erano solo loro.
Insomma, molto intimo, ottimo per un appuntamento a tre.
«Premete questo tasto quando sarete pronti per ordinare, un cameriere sarà subito da voi»
«grazie mille» disse momo.
Jiro allora se ne andò, lasciando i suoi ospiti a parlare del più e del meno.
La maggior parte della conversazione era incentrata su una maggiore conoscenza, un qualcosa che sarebbe potuto essere qualcosa di più.
Un amicizia, magari.
Momo parlava di quanto volesse prendere le redini della sua azienda per ripagare quella di shoto e di quanto le dispiacesse per la sua “brutta condotta” nei confronti del bicolore. Parve interessata alla storia do dabi e a quella di Mydoriya, che raccontò izuku stesso.
«tu non meriti quello che ti è successo, tesoro» disse la ragazza quando izuku finì il suo racconto.
Ordinarono qualcosa da mangiare nel mentre che la loro conversazione si era incentrata su gusti personali di vestiti e cibo, posti da visitare e viaggi già fatti.
Momo ci tenne particolarmente a puntualizzare di voler andare in grecia, a Mykonos e a Parigi, in Francia.
Mydoriya invece voleva visitare i fiordi, vedere l'aurora boreale e vedere la Sagrata Familia in Spagna.
Todoroki disse invece di voler tanto vedere l'italia e magari soggiornare un po' a roma.
Si stavano aprendo l'uno all'altro, ma c'era qualcuno che non si sentiva troppo a suo agio.
Momo li guardava da tutta la serata ed era palese che quei due fossero legati. “forse si amano davvero”  pensò. Non disse nulla del genere ma si tenne quel pensiero per lei. Capì solo allora che di chance non ne aveva mai avute e todoroki voleva solo farglielo capire, rendere chiara la situazione sin da subito.
era un modo per dire “il mio cuore è già diventato parte di qualcuno”.
Momo si arrese.
«Ragazzi,vorrei dirvi solo una cosa.»
«cosa?»
«siete proprio una bella coppia»
Mydoriya sorrise e ridacchió, todoroki divenne rosso.
«mi dispiace aver creato qualche problema, endeavor e mio padre ci tengono che io e shoto andiamo d'accordo per business, ma non per altro. Mi dispiace di aver creato problemi tra di voi se li ho creati. Preferisco, se vogliate scusarmi, andarmene. È stata una bella serata, ma non è il posto in cui io devo stare»
Prese dei soldi dalla sua borsa.
«ecco,questo è quello che ti devo per la cena. E no, non voglio che sia tu a pagare per me, questo non è mai stato un appuntamento tra me e te. Questi sono giusti. Allora vi lascio alla vostra buona serata. Buona continuazione»
I ragazzi non seppero che dire e si limitarono a guardarla andare via.
Momo, arrivata sulle scale, si mise a piangere. A lei piaceva davvero shoto e non solo per business, ma non era una poco di buono e non si sarebbe mai messa in mezzo a loro due. Anzi, per certi versi, li supoortava.
Non ci vedeva nulla di male, ma non sarebbe mai potuta tornare a casa mentre piangeva, così passò per il bagno e ai rifece il trucco. Nel mentre, todoroki e Mydoriya si stringevano per mano e sorridevano, felici di aver passato una bella serata, anche assieme a quella donna.
Momo uscì dal bagno con il trucco aggiustato e si diresse verso l'esterno del locale.
Chiamò un taxi e nel mentre si sedette su una panchina. Ricevette una chiamata dal padre.
«Papà, dimmi»
«Allora? Come è andata?»
«Bene. Ho dei nuovi amici»
Si sentì la disapprovazione del padre.
«Amici?! Todoroki te lo devi sposare per poi prendere in mano entrambe le aziende»
«Ho deciso di prendere in mano la tua azienda e di collaborare con quella di Shoto. Per quanto mi riguarda, questo matrimonio rovinerebbe la mia e la vita di shoto. Quindi mi tiro fuori»
«Almeno hai scoperto con chi si frequenta?»
Non sapeva se dirlo o meno, però era suo padre che lo stava chiedendo.
«Un certo Mydoriya. Non mi ha detto il nome»
«Bene. Domani lo dirò alla stampa, vedrai quante voci usciranno quando sapranno che un alpha di una grande azienda frequenta un altro ragazzo»
Momo non si preoccupó. In quel secolo, oramai era normale.
«Come vuoi. È arrivato il taxi, esco con delle mie amiche e poi torno a casa. Ciao papà» e attaccó il cellulare.
Salì sul taxi che la portó chissà dove, mentre Mydoriya e todoroki si gustavano un buon dolce.

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