72. Preparativi

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N/A: 🚩🚩🚩 IMPORTANTEEEEEE 🚩🚩🚩
Se vi piace l'idea, alla fine della storia (già, non manca troppo) potrei fare un capitolo extra in cui fate domande ai personaggi o a me, qualsiasi vi viene in mente, e vi vengono date risposte.

Se vi piace l'idea, fate tutte le domande del caso qui →

Detto questo, buona lettura

<Bisogna festeggiare!> decretò Mario, pimpante e finalmente sollevato.
<Come, scusa?> domandò Lovino, confuso e un pochino preoccupato.

Quando il laziale parlava, aveva le medesime reazioni che con il campano e il pugliese il 90% delle volte.

<Non ci senti? Una piccola festa! Mi basta anche aprire una bottiglia di coca cola per festeggiare che finalmente abbiamo di nuovo Felì fra noi!> replicò la regione.

<Ho ancora quei ricordi...> sussurrò Feliciano.
<Sì, ma sei con noi e ti possiamo aiutare.> assicurò Giorgio, percependo il suo stato d'animo.
La nazione lo ringraziò con un sorriso.

<Il magnifico me approva! Bisogna festeggiare!> esclamò Gilbert.
<Siamo qua a scrocco e te festeggeresti qualunque cosa.> borbottò Ludwig.
<Ogni motivo è buono per far baldoria.>  ribatté il prussiano.

<Non avrei mai pensato di dare ragione ad un crucco in candeggina!> notò Aleksander.
<Daiiiiiiiiiii, facciamolo! Tanto a Vene' va bene, no?> insisté Michele, scrollando il braccio di Romano.

<Se rimane fra noi non vedo il problema.> rispose Feliciano.
<Perché devi dare ragione a loro?!> sbuffò Lovino.

<Ci vuole della musica!> decretò Anna, alzandosi, e recuperando la piccola cassa bluetooth che avevano in casa.
Intanto alcuni andarono in cucina, di sicuro a prendere bevande e snack.

<Ormai sono partiti, impossibile fermarli.> sospirò Romano, massaggiandosi le tempie.
<Già che ci siamo, Romano, perché non inviti il tuo moroso?> propose Marie con un sorriso furbetto in volto.
Anzi, un sorriso malizioso, ad essere più precisi.

<Cosa?! No!> esclamò il meridionale, come punto sul vivo.
<Sì!> ribatté Giovanna.
<Le dai ragione?!> rimase scioccato il meridionale.

<Neanche io pensavo l'avrei mai detto, ma sì. Le diamo ragione. E ha senso! Veneziano ha il suo fidanzato, portiamo qua il tuo.> decretò Carmela.

<Io non esisto?> sbuffò a bassa voce Pedro.
Rita gli accarezzò la coscia, lo baciò sulla guancia e sussurrò: <Esisti, vogliono solo fare i bambini. Sei il mio stupendo fidanzato.>

Il catalano incassò leggermente la testa nelle spalle, sorrise e borbottò: <Sei tu la stupenda, lleuger.>
La sarda sorrise e lo baciò sulle labbra, intenzionata a non staccarsi subito.
L'iberico si lasciò volentieri guidare.

<Bleah.> commentò Rosa, facendo una smorfia.
<Dai, sono morosi, lasciali in pace.> commentò Roberto.

<Tu non vuoi slinguazzarti il tuo fidanzato? È da un po' che non lo vedi e mi sta decisamente più simpatico di lui!> esortò Giuseppe.

<Non volete proprio lasciare perdere.> sospirò Lovino.
<Giammai~.> canticchiò Michele.
<Vi odio.> decretò la nazione.

<Ci ami, non negarlo.> notò Giovanna.
Poi gli prese un orecchio, glielo tirò e ordinò: <E ora su, vai dal tuo zitu e portalo qua, che ha la mia benedizione.>

<Ahio, ahio, ok!> si lamentò l'italiano, scattando in piedi. Uscì dal soggiorno e scomparve, usando il viaggio fra nazioni.

<Com'è che sei ancora viva?!> si stupì Gilbert. Nessun altro avrebbe potuto fare una cosa del genere all'italiano e uscirne vivo!
<Gli ho fatto da madre e mi vuole bene.> spiegò la siciliana, sorridendo con un minimo di superbia.

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