Quella sensazione di ansia e eccitazione mi ha accompagnata per tutto il tragitto in autobus per andare a casa di Liam e c'è anche ora, mentre suono il campanello.
Casa sua ha la porta sulla strada e sembra piccola, almeno da fuori. Ha un unico piano e le pareti grigie.
- Ciao. – la porta viene aperta da lui in persona. È in tuta e ha i piedi scalzi.
- Ciao.
Mi fa spazio per entrare. – Mio zio non c'è, quindi ci dovremo sorbire un po' Bea, che era qui fino a tre secondi fa... - si gratta la testa guardandosi in giro.
- Ciao! – una bambina sorridente mi compare davanti agli occhi. È alta, ha un bel viso dalla pelle chiara e dei lunghi capelli biondi raccolti in due codini. Gli occhi sono caleidoscopici come quelli di Liam.
- Lei è Beatrice. – me la presenta lui.
- Tu sei Cezanne, giusto? Willly mi ha parlato di te.
- Ti ho detto mille volte di non chiamarmi Willy.
Trattengo un sorriso.
- Comunque, vedi di fare la brava. Adesso noi andiamo di là a studiare.
- Ma non posso nemmeno chiacchierare con lei e conoscerla? Le prendi sempre tutte tu, le ragazze. – si imbroncia e mette le braccia conserte.
Liam avvampa.
Mi sento lusingata, a sapere che qualcuno desidera sapere cosa mi piace. Beatrice è una bambina vivace, e, a quanto pare, adora fare i dispetti a Liam.
- Torniamo qua dopo per fare merenda e te la lascio tutta per te. Però ora fai la buona e ci lasci in pace.
- Okay.
Liam mi fa cenno di seguirlo in camera sua. È abbastanza piccola, con un solo letto. I mobili sono appesi alla parete sopra di esso, con le ante ricoperte di disegni e fotografie. Nell'angolo opposto c'è una scrivania con un computer e i libri di scuola.
- Willy? – chiedo per rompere il silenzio.
- È il soprannome che mi ha dato, e sa che lo detesto.
- Non è male.
- Preferisco Liam.
- Su questo mi trovo d'accordo. Ma non credere che non ne farò uso.
- Bene. Ci conviene iniziare. – si siede alla scrivania e apre il video che abbiamo fatto. Dopo che abbiamo finito di esporre si volta verso di me. – Non sembra che tutto il lavoro sia fatto da te, vero?
- Certo che no, considerato il fatto che tu hai preparato la presentazione.
- Ho ripetuto abbastanza bene?
Alzo le spalle. – Credo di sì. Non sta a me giudicare.
Si sdraia accanto a me sul letto. Io lo seguo. Per la prima volta noto il soffitto: ci sono figure in nero che ballano e si mischiano.
- Bello, no? – mi domanda.
- È fantastico. Ti piace davvero così tanto il FitKid?
- Sì. È uno sport che adoro.
- Un giorno voglio vederti ballare. – dico. Non avevo realizzato questo desiderio fino ad adesso. – Qualcosa mi dice che sei bravo.
- Luca lo è di più. Fa cose incredibili.
- Tu no?
- Un po' meno. – si tira su. – Ora ci conviene andare da Bea, se no si arrabbia.
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Voglio vedere come va a finire
Novela JuvenilA sedici anni la tua vita sembra un disastro cosmico, e di solito arriva un bel ragazzo a sistemare tutto e a farti felice. Ma Cezanne è certa che nessuno possa riordinare e rimettere a posto tutti i tasselli della sua vita, nemmeno Liam, il nuovo...