XV

14 3 0
                                    

Liam è come la coperta calda e la cioccolata. Quando succedono cose brutte è lì per confortarti. Ora siamo sdraiati sul suo letto, mi abbraccia da dietro. Le nostre gambe sono intrecciate e lui appoggia la testa sulla mia spalla.

Sono venuta qua tre ore fa. La lezione di flauto è stata un totale sfacelo, io e Alyas non eravamo nemmeno a ritmo, eravamo arrabbiate e quindi sbagliavamo le note. La prof. ci aveva sgridate e io non mi ero sentita tanto umiliata in tutta la mia vita.

Ho deciso di andare da Liam per avere un supporto. Dovevamo già vederci, ma io sono arrivata prima. Senza neanche sapere cosa è successo mi ha abbracciata dopo aver aperto la porta e si è fatto raccontare tutto in camera sua. Ci siamo messi a dormire stretti uno all'altra.

Adesso io sono sveglia, lui invece ronfa, e penso. Penso alla strana situazione mia e di Alyas, di Luca che sembra innamorato davvero, a Liam che si comporta in modo strano, ai miei genitori, a Lucia... insomma, un po' a tutto.

- Che c'è, Cez? - borbotta lui con la voce impastata dal sonno.

- Niente.

- Perché non dormi?

- Non sono molto stanca.

- Okay. - mi bacia la guancia e si stringe ancora di più a me, avvolgendomi le mani alla vita.

- Ragazzi, che fate? - Beatrice piomba nella stanza.

- Dormendo.

- E io dovrei crederci? Scommetto che vi stavate sbaciucchiando. Lui lo fa sempre quando sta con le ragazze da solo.

- Non è...

- A Roma, prima di entrare in casa, stava fuori con le ragazze per una buona mezz'ora...

- Bea, non ci siamo baciati. - la rassicuro.

- Davvero? - fa una faccia delusa.

- Io che ho detto!? - protesta Liam.

- Guarda, piove. - la sorellina indica la finestra per distrarlo.

- No! Come faccio a tornare a casa? - dico alzandomi. - La fermata dell'autobus è a un quarto d'ora da qui.

- Ti do io un passaggio. - si propone Liam.

- E come?

- Ehm, nel senso, chiedo a mio zio se può riaccompagnarti.

- Grazie. - mi tiro indietro i capelli per riordinarli.

- Ti fermi a cena? Dai. Ti prego ti prego ti prego. - Bea mi si attacca al braccio.

- Okay okay. - faccio scivolare via le sue mani.

- Vado a dirlo allo zio! - scappa fuori.

- Grazie.

- Di cosa? - lui si guarda imbarazzato i piedi nudi.

- Mi hai aiutato. Oggi non è stata una bella giornata. Ho litigato con Lula, ho risposto male alla prof., e poi la lezione di...

- Hai preso un nove in letteratura. Io lo chiamo miracolo.

- Idiota. - mi avvicino piano. - Sai... - faccio passare una mano sul suo braccio. - l'unica che riusciva a farmi risollevare il morale era... - lo sento fremere sotto il mio tocco. - ...Alyas. Il fatto che tu sia riuscito a farmi sentire come lei, che conosco da anni, in così poco tempo... - sono arrivata alla sua spalla. - ... è... - stringo le labbra. - ...notevole. - mi alzo sulle punte e gli bacio una guancia.

Voglio vedere come va a finireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora