Racconti sui fandom

39. Lettera dal Paradiso | Shadow and Bone

Non credevo sarei riuscita a scrivere qualcosa di decente ma sono riuscita a produrre qualcosa di abbastanza decente. E per un concorso, pure.
Beh, vediamo come va.

Questa storia partecipa al concorso "Divinamente Dante" del profilo WattpadFanfictionIT

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Categoria: Alternative Universe/What if (nel senso, il paradiso dantesfo c'entra poco coi Grisha alla fine)
Fandom: Shadow and Bone/The Grisha Trilogy
Protagonista: L'Oscuro
Spoiler: Della fine di Rovina e Ascesa, NON LEGGETE SE NON LO AVETE LETTO!

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Cara Alina,

Scommetto che non ti aspetti una lettera da me. Beh, chiamarla “lettera” forse è un po’ esagerato, quassù non ci sono penne o fogli. Ma questa lettera è per te.
Hai sentito bene, comunque. Quassù.
Scommetto che non ti aspetti minimamente quello che sto per dirti, ma voglio prendermi un momento per rinfacciartelo.
Sono in Paradiso. Sì, hai sentito benissimo: mi hai ritenuto il cattivo dal momento stesso in cui hai saputo chi ero, mi hai affrontato, mi hai ucciso, eppure sono in Paradiso.
Non lo nego, ho temuto anche io di finire all’Inferno. Non tanto per ciò di cui tu mi accusi, è per ciò che ho fatto con la Faglia: sei libera di pensare ciò che vuoi a riguardo, ma non cambia il fatto che sono ancora pentito di averla creata. Non l’ho fatto apposta e volevo davvero smantellarla, ma usarla come arma contro i nemici di Ravka non mi sembrava un’idea tanto stupida.
Ti dirò di più. Non sapevo molto sul Paradiso, ma ho parlato con altre persone qui dopo il mio arrivo e sono tutt’ora convinto che sarei dovuto essere nel secondo cielo, che accoglie gli spiriti attivi per la gloria. Amore per la gloria? Fama terrena? Mi sembravano più che adatti a me.
Non sono però nel cielo di Mercurio: sono in quello di Marte. Quinto cielo, che accoglie, senti un po’, gli spiriti combattenti per la fede.
Ho cercato di interrogarLo sul motivo per cui sono qui, perché ero e sono perplesso quanto lo possa essere tu se mai tu venga a saperlo. In cosa ho avuto fede? Nelle mie abilità? Nel mio obiettivo? In te, Sankta Alina? Perché nonostante tu abbia continuato a pugnalarmi alle spalle (e anche frontalmente per uccidermi, aggiungerei), io ho sempre avuto fede in te. Nella mia Sankta.
Sarebbero tutte corrette, ritengo, ma avrei voluto avere una vera risposta. Non l’ho ricevuta, del resto sono un beato ma non sono un santo, né un angelo. Non credo di essere abbastanza importante, e in fondo non dovrei tormentarmi affatto, perché sono in Paradiso, in un luogo di gioia e serenità. Perché preoccuparmi dei motivi? Mica si dice che lui “opera in modi misteriosi”? Non dovrei preoccuparmi, e in effetti non mi preoccupo più di tanto.
Una sola cosa mi tormenta adesso, per quanto si possa essere tormentati sapendo di essere liberi per l'eternità: cosa capiterà a te, Alina?
Penso ti sia aspettata io finissi nel girone più basso dell'inferno per quello che ho fatto (ma ritengo di no), e forse me lo sono aspettato anche io, eppure sono finito qui. Cosa accadrà invece a te?
Sei una Sankta per tutti, ma se io sono in Paradiso, chi dice che tu non finirai all'Inferno?
So dove finiresti, a dirla tutta. Nei traditori della patria, giù in fondo all’Inferno. Avrai distrutto la Faglia - non l'ho visto, ma sono certo tu lo abbia fatto ormai -, ma questo non toglie che tu hai voltato le spalle a Ravka.
Ti vedrò sopra di me tra gli Spiriti Giusti (perché solo lì riuscirei a vederti)? Ti vedrò nelle acque ghiacciate del fiume Cocito con tutti gli altri traditori come te? Immagino lo scoprirò a tempo debito: persino come Grisha prima o poi morirai, Alina.
Prima o poi ci vedremo ancora, e allora ci saluteremo come vecchi amici o io riderò di te e del tuo destino.
Non è molto da beato, vero? Beh, importa poco, non credo Lui mi sposterà da questo nuovo posto dopo avermi portato qui Lui stesso.
Non ho altro di cui parlarti. Ci aggiorneremo al nostro prossimo incontro.

Buona fortuna, Alina. Te lo auguro.

Aleksander.

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