80. Costellazioni | Shrek

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Hello
No, non sono morta
E sono qua con una fic random su Shrek.
Enjoy

-♥️-

Categoria: Missing moment
Fandom: Shrek
Protagonisti: Shrek e Fiona
Spoiler: Beh, del film, soprattutto il primo

-♥️-

Shrek era seduto su un tronco in mezzo alla sua palude. Stava osservando il cielo stellato in silenzio, cercando le costellazioni - un passatempo che non si stufava mai di portare avanti. Soprattutto quando il cielo era così limpido e pieno di stelle.

Poteva creare costellazioni nuove che solo lui poteva vedere.

A volte immaginava se stesso in quelle stelle. Lo faceva prima della sua prima avventura a cercare la principessa Fiona, chiedendosi se sarebbe mai stato qualcosa più di un semplice orco spaventoso. Chiedendosi se sarebbe mai stato ricordato da qualcuno.

Lo guardava e lo pensava ancora. Anche ora che aveva sposato Fiona, che era stato riconosciuto dal re, anche ora che l'intero mondo delle favole guardava a lui come al loro salvatore.
Non era certo di meritarsi quella gloria. Era solo un orco.

«Oh, tesoro, eccoti. Tutto bene?»

Shrek tornò alla realtà. Si girò verso la sua casa e vide Fiona camminare verso di lui nella camicia da notte ormai ingiallita. Aveva gli occhi socchiusi, come si fosse appena svegliata.

«Torna a letto, ti prenderai un malanno.» rispose lui guardandola. Era bellissima come sempre, anche in una semplice camicia.

«Sono io che lo dovrei dire a te.» ribatté Fiona prima di sedersi accanto a lui e appoggiare la testa sulla sua spalla.

Rimasero un po' in silenzio a contemplare il cielo. Shrek si perse nei ricordi, nella sua vita prima e dopo di lei.

«Fiona.»

Non si rese conto di aver detto il suo nome ad alta voce finché lei non rispose: «Sì, Shrek?»

Shrek tacque per un lungo momento, poi disse: «Non mi sono mai scusato per come ti ho trattato al vecchio mulino. Per averti urlato addosso.»

Le prese una mano. «Credevo parlassi di me quando parlavi di una creatura orrenda e rivoltante. Ho passato la vita a sentirmelo dire da qualunque persona mi incrociasse. Ho imparato a lasciarmi scorrere addosso gli insulti, consapevole che sarei stato solo un orco... Ma quando l'ho sentito dire da te... Fa male sentirlo dire dalle persone a cui tieni.»

«Quando ho visto che eri un orco mi sono sentita male. Volevo sparissi, appena ti ho visto. Ho passato tutta la mia vita a negare e odiare la parte di me che era maledetta. Persino i miei genitori mi hanno rinchiuso piuttosto che vedermi. Odiamo la me orchessa... E non è stato finché non ho parlato con Ciuchino che ho capito che andavo bene anche così.» mormorò Fiona. «E che se rispettavo te in quanto orco, dovevo rispettare anche me stessa. Io ti avevo sentito parlare con Ciuchino di come ti sentivi. Mi sentivo così anch'io.»

Gli strinse la mano. «Non pensavo sarei rimasta un orco.»

«Ti dispiace?» chiese Shrek.

«No, in realtà. Sono felice di non sentire il corpo cambiare continuamente la sera e la mattina, e mi piace la vita così, con te.» disse Fiona con un sorriso. Shrek, che la stava guardando, distolse lo sguardo.

Rimasero ancora in silenzio, poi Shrek sentì Fiona ridere. «Sai, ogni tanto ci penso. Ho tentato di sposare e baciare Farquad in giornata per spezzare l'incantesimo, ma questo poteva essere spezzato solo da un bacio di vero amore. Io non lo amavo. Sarebbe stato tutto per niente. Sono felice di aver però trovato il mio vero amore lo stesso.»

Shrek sorrise e la abbracciò, baciandole la fronte, poi tornò a guardare le stelle.

«Un giorno dovrai mostrarmi le costellazioni, sai?» mormorò Fiona.

«Ce n'è una per ogni eroe tra gli orchi. Erano la mia guida.» rispose Shrek.

«Ci sarà anche la nostra, allora. Siamo degli eroi, ricordi? Quindi ci saremo anche noi in cielo un giorno. Saremo anche noi la guida di qualcuno.»

Fiona si alzò con un sorriso ancora in volto e gli tese una mano. «Torniamo dentro?»

Shrek la prese e si alzò a sua volta. Sorrise e annuì, poi la seguì in casa per tornare a dormire.

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