48. Notte fredda | The Witcher

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Buongiorno
Questa fanfiction è stata scritta prendendo libera ispirazione dalla fanart che vedete sopra
Enjoy

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Categoria: Missing Moment
Fandom: The Witcher
Personaggi: Geralt, Ciri, Yennefer e Jaskier
Spoiler: Non credo ce ne siano, ma nel dubbio... S2

-♣️-

Vivere a Kaer Morhen significava fare i conti con neve costante e un freddo spesso glaciale. Geralt ricordava nevicate di anche tre metri, valanghe, e forse un unico giorno dove aveva visto delle tracce di verde: anche d'estate la neve non se ne andava mai del tutto.

Questo significava giorni freddi anche all'interno della struttura e notti ancora più fredde. Geralt ci era abituato, ormai, ma si era chiesto durante la cena come si sentissero invece Ciri, Jaskier e Yennefer.

Le temperature erano calate per il maltempo e quella sera era più freddo di poco tempo prima, quando c'era stata la battaglia nel salone. I tre giravano avvolti in pellicce, tranne durante gli allenamenti.

Geralt si era ritirato in camera sua e si era steso sul letto, un libro da leggere tra le mani.

Aveva sentito dei passi leggeri ancora prima di sentire qualcuno bussare.

«Avanti.»

La porta si aprì e la testa di Ciri sbucò dalla porta. Indossava una giacca pesante.

«Scusa, Geralt, posso?» chiese a piano.

«Certo, entra pure.»

La ragazza entrò, avvolta anche in una coperta. Geralt le chiese: «Freddo, vero?»

«Si congela. Mi chiedevo... Posso dormire con te?»

Dormire con un witcher in genere non era gradevole, ma Ciri aveva già dimostrato a sufficienza che non trovava fastidioso stare nelle sue vicinanze.

«Certo.»

Poi una testa apparve dalla porta lasciata socchiusa.

«Ah. Sembra non sia l'unico ad averci pensato.» decretò Jaskier osservando Ciri e poi Geralt, il quale mise via il libro mentre anche il bardo entrava nella stanza.

«Anche tu hai freddo?» chiese Ciri.

«Sembra di dormire sotto un ghiacciaio. Nudi.» rispose Jaskier stringendosi nella coperta pesante che aveva con sé.

«Questa è una descrizione perfetta.» decretò un'altra voce fuori dalla porta.

Geralt osservò Yennefer entrare nella stanza. «Ti stavo cercando, Jaskier. Speravo in un contatto umano non ostile.»

Il witcher sospirò, poi disse: «Se non vi fa ribrezzo l'idea di dormire in mia presenza, allora vi comunico che sul mio letto ci stiamo tutti.»

Frugò sotto al letto e tirò fuori una coperta enorme. La fece sbattere contro il muro per liberarla dalla polvere, poi la mise sul letto e si occupò di ravvivare il fuoco. Avrebbe potuto chiedere a Yennefer, ma sapeva non l'avrebbe acceso. Né lo avrebbero fatto Ciri o Jaskier.

Infine sedette sul letto, aprendo l'immensa coperta. Osservò i tre, ancora sulla soglia, poi disse: «Chi vuole venire, venga. Chiudete la porta.»

Fu Ciri a chiuderla, mentre Jaskier mollò subito la coperta per buttarsi addosso a Geralt così da prendere un pezzo di coperta. Yennefer lo seguì, stendendosi al lato opposto rispetto a Jaskier, così che i due fossero ai lati del witcher.

Ciri si tolse la giacca e prese la coperta di Jaskier e disse: «Io mi sdraio sopra.»

Il Witcher abbassò quindi la coperta. Per lui era anche troppo caldo, ma non replicò nulla. Guardò Ciri accomodarsi tra le sue gambe e coprirsi con la coperta di Jaskier, piccola per il bardo ma grande abbastanza per lei.

«Oh, è di lana sta coperta! Si sta benissimo!» esclamò allegro Jaskier, appoggiando la testa deliberatamente sul braccio di Geralt, come a volerlo bloccare dov'era.

Yennefer si contorse come una vipera, cercando di togliere il suo cappotto senza scoprire tutti gli altri, poi se lo mise sotto di sé e guardò il cuscino di Geralt, sotto al suo braccio, per poi decidere che il suo braccio sarebbe andato bene.

Geralt non commentò, si limitò a girare le braccia così da appoggiarle sui due e stare comodo. Li stava praticamente abbracciando e intravide i due lanciarsi un'occhiata.

Ciri si girò, poi si sollevò e si spostò così da essere tra Yennefer e Geralt. Si incastrò lì in mezzo, liberando almeno le gambe del witcher.

«Ti abbiamo trovato una qualità, Geralt. Sei un gigantesco cuscino antipatico.» commentò Jaskier.

«Ha forse i muscoli troppo rifiniti per essere comodi.» commentò invece Yennefer, facendo ridere Ciri.

«Se tirate su le teste vi lascio usare il mio cuscino.» rispose il witcher.

«Perché dovremmo? Non so Yennefer, ma io sono comodo.»

«Anche io.»

«E anche se sembra tu abbia il cuore di ghiaccio, sei parecchio caldo.» aggiunge Jaskier.

«Sono ancora in tempo a buttarti giù dal letto, attento a quel che dici.» rispose Geralt fissando il soffitto. Ciri ridacchiò ancora, poi la sentì mettersi comoda.

Nessuno disse più nulla e Geralt sentì quando i respiri dei tre si fecero regolari. Guardò le teste dei tre, ormai legati a lui indissolubilmente, e tornò a guardare il soffitto.

Si sentiva pacifico. Caldo. Apprezzato.

Chiuse gli occhi, concedendosi per una volta di lasciare che un piccolo piacere lo cullasse.

Bastarono pochi minuti e anche il witcher si addormentò, riuscendo per una volta a dormire in pace.

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