65. Ballo | L'Ispettore Barnaby

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Questa ff mi è venuta in mente guardando Sherlock Holmes: Gioco di Ombre. E ci ho messo un influsso di Hannibal (serie TV)
E niente, enjoy

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Categoria: Missing Moment
Fandom: L'Ispettore Barnaby
Protagonisti: Tom Barnaby e Ben Jones
Spoiler: No

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Era stata un'idea di Joyce quella di andare al festival delle danze di Midsomer. C'erano dieci e più tendoni, ognuno dedicato ad un ballo di coppia.

Purtroppo avevano prenotato con due settimane di anticipo, senza contare che nel mentre ci sarebbero stati tre omicidi, tutti a tema musicale. Aveva sentito musica su tutti e tre le scene del delitto, per non contare che i tre cadaveri erano stati conciati come strumenti musicali.

Non si era sentito di biasimare il sergente Jones per aver rimesso tutto il contenuto dello stomaco in tutte e tre le occasioni. Persino per lui era stato disgustoso.

Dopo quelle tre esperienze, non aveva voglia di andare al festival delle danze. Non aveva voglia di dover sentire altra musica classica. Avevano però preso i biglietti, quindi dovevano andarci per forza.

Con quattro biglietti disponibili, Barnaby decise di invitare anche sua figlia Cully e naturalmente Jones, pur sapendo che sarebbe stato orribile per entrambi.

Forse proprio per quello aveva deciso di invitare Jones, in fondo: così non avrebbe sofferto da solo.

«Che tendoni ci sono disponibili?» chiese Cully guardandosi intorno appena furono entrati al festival.

«Quello è per la salsa.» rispose Ben indicando un tendone alla loro sinistra, poi ne indicò uno a destra. «Quello è per il tango, invece. Quellò là dietro invece è per il liscio. Non vedo gli altri da qua.»

«Tom! Ti ricordi le lezioni di tango? Andiamoci!» esclamò Joyce rivolgendo un sorriso raggiante al marito.

«Joyce, non abbiamo più l'età per certe cose. Se proprio, andiamo a ballare il liscio.»

Joyce sospirò. «Basta che non stiamo qua a guardarci intorno. Abbiamo pagato il biglietto!»

«Balleremo, promesso. Almeno il liscio penso che anche Cully e Jones lo sappiano ballare.» osservò Barnaby.

«Io sapevo anche il tango, signore.» intervenne Jones poi aggiunse: «Comunque, dobbiamo per forza venire con voi?»

«Sarebbe meglio se stiamo uniti. Tu sai il motivo, non mi fido di questo posto.» rispose Barnaby fissando il suo sergente con intensità.

Jones annuì. Guardò poi Cully e chiese: «Per te va bene?»

Sarebbe stata la sua compagna di ballo, del resto.

Cully annuì, così il gruppo si diresse verso il tendone del liscio.

Esso era stato strutturato come un'enorme sala da ballo con un palco sul lato opposto dalla porta dov'erano posti i musicisti. Lungo le pareti di tessuto si vedevano delle sedie, nessuna delle quali occupata.

«Mi sa che non si può semplicemente restare a guardare. Un po' ci speravo.» commentò Cully ad alta voce, sporgendosi verso Jones. Lui annuì con un sospiro, entusiasta quanto lei, poi disse: «Vuoi che usciamo?»

«Non ho bisogno di una scorta armata, Ben. So badare a me stessa e posso anche uscire da sola.»

«Ne sono sicuro, ma non posso stare qua da solo come uno stoccafisso.»

«Ehi, voi due. Non ci separiamo.» li rimbeccò Barnaby.

I due giovani si scambiarono un'occhiata, poi Jones tese una mano a Cully con aria da cavaliere.

Cully non era entusiasta, ma non ebbe scelta. Barnaby si girò allora verso Joyce e imitò il gesto del suo sergente poi si buttarono in pista.

Barnaby ringraziò di aver rifiutato il tango, perché era fuori allenamento e nemmeno il liscio era particolarmente lento come ritmo. Era inoltre passato molto tempo dall'ultima volta che lo aveva ballato, ma scoprì di ricordare le lezioni di ballo di coppia abbastanza bene da non calpestare i piedi a Joyce mentre si muovevano con il resto della folla.

Non dissero nulla mentre danzavano. Ogni tanto l'occhio di Barnaby cadeva sui presenti e su Jones e Cully, e più li guardava più ringraziava il cielo che non ci fossero Troy o Scott al posto del sergente. Con sua figlia, si fidava più di Jones che di loro.

Inoltre vedeva Cully ridere e Jones ballare con attenzione. Si stavano divertendo.

Poi la mente tornò al caso, agli uomini uccisi. Erano tutti musicisti, ma cosa li legava?

Pensò ai dieci capannoni del festival. Avrebbero dovuto suonare lì? Però erano stati trasformati in strumenti che non suonavano affatto.

Lanciò un'occhiata alla band che stava suonando in quel momento, poi disse: «Devo parlare con Jones.»

Joyce si guardò intorno e disse: «Siamo al centro della pista. Non sarà facile uscire senza dare nell'occhio.»

Poi individuò Jones e Cully e disse: «Andiamo verso di loro, ho un'idea.»

Si avvicinarono quindi a loro a passo di danza, e quando li raggiunsero Joyce disse: «Cambio di partner, ragazzi! Cully, vieni con me.»

Jones rimase impalato per un momento mentre Joyce afferrava la figlia e la portava con sé, poi guardò il suo capo e, con un'espressione scocciata e imbarazzata sostituì Joyce nel ballo.

«Che state combinando?!» chiese a Barnaby, evidentemente a disagio.

«È stata un'idea di Joyce perché dovevo parlarti. Ora, ricapitoliamo, tutti i gruppi musicali sono composti da almeno quattro membri che suonano quattro strumenti diversi. Ci deve essere un collegamento»

Jones lo interruppe. «Oh, ecco! Signore, mi dimenticavo di dirglielo. I tre morti erano i componenti di una band quando erano molto giovani. È durata per neanche un anno. Circa cinquant'anni fa vennero arrestati per una violenta rissa da bar dove morì una donna. Non trovavamo nulla nei registri perché i morti erano ormai settantenni e le loro impronte digitali non sono mai state registrate.»

«E quando pensavi di dirmelo?!» sbottò Barnaby, pestandogli quasi un piede per l'irritazione.

«Me lo hanno riferito oggi pomeriggio, e quando mi ha chiamato per venire qui mi è passato di mente.» si difese Jones. Stava praticamente guidando il ballo, di entrambi, realizzò Barnaby quando fece cambiare direzione ad entrambi.

«Okay, okay, cosa si sa di questa band?»

«Erano in quattro. Indovini gli strumenti. Parker suonava la chitarra, Laurent il basso, Brown il piano.» disse, elencando i tre strumenti che avevano identificato nei tre morti.

Guardò il suo capo, poi disse: «L'ultimo è il signor Evans, e suonava la batteria.»

Barnaby iniziò a pensare allora e disse: «Chiunque sia, sta vendicando la morte della ragazza. Dobbiamo andare dal signor Evans immediatamente.»

Si separarono e si fecero largo attraverso la folla senza più badare alle apparenze finché non furono fuori dal tendone. Mentre correvano verso la biglietteria a chiedere se fosse lì, Barnaby fissò Jones. «Perché sei così bravo a ballare il liscio anche nel ruolo femminile?»

«Abbiamo altro a cui pensare, signore.» lo bloccò Jones.

«Quando avremo finito ne riparleremo. Sono davvero curioso.»

Jones gli lanciò un'occhiataccia, poi arrivarono alla biglietteria.

Dovevano tornare sul loro caso.

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