CAPITOLO 1

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<<Gave sto andando a lavoro!>> urlo dalla cucina prendendo le chiavi di casa
<<Sono qui Kayla, smettila di urlare>> <<Non ti avevo visto. Vi ho preparato la cena, devi solo riscaldarla. Controlla che Chloe abbia fatto tutti i compiti, non farla addormentare tardi e..>>
<<Chiudi tutto prima di andare a letto, si so già cosa devo fare rilassati>> accenna un dolce sorriso.
Gavin è sempre stato perfetto con me, anche da piccolo non mi ha mai dato problemi, è sempre stato molto intelligente e anche se era piccolo ha capito subito la situazione.
Ora ha 16 anni, è un piccolo uomo, il mio piccolo uomo. Si impegna in ogni cosa che fa e cerca sempre di darmi una mano.
Spesso e volentieri litighiamo perché vuole trovarsi un lavoro per contribuire alle spese ma è fuori discussione, voglio che si concentri sullo studio, che abbia degli amici e una vita serena.
Una volta tornò a casa con dei lividi sul volto perché aveva partecipato ad uno di quegli stupidi incontri clandestini di boxe per guadagnare dei soldi.
Questo incosciente aveva anche vinto ma con quale scotto?
Lividi e ammaccature oltre ad aver preso parte a incontri illegali.
Dopo una bella sfuriata però sono riuscita a dissuaderlo dall'idea di continuare.
<<Hai ragione, dimentico che stai diventando un uomo>> gli do un bacio sulla guancia e dopo aver preso le chiavi e la borsa esco di casa.

Arrivo al GOLDEN in perfetto orario.
Il turno comincia alle 21:00 e finisce fin quando il locale non si svuota.
Lavoro tutte le sere tranne il giovedì.
Il weekend è massacrante, soprattutto in estate, quando la città è piena di turisti.
<<Ciao piccola!>> Zander mi viene incontro e mi scompiglia i capelli
<<Ciao Zand. Dai smettila!>> ridacchio e mi sistemo i capelli
<<Vado a cambiarmi. Chase è arrivato?>>
<<Si sta cambiando>> annuisco e vado nello spogliatoio.
Indosso la divisa che consiste in un vestito attillato in vita, rosso e bianco a maniche corte e un piccolo grembiule nero sul davanti. Per fortuna sotto la gonna è previsto un pantaloncino e nonostante sia corto è meglio di niente. È una divisa molto giovanile anche se non mi sento molto a mio agio visto che la gonna mette in risalto le mie gambe e il mio sedere tondo e la parte superiore invece risalta la mia terza piena attirando così gli sguardi di molti ragazzi a volte un po' troppo insistenti.
D'altro canto però mi fa guadagnare sempre ottime mance anche se questo lo devo anche alla mia gentilezza.
Faccio una morbida treccia laterale, indosso le mie fedelissime converse bianche e sono pronta.
Esco dallo spogliatoio e mi dirigo dietro il bancone dove trovo Chase intento a sistemare dei piatti.
<<Hey super figo>>
<<Hey bellissima>> gli bacio la guancia <<Ti serve aiuto?>> scuote la testa
<<No, ho finito>> posa l'ultimo piatto e mi affianca
<<Come stanno Chloe e Gavin?>>
Chase e Zander sono gli unici a sapere della mia situazione.
Per la legge non è consentito che due minori non vivano con almeno un tutore legale, se scoprissero che vivono con me li riporterebbero da nostra madre o da quel traditore di nostro padre che tra l'altro non sappiamo neanche dove si trovi. <<Tutto bene grazie>> mi sorride e fa uno sguardo furbo
<<Conosco quello sguardo, spara>> ghigna divertito
<<Non arrabbiarti>> mi limito ad annuire convinta che ciò che mi dirà non mi piacerà affatto
<<Ho fatto sesso con Dayane>> sgrano gli occhi per la sorpresa
<<Cos'hai fatto!? Chase ti rendi conto che questa cosa non è sana?>>
<<E' solo sesso Kay. Lei è d'accordo, nessun impegno, niente sentimenti. Qual è il problema?>>
<<E' la tua ex, quella che ti ha tradito per poi lasciare anche il suo amante per andare a letto con chissà quanti altri. E' praticamente una.. una poco di buono e non è normale questa.. questa situazione>> gesticolo per enfatizzare l'ultimo concetto
<<Kay è solo sesso occasionale, non sono interessato a lei. Non so neanche se ricapiterà ancora, non farne un dramma>> sbuffo sonoramente ruotando gli occhi <<Ok, come vuoi. Io lo dico per te, sei stato molto male quando quella stronza ti ha tradito e non voglio che ci ricaschi ancora>> mi sistema una ciocca sfuggita dalla treccia dietro l'orecchio
<<Non succederà>> annuisco sorridendo <<Oh ecco i primi clienti, a lavoro>> esco da dietro al bancone e comincio a prendere le varie comande.

Come pezzi di un puzzleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora