CAPITOLO 12

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Ho appena accompagnato i ragazzi a scuola e ora sono a casa a prepararmi per la famosa colazione con Travis.
Non so perché ho accettato, forse per fare un dispetto a Derek, senza nulla togliere a Travis.
Indosso un pantaloncino di jeans bianco, una maglietta verde e bianca con una scritta nera con l'ombelico scoperto e le converse bianche.
Raccolgo i capelli in una coda alta e metto un po' di mascara.
Travis arriva tra mezz'ora e visto che sono già pronta, mi butto sul divano a guardare un po' di televisione.
Passo il tempo a fare zapping con disinteresse e sospiro sollevata quando sento un clacson.
Mi precipito fuori ed entro nella sua auto dove mi accoglie con un sorriso smagliante e caloroso
<<Buongiorno Kay>> 
<<Ciao Trav. Allora, dove mi porti?>> mette in moto e parte
<<C'è una caffetteria con una terrazza che affaccia sul mare. È davvero bello>> annuisco sorridendo e trascorriamo il tragitto a chiacchierare.
Arrivati a destinazione, entriamo nella caffetteria e ci accomodiamo ad un tavolino in terrazza.
Ci sono dei grandi gazebi bianchi per fare ombra, in un angolo a destra dei divanetti anch'essi bianchi con dei cuscini azzurri che ricordano il mare e su ogni tavolo c'è un piccolo vaso con della sabbia, conchiglie e stelle marine bianche.
Per non parlare della vista!
<<È davvero stupendo questo posto>> <<Sono felice che ti piaccia. Adoro questo posto, il rumore del mare, dei gabbiani e questa leggera brezza, mi rilassa e mi infonde buon umore>> sorrido pienamente d'accordo con lui
<<Hai proprio ragione. Ci vieni spesso?>>  <<Più o meno si. Era da tanto che non venivo. Ho vissuto un anno in Inghilterra per un progetto universitario e sono tornato da un mese>>
Ora capisco perché Chase era così sorpreso di vederlo.
<<Wow. Mi piacerebbe visitare l'Inghilterra,com'è?>>
Mi racconta della sua esperienza, di quanto affascinante sia Londra  accrescendo in me ancora di più il desiderio di volare in Europa.
Quando un cameriere si avvicina per prendere le ordinazioni, ordino una spremuta d'arancia e un cornetto al cioccolato mentre Travis dei pancakes ed un caffè macchiato.
L'ordine arriva in men che non si dica, per fortuna aggiungerei visto che sto morendo di fame.
<<Quindi tra due settimane ti laurei>>
<<Già. Non vedo l'ora, soprattutto di iniziare il tirocinio!>>
<<Immagino. Non sei di qui giusto?>> scuoto la testa terminando di masticare
<<No, vengo da Oakland. Mi sono trasferita qui per studiare>> beve un sorso di caffè
<<Quindi vivi da sola?>>
A questa domanda non so bene come rispondere.
Per quanto Travis sia un bravo ragazzo, non lo conosco bene e se gli dicessi che vivo con i miei fratelli farebbe domande e non sono sicura di potermi fidare.
Senza contare che i suoi sono avvocati. Certo anche i genitori di Derek lo sono ma Chase si fida di lui e anche io nonostante tutto.
<<Ehm.. i-io..>> alza le mani in segno di resa
<<Ok, domanda scomoda. Cambiamo argomento>>
La sua perspicacia ha colto nel segno e gliene sono grata.
<<Allora, con Derek?>>
Il succo mi va di traverso e comincio a tossire provocandogli un ghigno furbo.
Mi schiarisco la voce
<<I-in che senso? Come avrai capito non andiamo molto d'accordo>> sistemo nervosamente i capelli
<<Non sono cieco Kayla e tantomeno stupido. Ho visto come vi guardate e ho visto come ha reagito quando ieri ti ho chiesto di vederci. Derek non è solo mio cugino, siamo come fratelli quindi lo conosco come le mie tasche e tu non gli sei indifferente>>
<<Noi non ci guardiamo in nessun modo e ieri sera... beh mh lui mi ha detto di starti lontano. Diciamo che non ha usato una descrizione carina di te>> trattiene una risata
<<Ah davvero? Ed eppure tu sei qui>> aggrotto le sopracciglia
<<Certo, non può dirmi cosa fare, soprattutto dopo che..>> mi interrompo prima di vuotare il sacco
<<Dopo cosa?>> non rispondo e una scintilla gli attraversa lo sguardo
<<Non dirmi che avete fatto sesso!?>> spalanco gli occhi
<<Coosa!? No! Assolutamente no! Non sono una delle sue ragazze!>>
L'immagine di me e Derek in una situazione del genere mi fa attorcigliare lo stomaco e purtroppo non in senso negativo.
So che non dovrei pensare queste cose, insomma lui va di continuo con una ragazza diversa ed io non voglio certo essere una di loro ma allo stesso tempo non poso negare che sono attratta da lui, dal suo carattere burbero che nasconde però un animo buono ma segnato da una ferita non ancora rimarginata.
<<Lo so e lo sa anche lui. Senti Kay, Derek è un ragazzo particolare. Non è sempre stato così, diciamo che..>>
<<So cosa gli è successo. Di.. quella ragazza intendo>> assume un'espressione sorpresa
<<Te l'ha detto lui?>>
<<Si e anche se non lo da a vedere, so che quella ferita brucia ancora. Non riesco a capire come si possa essere così crudeli, come si possa usare una persona in quel modo>>
<<Non riesci a capirlo perché sei buona. Il mondo è cattivo Kay>>
È vero e nel nostro piccolo, io e i miei fratelli l'abbiamo potuto constatare.
Resto in silenzio non sapendo cosa dire. Dopo una pausa riprende
<<Se Derek ti ha raccontato di Amanda per lui sei speciale. Non ama esternare le sue debolezze e soprattutto giustificare i suoi comportamenti>>
Quindi è così che si chiama.
La scorsa volta non mi ha detto il suo nome ed io non ho fatto domande.
Mi concentro sulla seconda parte di ciò che ha detto e mi scappa un grande sorriso amaro
<<Credimi per lui sono esattamente come tutte le altre>> scuote la testa con veemenza
<<Fidati  non è così>>
La sua convinzione mi innervosisce soprattutto perché io so che si sbaglia <<È stato molto chiaro a riguardo!>> <<Kayla lui..>>
<<Basta Travis!>> mi accorgo di aver alzato la voce e sospiro
<<Scusa non volevo alzare la voce>>
<<Tranquilla non importa>>
Abbozzo un piccolo sorriso e lo avviso che vado in bagno.
Mi rinfresco un po' il viso e il collo e quando sono tranquilla ritorno al tavolo.
L'argomento "Derek" viene del tutto accantonato anche se le parole di Travis continuano a rimbombarmi nella mente.

Mentre lavo i bicchieri, qualcuno si siede su uno degli sgabelli del bancone
<<Sono subito da lei>> dico distrattamente senza neanche guardare il mio interlocutore.
Finisco ciò che stavo facendo e asciugo le mani avvicinandomi al cliente
<<Salve, cosa le porto?>> sollevo lo sguardo incontrando quello di Derek.
Se c'è una cosa che definisce il mio carattere è che quando sono delusa o arrabbiata con qualcuno, tendo ad ignorare quella persona ed è esattamente quello che sto facendo con il ragazzo davanti a me.
Mi volto per andare via ma si sporge sul bancone fermandomi per un braccio
<<Mi stai ignorando>> lo strattono via incrociandolo con l'altro
<<Mi sei indifferente, non capisco perché non dovrei ignorarti>>
<<Stai mentendo, non ti sono indifferente. Ce l'hai con me>>
<<Wow, la tua perspicacia è impressionante. Dico sul serio>> sospira pesantemente, quasi spazientito
<<Kayla dacci un taglio>>
Sbatto la mano sul bancone attirando tutta la sua attenzione e purtroppo anche quella di alcuni clienti.
<<Dacci un taglio!? Ma ti senti? Mi hai baciata due volte e la prima hai espressamente detto che di me non ti importa e che non sono nulla di diverso dalle altre! Ora mi dici di darci un taglio Derek!? Non ci do un taglio!>> passa nervosamente una mano fra i capelli
<<Cosa vuoi che ti dica? Sono uno stronzo e so che devo starti alla larga ma tu.. tu non mi rendi le cose facili>>
<<Non ti rendo le cose facili!? E questo cosa dovrebbe significare? Non sono certo io che ti ho baciato due volte! Sei tu che sei piombato in casa mia e..>>
<<Hai flirtato con Travis! E per giunta ci sei anche uscita questa mattina!>>
<<E con questo? Cosa te ne frega? Sei stato tu a farmi capire benissimo che non sono nulla di più delle altre. Ma va bene, me ne sono fatta una ragione. Mi hai usata per toglierti uno sfizio ma..>> mi afferra per la nuca e posa le sue labbra sulle mie.
Il solito vuoto allo stomaco si presenta chiaro e puntuale.
Mi abbandono alla morbidezza delle sue labbra ma solo per poco poiché riacquisto la lucidità ricordando che mi trovo a lavoro e che per giunta sto baciando nuovamente Derek.
Lo allontano e guardandomi intorno poso la mano sulla mi bocca
<<T-tu.. non puoi fare sempre così. Non sono un giocattolo>> scuoto la testa e questa volta sono io ad andare via. L'effetto che ha questo ragazzo su di me mi lascia senza parole.
È come se il mio corpo e purtroppo anche i miei pensieri, fossero del tutto rapiti e attratti dalla sua presenza.
Odio il fatto che per quanto non voglia ammetterlo, quello che provo per Derek non è una semplice infatuazione.
Non so cosa sia ma nessuno in vita mia mi ha mai fatto provare emozioni simili.
Tutto ciò mi spaventa a morte, non voglio essere ferita da lui più di quanto non abbia già fatto.

Come pezzi di un puzzleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora