CAPITOLO 34

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DUE MESI DOPO

<<Ragazzi non potete stare tutti qui!>>
Guardo il mio pazzo gruppo di amici affollare la sala d'aspetto.
Oggi entro nella 15esima settimana e se il mio piccolo non fa i capricci, scopriremo il sesso.
Ho l'ecografia con la dottoressa Moore alle 17:00 ossia tra mezz'ora e loro hanno invaso l'ospedale nella speranza che li faccia entrare con me ma purtroppo non possono entrare tutti e in più l'ho già promesso a Chloe.
Nonostante questo sono felice che siano tutti qui, arriveranno anche mio padre e Gavin e poi saremo al completo.
Ci sono tutti e ne sono felice ma per rendere tutto questo perfetto, servirebbe una sola persona..
Allontano il pensiero di lui dalla mia mente ormai rassegnata alla sua assenza e soprattutto non voglio rovinarmi un momento così bello.
<<Dai Kayla! Fai entrare almeno me e Sky>> prova a farmi gli occhi dolci la mia amica nella speranza che mi addolciscano <<Hey! Io sono il suo migliore amico da più tempo di voi!>> scoppio a ridere alle proteste di Chase e piano piano ognuno di loro sembra avere un valido motivo per poter entrare in quella stanzetta.
<<Ok, basta abbassate la voce o mi farete cacciare>> li riprendo e loro come se fossero dei bambini si zittiscono mettendosi composti.
<<Fai entrare me vero dolcezza?>> fa su e giù con le sopracciglia facendomi ridere.
In questi due mesi ho avuto modo di rialzarmi e anche se ho ancora il cuore spezzato, grazie a loro fa molto meno male.
<<Mi dispiace ragazzi può entrare solo una persona e..>>
<<E quella persona sono io!>> la vocina di Chloe mi interrompe e sento subito due piccole manine sul mio pancino ormai evidente.
Ridacchio e le bacio la testa
<<Certo, te l'ho promesso>> alza la testa e mi sorride senza però togliere le mani da lì.
<<Gavin e papà?>>
<<Sono lì. Ha detto papà che dovevano fare una chiacchierata tra uomini e sono corsa da te>> indica i due all'ingresso del reparto di ginecologia intenti a parlare.
Assottiglio lo sguardo per cercare di capire se sia una chiacchierata amichevole o meno ma sono entrambi dannatamente bravi a non far trasparire mai nulla.
<<Chiacchierata tra uomini eh?>> guardo Travis confusa mentre sghignazza con gli altri ragazzi del gruppo.
Inarco un sopracciglio non capendo poi realizzo che probabilmente si tratta di quella chiacchierata.
<<Oh no>> passo una mano sul viso.
Povero Gavin.
Chase sghignazza
<<Patrick è arrivato un po' in ritardo>>  <<In ritardo per cosa?>>
Chloe e le sue domande!
<<In ritardo per sapere se sarà un nipotino a una nipotina ovvio!>> risponde Sky al mio posto
<<Ooh. Io voglio una femmina Kay e poi oggi Loren mi ha spiegato come si fanno i bambini!>> sgrano gli occhi, Brandon si strozza con l'acqua e Isaac con il caffè mentre gli altri la guardano allibita.
Mia chiarisco la voce
<<Ah davvero?>> annuisce
<<Certo. Mi ha detto che se facciamo una preghierina a Dio per avere un bambino, lui ci ascolta e ne fa crescere uno dentro la pancia, così prima di venire ho pregato per avere una femmina>> spiega come se fosse la cosa più ovvia del mondo suscitandomi davvero tanta tanta tenerezza.
Le accarezzo la guancia sorridendole in modo dolce
<<Sono sicura che Dio ti ha ascoltata>> annuisce con ancora il sorriso sulle labbra mentre qualcuno borbotta che vuole un maschietto.
<<Eccoci>>
<<Ciao Kay>> saluto mio padre e Gavin entrambi molto imbarazzati e trattengo una risata.
<<Kayla, puoi entrare>> la dottoressa Moore mi sorride tenendo la porta aperta
<<Salve dottoressa>> le sorrido.
Prendo per mano Chloe e dopo aver sorriso agli altri entro.
<<Allora, come stai?>> mi fa stendere sul lettino
<<Molto bene grazie. Ieri sera ha scalciato per la prima volta! È stato bellissimo>> ridacchia
<<Ne sono felice. Allora, vediamo un po' questo piccolino>>
<<O piccolina>> puntualizza mia sorella facendo ridere sia me che la dottoressa
<<Hai ragione Chloe è proprio una piccolina>> gira il monitor verso di noi e mi mostra la mia piccola bambina.
<<È una femmina! È una femmina!>> il mio sorriso aumenta a dismisura e temo che da un momento all'altro mi venga una paralisi per quanto sto sorridendo.
<<Adesso sentiamo il battito>> schiaccia un bottone sul macchinario e il forte battito della mia bambina si disperde nella stanza.
Sentire il cuore del proprio bambino battere è un'emozione indescrivibile e indimenticabile.
Ogni ecografia è emozionante a modo suo e conserverò ogni singolo momento nel mio cuore e nella mia mente.
<<È bellissimo>> sibilo commossa mentre sorrido.
La dottoressa sorride e annuisce
<<Mi sembra tutto a posto>> posa l'ecografo e mi passa della carta per asciugarmi il pancino.
Una volta terminata la visita, esco fuori con un sorriso da ebete insieme a Chloe che non è da meno.
<<Allora?>> il primo a parlare è Gavin che probabilmente teme un'altra femmina ma per sua sfortuna sarà proprio così.
<<È una femmina!>> esclamo e urla di gioia si levano da parte di tutti anche da chi come Chase, Carter e Isaac voleva un maschietto.
Mi abbracciano tutti gioendo per la notizia
<<Una nipotina! Sono felice tesoro mio>> papà mi bacia la fronte abbracciandomi
<<Grazie papà>>
Sono felice che sia qui con me in un momento così bello e importante, vorrei che ci fosse anche la mamma.
Chissà come sta, se si è disintossicata o non è cambiato nulla da quando sono andata via.
La penso spesso e non nascondo che la mia voglia di cercarla è tanta ma lo è altrettanto la paura di restare delusa se non dovessero esserci stati cambiamenti.
Forse anche il rancore che provo per lei mi impedisce di cercarla ogni volta che la penso.
Spero che stia bene e che abbia ripreso in mano la sua vita.
Papà mi saluta portando con se Chloe e Gavin.
Faccio vedere l'ecografia ai ragazzi mentre usciamo dall'ospedale.
Per oggi il mio turno è finito e posso tornare a casa.
Sistemo la tracolla della borsa e porto una mano sulla pancia mentre rido sentendo i commenti degli altri sulla mia piccolina.
<<Come la chiamiamo?>>
Ecco, questa è una cosa a cui non avevo ancora pensato.
<<A me piacerebbe Kate>>
<<A me Camille>>
<<Che merda Brandon!>> scoppio a ridere insieme a Maddy che si stringe al mio braccio.
<<Tanto tra voi caproni chi ha più voce in capitolo sono io>> si vanta Chase ammiccando verso di me.
Scuoto la testa divertita aprendo la porta dell'ospedale
<<A te che nome piace piccola K?>> Isaac mi avvolge le spalle
<<Mh a me piace Evel..>>
Mi blocco sui miei passi, la mia voce si spezza e il mio povero cuore martoriato prende a battere forte.
Davanti all'ingresso dell'ospedale, davanti ai miei occhi, c'è la persona che ha fatto a pezzi il mio cuore in soli cinque minuti.
Resto impalata a fissarlo, percorro con lo sguardo i lineamenti del suo viso che ora sembra stanco e provato.
Il solito filo di barba sempre sistemato ora è più folto e meno curato, i suoi occhi non sono più quelle perle azzurre che tanto amavo, sono velate, quasi grigie per quanto sono spente.
Le occhiaie sono abbastanza evidenti e nel complesso, nonostante sia sempre bellissimo, non posso certo dire che abbia un bell'aspetto.
Il suo sguardo si sposta dal mio viso alla mia pancia e come se fosse un riflesso spontaneo, porto una mano proprio lì, come se volessi difenderla da quell'uomo che mi ha fatto tanto tanto male e che trovandosi qui non fa altro che ferirmi ancora di più.
Notando il mio gesto abbassa lo sguardo ma giusto per un secondo poi lo rialza e addirittura prova ad avvicinarsi.
<<Che cazzo ci fai qui?>> ringhia credo Chase ma lui sembra non ascoltarlo.
Solleva una mano verso la mia guancia e per quanto il mio cuore e il mio corpo desiderino questo contatto, ho smesso di ragionare col cuore quando si tratta di lui.
Scaccio via la sua mano non permettendogli di toccarmi.
Sento i ragazzi al mio fianco fremere ma restano in attesa di una mia reazione, forse per capire come comportarsi.
Derek resta spiazzato e deluso dal mio gesto.
Che si aspettava?
Che gli sarei saltata addosso?
Dopo un attimo di smarrimento si schiarisce la voce
<<Possiamo parlare?>> il suo tono di voce caldo e profondo è come un'iniezione di adrenalina in grado di risvegliare ogni mio senso assopito dalla sua assenza.
<<Non ho niente da dirti>> distolgo lo sguardo e provo a superarlo per andare via ma mi si piazza davanti
<<Per favore ascoltami>>
Passo lo sguardo sui miei amici in cerca di una risposta alla mia domanda: lo ascolto o vado via?
Fisso lo sguardo su Chase poi su Maddy e Sky e nessuno dei tre sa darmi una risposta.
Riporto lo sguardo su di lui
<<Esattamente cosa dovrei ascoltare? Di cosa dovremmo parlare Derek? Di come sei scappato come un codardo quando ti ho detto che aspetto la cosa più bella che ci potesse capitare? Sei stato via quasi tre mesi! Tre mesi cazzo! Premio per l'uomo dell'anno!>> batto le mani e rido nervosamente.
Mi fermo e prendo un respiro profondo per evitare un crollo nervoso.
<<Hai tutte le ragioni di questo mondo, ho sbagliato a lasciarti sola e a sparire ma ero confuso, non sapevo che cosa fare. Ho avuto paura e ne ho ancora>>  <<Avevo ed ho paura anch'io Derek ma non mi sembra che mi sia passato per la mente di abortire! L'idea non mi ha neppure sfiorato e quando ho scoperto di essere incinta ne sono stata anche felice perché stupidamente ho pensato che l'avremmo affrontato insieme, che avremmo imparato insieme come si diventa genitori e come si cresce un bambino e invece mi sono ritrovata sola con un piccolo nella pancia frutto del mio amore per te e basta, non il nostro, il mio amore perché tu non mi amavi! Ti sei divertito per mesi con me senza farti scrupoli, senza pensare a come mi sarei potuta sentire se avessi scoperto il tuo lurido gioco>> concludo puntandogli un dito contro e prendendo dei respiri per mantenere la calma.
<<Divertirmi con te? Non dire stronzate Kayla, non puoi pensare questo di me. Io ti amavo e ti amo, non puoi dire che non è così, sai bene quanto è stato difficile per me ammetterlo>>
<<Se mi avessi amata non saresti sparito per tre cazzo di mesi!>>
<<Lo so che ho sbagliato a sparire per così tanto tempo ma ho avuto una paura fottuta e non sapevo come reagire, cosa fare, cosa pensare e la scelta più facile mi è sembrata quella di andare via per un po' ma questo non ha mai messo in discussione quello che io provo nei tuoi confronti>> fa un passo verso di me, poi un altro
<<Te lo giuro Kayla io ti amo e in questi tre mesi mi sei mancata come l'aria, mi sembrava di non riuscire a respirare, a dormire, avevo la nausea e la mia testa era perennemente occupata da te, da quella ecografia e dal tuo viso distrutto e deluso di quando sono andato via. Amore mio perdonami, dammi l'opportunità di rimediare, di starti accanto come meriti e di esserci per il bambino>>
Mi guarda negli occhi e sull'ultima parte prova a toccare la mia pancia ma non glielo permetto e sembra rimanerci male ma non posso lasciarmi abbindolare.
Non di nuovo, non dopo quello che ha fatto.
<<Con me hai chiuso>> sibilo mentre il mio corpo è scosso da tremori di collera e dolore per le parole che sto pronunciando.
<<Per favore dammi solo un'altra opportunità, voglio essere il padre che il nostro bambino merita>> assottiglio gli occhi
<<Un padre non ha bisogno di tre mesi per decidere se amare o meno il proprio figlio e tu hai smesso di essere suo padre quando sei uscito da quella porta>>
Queste dure parole escono fuori con una freddezza che non mi appartiene ma che purtroppo sono stata costretta da lui e dalle sue scelte a tirare fuori.
Il dolore che mi ha causato tre mesi fa è stato insostenibile, mi aveva spezzata in tanti piccoli pezzettini e rimetterli insieme è stata la cosa più difficile di questo mondo e adesso non può piombare qui a dirmi che mi ama e a rivendicare il suo titolo di padre.
Sa bene quanto sia importante per me questa figura, sa bene quanto ci tenga che mio figlio abbia la figura paterna che non ho avuto io.
Ero convinta che sarebbe stato un ottimo padre, che avrebbe amato nostro figlio più della sua vita,ma poi ha buttato giù le mie convinzioni in una manciata di minuti condannando anche il nostro bambino a crescere senza un padre proprio come me.
Le mie parole lo colpiscono e conoscendolo credo addirittura che lo abbiano ferito.
<<Non mi arrenderò Kay, non rinuncerò a te e tantomeno a mio figlio. Ho capito il mio errore e voglio rimediare. Voglio crescere con te questo bambino e passare il resto della mia vita con la donna che amo>> il suo tono è deciso.
Non c'è traccia di finzione o esitazione nella sua voce ma questo non basta. Scuoto la testa
<<Potevi pensarci prima>> mi volto e riprendo a camminare verso l'auto di Chase seguita dagli altri che lo salutano seppur di sfuggita e freddamente.
Salgo in auto e solo una volta partiti mi rilasso e lascio scendere una lacrima per buttare fuori tutta la tensione accumulata.
Chase mi stringe la mano
<<Hey sta tranquilla. Se tu non vuoi non si avvicinerà a te e alla tua bambina>>
È questo il punto.
Io non so cosa voglio.
Lo amo ancora e l'idea di riaverlo tutto per me e di crescere insieme questa bambina, mi rende più felice di quanto credevo possibile.
Tuttavia se mi fermo a pensare razionalmente alla nostra situazione, voglio che stia lontano da noi, non voglio soffrire ancora e non merita il mio perdono.
<<Oh mio Dio.. Tu lo vuoi>> mi rivolge una veloce occhiata sconvolto dalla mia volontà.
<<Non so che fare, sono confusa. Io..>> sospiro afflitta mentre ferma l'auto sotto casa mia
<<Lascia stare, grazie del passaggio>> faccio per aprire la portiera ma non me lo permette
<<Kayla ascolta.. Io non ho mai amato così intensamente qualcuno e non posso capire come ti senti ma posso solo immaginarlo. Voglio solo dirti che qualunque cosa tu decida di fare, io ti appoggerò e non ti giudicherò, non l'ho mai fatto e mai lo farò>>
<<Lo so, grazie Chase ti voglio bene>> lo abbraccio e chiudo gli occhi rilassandomi tra queste braccia tanto familiari.

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