Chase parcheggia l'auto e scendiamo.
Guardo dall'esterno il posto che da cinque anni a oggi è stato la mia seconda casa.
Entriamo e un sorriso malinconico mi accarezza le labbra guardando la sala del mio amato GOLDEN.
Sposto lo sguardo su ogni angolo di questo posto ricordando con tanta malinconica felicità, i momenti passati qui.
Rivedo una me appena 18enne alle prime armi combinare disastri mai puniti da Zander; rivedo me correre da un lato all'altro della sala per servire i clienti; rivedo me conoscere quella che oggi è la mia famiglia e una me orgogliosa della vita che si stava costruendo.
Sono grata al destino di avermi condotta qui quel giorno di cinque anni fa.
Questo posto mi ha permesso di crescere sotto ogni punto di vista e il merito di questa mia crescita, devo riconoscerlo al gigante buono che si avvicina con un sorriso smagliante sulle labbra mentre termina di asciugarsi le mani con un panno.
<<Piccola!>> Zand mi abbraccia stringendomi e baciandomi la testa.
Si scosta e mi tocca il pancione
<<Come stai? La mia nipotina si comporta bene?>>ridacchio
<<Tutto bene Zand. È un po' monella, scalcia di continuo ma non posso lamentarmi>> scrollo le spalle sorridendo e mi balena in testa che questa piccola monella è tanto amata prima ancora di venire al mondo.
<<Hey! Ci sono anch'io eh!>> scoppio a ridere e il mio ex capo porta lo sguardo su Chase guardandolo come se non si fosse accorto della sua presenza pur sapendo benissimo che era qui al mio fianco.
<<Oh ciao Chase, non ti avevo visto>> il mio amico sbuffa e borbotta andando a sedersi ad un tavolo vuoto seguito a ruota da noi due che sghignazziamo.
Ci accomodiamo e Zand ordina al nuovo cameriere, probabilmente il mio sostituto, di portarci due birre e una spremuta per me.
Le bevande arrivano e mentre iniziamo a consumare, Zand diventa serio
<<Allora, come mai siete qui? È successo qualcosa?>>
<<Ed ecco papà Zand all'azione>> Chase ridacchia guadagnandosi uno sguardo torvo dal gigante.
Sorrido e scuoto la testa girando la cannuccia nel bicchiere della spremuta <<Avevo voglia di venire qui. Mi manca questo posto e poi da quando non lavoro più qui ci vediamo poco>> metto il broncio facendolo sorridere teneramente
<<Hai ragione tesoro, sono stato un po' impegnato ultimamente>>
<<Non preoccuparti>>
Mi accarezza i capelli tornando poi a bere la sua birra.
<<Ho una notizia da darvi>> guardo confusa il mio amico
<<Hai presente l'infermiera Sandy? Quella del reparto di ginecologia, bionda occhi azzurri tutta tette e culo?>> colpisco Chase sul braccio
<<Abbassa la voce idiota! E si ho presente Sandy!>> incrocio le braccia guardandolo con un sopracciglio inarcato in attesa che continui
<<Mi ha chiesto di uscire>>
Zand gli batte il cinque mentre io sono sorpresa.
Sandy, la timida e dolce Sandy, ha chiesto a Chase di uscire?
<<Sei serio?>>
<<Più serio di così si muore! Non te l'ho detto prima perché me l'ha chiesto il giorno della tua ecografia e sai con Derek e tutto il resto.. non mi sembrava il caso>> annuisco comprensiva volgendo lo sguardo a Zander
<<Di lui che mi dici?>>
<<Che è appena entrato dalla porta>> guardo Chase allarmata girandomi poi per verificare la veridicità delle sue parole.
Bello come sempre, si guarda intorno confuso e teso.
Indossa una camicia rigorosamente nera, dei jeans neri e il suo giubbotto di pelle ovviamente nero.
Sembra un demone nero.
Un demone dannatamente attraente.
Mi giro di scatto scivolando verso il basso sul sedile sperando che non mi veda.
Non so perché mi sto nascondendo, forse perché so che sono sul punto di cedere ed una sua ultima dimostrazione potrebbe benissimo farmi cedere.
<<Che diavolo stai facendo?>>
<<Mi nascondo. È ancora qui?>> lo sguardo del mio amico si sposta verso l'alto
<<Si, sono ancora qui>>
La voce roca del mio "persecutore" mi invade i timpani e riempie il mio cuore di gioia.
Mi tiro su imbarazzata e con le guance rosse
<<D-Derek ciao, non ti avevo visto>> mi guarda negli occhi serio e sembra piuttosto nervoso e preoccupato.
<<Ti ho chiamata al cellulare. Non hai risposto>>
Prendo il telefono dalla tasca ed effettivamente mi ha chiamata ben sei volte.
Ma che cavolo è successo?
<<Avevo il silenzioso>>
<<Sono venuto a casa tua e non c'eri. Maddy e Sky non sapevano dove fossi e Chase non rispondeva proprio come te. Ho pensato ti fosse successo qualcosa e sono corso in ospedale ma non eri neanche lì. Restava solo questo posto. Ora dimmi, come diavolo ti salta in mente di sparire senza avvertire qualcuno? Come!?>>
Parla con una calma incredibile e so che si sta trattenendo dall'urlarmi in faccia.
<<È con me idiota>> guardo male Chase intimandogli di non iniziare una discussione.
Distoglie lo sguardo dal suo amico stringendo i pugni ed io riporto il mio sul ragazzone tatuato
<<Derek sono soltanto uscita con Chase e non devo avvertirti di quello che faccio, non sono tenuta a farlo e non hai il diritto di venire qui a farmi una scenata>>
Mantengo un tono tranquillo mascherando quanto la sua paura che mi fosse successo qualcosa mi scaldi il cuore.
<<E invece sei tenuta a farlo perché sei la madre di mia figlia e perché ti amo e non puoi pretendere che me ne stia buono mentre non rispondi al cellulare e non so dove sei, con chi e se stai bene!>> termina il suo discorso digrignando i denti dalla frustrazione di dover mantenere una calma che non possiede.
Resto colpita dalle sue parole e non perché abbia detto davanti a Chase e Zander di amarmi, ma perché mi ha parlato senza filtri, senza nascondere nessuna delle emozioni che ha provato e che prova.
Resto in silenzio a guardarlo orgogliosa del cambiamento che ha fatto e di quanto abbia lavorato su se stesso probabilmente nell'ultimo periodo.
Sospira
<<Scusa è che..>>
<<No, hai ragione. Avrei almeno dovuto essere reperibile al cellulare>>
Lo penso davvero, devo stare più attenta a queste piccole cose.
Si china su di me lasciandomi un tenero bacio sulla tempia strappandomi un sorriso.
<<Come mai mi hai chiamata?>>
<<Oh.. ecco volevo chiederti di venire con me.. al cinema>> mordo l'interno della guancia per non sorridere come una cretina.
Derek Emerson mi chiede di andare al cinema?
Per di più indossa anche una camicia!Guardo come sono vestita e sono felice di aver indossato un morbido vestitino a fiori, almeno sono carina.
Resta in attesa di una mia risposta torturandosi il labbro inferiore, una tortura per il mio autocontrollo.
Decido di tenerlo sulle spine ancora un po'.
Bevo un sorso di spremuta con tutta calma, poi mi pulisco la bocca con un tovagliolo e in fine mi alzo
<<Cosa guardiamo?>>
I suoi occhi si illuminano, le spalle si rilassano e le labbra si schiudono in un sorriso raggiante
<<Quello che vuoi>> annuisco sorridendo.
Guardo Chase che scuote la testa con un mezzo sorriso.
Ne abbiamo parlato e anche secondo lui Derek vuole farsi perdonare, mi ama e sa di aver sbagliato a reagire in quel modo.
Zand guarda storto Derek e poi in modo dolce me.
Saluto entrambi ed esco dal locale al fianco di Derek.Arrivati al cinema, scelgo un film a caso che si rivela essere tremendamente noioso ma che grazie alle battutine di Derek sugli attori è stato piacevole.
<<Hai fame?>> mi avvolge le spalle con un braccio uscendo dal cinema
<<Un pochino>> mi guarda trattenendosi dal ridere.
Odio non saper mentire!
<<Ok sto morendo di fame ma non è colpa mia è lei che vuole sempre mangiare!>> scoppia a ridere e malgrado l'imbarazzo, rido anch'io contagiata dalla melodia della sua risata.
<<Cosa vuoi mangiare?>>
<<Un dolce! Qualsiasi cosa di dolce>> annuisce sorridendo e mi conduce fino alla macchina.
Sono curiosa di sapere cosa mi porterà a mangiare.
Dopo un po' ci fermiamo davanti ad una pasticceria.
Sto per scendere ma mi guarda
<<Aspetta qui torno subito>>
<<Ma..>>
Troppo tardi.
È già sceso.
Tento di sbirciare dal finestrino ma non vedo nulla.
Torna in macchina con un grande vassoio incartato.
<<Hai svaligiato la pasticceria?>> dico ridendo
<<Ovvio! Così puoi mangiare tutti i dolci che vuoi>> lo guardo sorridendo e rimango incantata dalla tenerezza nascosta dietro questo gesto.
La paura di avermi persa ha risvegliato una parte di lui che probabilmente non sapeva neanche di possedere.
Mi porge il vassoio e mette in moto
<<Dove andiamo?>>
<<Lo vedrai>>
Guida fino a Venice Beach per poi prendere il vassoio dalle mie mani e scendere seguito da me.
Mi prende per mano e mi conduce verso la passerella in legno che porta alla spiaggia.
Ci sediamo sulla sabbia e apre il cartoccio con i dolci lasciandomi a bocca aperta
<<Ma quanti ne hai presi!? Sono tantissimi!>>
Ci sono dolci di vario tipo, al cioccolato, alla crema, alla panna, di tutto e di più.
Fa spallucce indicandomi il vassoio
<<Dai scegli>>.
Guardo i dolci con l'acquolina in bocca.
Li mangerei tutti ma non posso quindi ne prendo uno al cioccolato e uno ripieno di panna.
Ne prende uno anche lui e facendo attenzione poggia il vassoio sulla sabbia avvolgendolo con la carta.
Mangiamo i dolci in silenzio cullati dal rumore del mare e dalla leggera brezza marina profumata di salsedine.
<<Sono felice che abbia accettato di venire con me. Per un attimo ho creduto che non saresti venuta>>
<<L'intento era quello>> sorrido furba ricevendo in risposta un sorrisetto
<<Sei diventata una monella>> rido e lui con me.
<<Mi sei mancato>> mi lascio sfuggire questa dichiarazione ormai esausta di nascondere la realtà dei fatti
<<Anche tu Kay, tantissimo e..>> lo fermo accoccolandomi sul suo petto
<<Shh basta, non voglio parlare di niente, non roviniamo la serata>> sospira e annuisce.
Mi stringe al suo petto muscoloso baciandomi la testa.
Chiudo gli occhi beandomi del suo profumo e del suo corpo così vicino al mio sentendomi realmente felice e in pace dopo mesi.
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Come pezzi di un puzzle
Romance[Completa in revisione] Kayla Evans aveva una vita perfetta finché un avvenimento ha cambiato tutto e si è trovata sola a prendersi cura dei suoi fratelli, scappando poi con loro per dargli una vita migliore. Proprio quando credeva di aver trovato...