Dopo essere giunto alla conclusione di non poter tornare a casa sua, si era diretto verso un bar ed aveva ordinato un caffè.
Aveva bisogno di pensare eppure non riusciva a ragionare lucidamente.
La vibrazione del suo telefono lo distrasse dalle sue idee e lo costrinse a rivolgergli tutta l'attenzione possibile.
Era un messaggio di Tsukki che diceva " ti ricordo che stasera ci vediamo a casa di Bō. Vieni puntuale alle 21".
Sbuffò per poi pagare il caffè e, dopo aver preso il resto, uscire da lì.
Osservava la moneta che teneva tra le mani, giocherellandoci, tirandola in aria e poi riafferandola.
Che risposta avrebbe dovuto dare a Kei?
Immaginava che ci sarebbe stato anche Kenma dato che l'uscita era stata già pianificata in precedenza, quindi cosa fare?
<E se tirassi questa monetina che ho tra le dita e mi affidassi a lei?> farfugliò sovrapensiero per poi percepire un filo di vento accarezzargli la mano con l'oggetto designato.
Sarebbe stata una scelta appropriata?
Decisamente sì: aveva però già a chi chiedere.< Bokuto-san?>
< S-sì Keiji?> sussurrò, scacciando via le lacrime che minacciavano di uscire
< Bokuto-san non te la prendere, davvero>
< Ma è stato arrogante! Perché lo difendi Keiji?>
< Bokuto-san guardami>
Ovviamente Koutaro non se lo fece ripetere due volte e volse tutta la sua attenzione verso il moro
< Non lo sto difendendo. Avete sbagliato entrambi Bokuto-san: tu ad insistere e lui ad insultarti.>
< Ma sono stato gentile!>
< Sicuramente! Però in quel caso non era appropriato proprio come il comportamento di Kenma>
< Mi devo scusare?>
Keiji sorrise: bastava veramente poco per far cambiare idea a quel bellissimo ragazzo.
<Come te la senti tu. Non sei obbligato poi vedrai che stasera risolverete! Lascia passare un pochino di tempo, ok?>
< 'Kashiii sei così saggio!> rispose solare Bokuto per poi sporgersi verso di lui e lasciargli un bacio sulla fronte.
Inutile dire che il moro divenne bordeaux.Aveva fatto una cazzata enorme.
Gigantesca.
Plateale.
Decisamente esagerata.
Aveva urlato a Bokuto.
Questo di per sé non era un vero e proprio problema per lui che riteneva quel ragazzo decisamente troppo rumoroso e sciocco; il suo terrore era la reazione di Keiji perché sapeva bene che gli avrebbe fatto scontare questa mancanza di rispetto nei confronti del ragazzo che amava.
In breve era decisamente nei guai.
Magari gli avrebbe dato ragione conoscendo la sua storia? Ci sperava ma il messaggio appena ricevuto smentì tale possibilità.
" Stasera vieni e ti scusi con Bokuto e con chi sai tu. Ti passo a prendere io: vedi di farti trovare pronto e vestito bene, sennò la situazione peggiora."
Sbuffò per poi sprofondare nel divano di casa sua.
Perché era bastato un secondo per mandare in subbuglio la sua vita?
Come avrebbe fatto a parlare a quel ragazzo?
Come poteva togliersi dalla testa l'immagine di quel volto afflitto?
Come dimenticare il suo comportamento scontroso?
< Ahh dannazione! Je déteste cette ville>Contro ogni sua aspettativa iniziale, era tornato a casa sua per poi volare subito in direzione della sua camera ed afferrare immediatamente l'oggetto designato e fuggire verso il balcone.
Era certo che il profumo di Kenma fosse ancora sulle coperte e, al momento, era l'ultima cosa di cui aveva bisogno.
Si mise seduto sul pavimento della terrazza per poi posizionare sullo stesso due vasi di medie dimensioni ed afferrare la foglia al suo interno.
Osservò furtivo la zona circostante: non vi erano i vicini quindi poteva agire senza problemi.
Mise in alto la foglia, tenendola con il pollice e l'indice, per poi parlare e lasciare andare subito dopo l'oggetto che aveva tra le mani.
< Dovrei forse credere ancora nell'amore?>Zeffiro era stremato.
Perché si ostinava ancora a lavorare?
Specialmente per gli umani che sembravano puntualmente trovare una sciocchezza per mandare tutto a monte.
Non pensavano minimamente a lui e al suo povero cuore?
Sbuffò facendo muovere alcune foglie per poi seguire nel modo più silenzioso possibile il moro.
Doveva elaborare un piano ma al momento era veramente troppo afflitto!
A questo si aggiungeva il fatto che non sapeva come far tornare indietro quel ragazzo.
Insomma ci sarebbe stata l'opzione di infastidire il più basso e di spingerlo a fermare l'altro ma, secondo Zeffiro, non avrebbe dato nessun risultato se non quello di sprecare tempo ed energie: quel nano era veramente malefico.
La frase detta da Tetsuro lo risvegliò dai suoi pensieri e lo costrinse ad accelerare il passo.
Come poteva dire che questa magnifica città fosse stupida?
Non davanti a Zeffiro, no signore!
Lui, paladino dell'amore, come poteva star zitto di fronte a tale mancanza di rispetto?!
Con tutta la calma possibile entrò dentro il locale e ne uscì dopo che lo fece il ragazzo.
Lo osservava e più lo faceva e più giungeva all conclusione che fosse un'anima in pena.
Cosa poter fare?
Sia chiaro: non era la prima volta che Zeffiro si trovava in una situazione del genere eppure, essendosi affezionato a quel giovane, aveva più difficoltà nell'agire.
Insomma per il vento Kuroo Tetsuro era un vero e proprio amico!
E cosa si dice in questi casi?
Zeffiro non ne era certo.
Si accomodò anche lui sulla panchina e si emozionò alla proposta del moro: sarebbe stato un gioco da ragazzi far cadere la moneta dalla parte giusta no?
Sì, però all'ultimo, il moro, con grande disapprovazione dell'altro silenzioso interlocutore, cambiò idea e rimise in tasca l'oggetto.
E, anche oggi, avrebbe dovuto fare gli straordinari ne era certo!< Sei serio Tsukki?> domandò sbigottito
< Cos'è non ti eccita l'idea di farlo nel tuo locale?>
< È anti- anti>
< Mh?> lo esortò a continuare il biondo anche se già aveva intuito la sua risposta
< È anti-igienico> farfugliò per poi nascondersi tra le braccia del suo ragazzo che rise dolcemente alla sua affermazione.
< Va bene, va bene. Allora dopo che torniamo da Bokuto, andiamo a casa mia?> continuò Kei mentre testava con le mani il fondoschiena del lentigginoso per poi esclamare < cazzo Tadashi, questi pantaloni ti fasciano il culo in un modo incredibile! E l'effetto vedo non vedo è a dir poco eccitante> e, dopo aver detto ciò, uscì dal locale seguito da uno Yamaguchi bordeaux.
Aveva deciso: avrebbe aiutato Kuroo.
In fondo lui aveva suggerito parte dell'outfit, no?
Così, senza farsi vedere da Tsukki, dopo aver chiuso il locale mandò un semplice messaggio ad Akaashi che diceva " ci sto: Allie e Noah avranno un lieto fine questa volta."Sbuffò Zeffiro per poi appoggiarsi sulla ringhiera del balcone della casa del moro.
All'improvviso si era alzato e si era diretto, a passo spedito, verso la sua abitazione.
Il lancio della moneta sarebbe stata una soluzione ottima almeno per lui che avrebbe dovuto lavorare di meno.
Sobbalzò non appena udì la finestra aprirsi e mostrare il ragazzo che teneva tra le mani i due vasetti uno verde e l'altro rosso che il vento conosceva bene.
Osservò ogni suo movimento per poi affinare l'udito
< Dovrei forse credere ancora nell'amore?>
Come una scheggia afferrò immediatamente la foglia per poi farla cadere nel vasetto rosso.
Vide il ragazzo sorridere
< Sì?>
Fece volteggiare nuovamente la foglia all'interno dell'oggetto rosso
< Bene passiamo alla prossima domanda allora> continuò il giovaneDopo tantissimo tempo eccomi qui a riaffiorare questa ff, spero che vi sia ancora rimasta la curiosità e la voglia di leggere il continuo.
Spero vi piaccia, alla prossima ❤️
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Éloigne-toi, Bonjour, Merci, Adieu
Fanfiction| A Tsukkiyama, Kuroken, Bokuaka story | Le vite di sei ragazzi si intrecciano nelle strade affollate ed animate dell'eterna Parigi, governata da un vento che vuole, ad ogni costo, far primeggiare l'amore. Uno dovrà rimediare ad un grosso ed assurdo...