Ancora una volta aveva percepito il suo sguardo su di lui ma aveva deciso di ignorarlo, in fondo ben gli stava no?
Serrò nuovamente le labbra e s'incamminò verso la sua decisamente poco umile dimora.
Sì, si sarebbe rilassato nella sua dolce ed accogliente casa.
Sì, si sarebbe steso sul suo morbido letto dove la notte prima aveva stretto a sé quel piccolo ed indifeso ragazzo.
A quest'ultimo pensiero fermò il suo cammino sbuffando: non poteva tornare a casa perché gli avrebbe ricordato Kenma e lui non voleva.
Non dopo quello che aveva saputo.
Insomma perchè quel giorno gli aveva detto il suo nome?
Perché aveva accettato la sua tregua?
Perché al cinema non aveva allontanato subito il suo ginocchio?
Perché al bagno si era aggrappato, come se ne andasse della sua vita, alla sua felpa?
Perché quella sera si era lasciato stringere in quel modo?
Perché quella mattina gli aveva fatto quel complimento?
Perché ora gli sembrava che tutto non avesse senso?
Perché improvvisamente il mondo gli stava crollando addosso?
< Parigi fa schifo> sussurrò< Ei ei ei, verrà sicuramente stasera no? Non vi dovete preoccupare!> esordì Bokuto che forse era l'unico a non essersi accorto della situazione.
Il ragazzo era convinto che la reazione del suo bro fosse dovuta al fatto che odiasse insistere oltre il suo solito e che si fosse alzato per andare a cercare la risposta da sé.
Non era la prima volta che lo facevano; come quel giorno che in vacanza avevano fermato due sconosciuti poichè volevano capire perché alcuni uomini indossassero gli slip al mare invece del comodo e coprente costume.
Insomma era tutto nella norma per Bokuto che pensava solo a cosa poter dire al bellissimo ragazzo che aveva accanto, anche se gli sembrava decisamente pensieroso.
Che fosse per l'incontro con quel Teru qualcosa?
La situazione era veramente troppo per il cervello Bokuto che aveva già esaurito le sue grandi quanto inesistenti doti.Non sapeva cosa fare.
O meglio non voleva fare quello che doveva.
Insomma avrebbe dovuto seguire Kuroo e dargli una testata per la sua impulsività poco ma sicuro! Eppure non poteva abbandonare Yamaguchi: era la loro prima "uscita" ufficiale al bar e il suo ex gli aveva appena toccato il culo.
Sarebbe dovuto rimanere con lui, no?
Decisamente no eppure lo fece.
Osservò Akaashi che sembrava abbastanza innervosito per la situazione e continuava ad analizzare Kenma.
Cosa si aspettasse che gli corresse dietro? Lui che aveva trattato il suo amico in quel modo e con quella diffidenza, non si sarebbe di certo mosso di sua sponte.
Sia chiaro, Tsukki ci sperava.
Quasi pregava che qualcosa smuovesse Kenma a tal punto da farlo precipitare da Kuroo ma, ovviamente, non accadde.Non aveva il coraggio di alzare lo sguardo.
Non poteva, non ora che doveva calmare il tremore causato dalla risposta di Kuroo.
Non ora che si sentiva spaventato.
Non adesso che si era visto crollare una specie di porto sicuro.
Sì, Kuroo stava iniziando ad essere questo per lui.
Quella sera al cinema e quella notte, l'aveva fatto sentire al sicuro.
Protetto.
E lui era una vita che sperava di incontrare qualcuno così ma, purtroppo per lui, alcune cose sono così dannatamente difficili da dimenticare.
Sia chiaro, Kemma vedeva Kuroo solo come un buon amico su cui poter contare.
Erano questo no? Nulla di più e nulla di meno.< Tsukki> sussurrò per poi continuare una volta ottenuta la sua attenzione < dovresti andare da lui>
Conosceva molto bene Kei e dal suo sguardo aveva facilmente intuito il suo conflitto interiore.
Bizzarro vero? Insomma per tutti il biondo era indecifrabile ma non per Yamaguchi che, tranne in poche occasioni, era un libro aperto.
E come avrebbe potuto ignorare quel grido silenzioso? Mai.
L'avrebbe sempre e comunque supportato: sapeva perfettamente quanto volesse bene a Kuroo anche se raramente lo dimostrava.
< Non ti sfugge niente eh?> sussurrò di rimando stringendolo a sé < sono proprio fortunato ad averti sai? Alla faccia di quel biondo tinto. Comunque no Tadashi, ci parlerò in disparte stasera: ora è la nostra giornata.>
< Ok Tsukki. Che ne dici se andiamo dentro allora?>
Così salutarono gli altri ed entrarono nel locale dopo che Yamaguchi aveva preso gli ordini di tutti.Perfino il cervello di Bokuto era giunto alla conclusione che qualcosa non andasse perché sia Keiji che Kenma avevano ordinato due caffè, insomma una cosa sbrigativa.
Sinceramente si sentiva un pochino a disagio anche per il fatto che era stato l'unico ad ordinare un pezzo di cheesecake alle fragole più un caffè.
Dov'era il suo bro quando aveva bisogno di lui?
Osservò i due ragazzi che sembravano avvolti nei loro pensieri anzi ne erano completamente immersi!
Fu allora che il gufo pensò a cosa avrebbe fatto Kuroo in una situazione del genere e fu dopo quel pensiero a pronunciare la frase
" Maa allora il piercing com'è?"Finalmente regnava il silenzio.
Uno abbastanza soffocante ma a Kenma andava bene così.
Amava anche quando era dannatamente assordante perché lo aiutava a riflettere, più del solito s'intende.
I suoi pensieri erano rivolti tutti verso quel ragazzo strambo e la sua strana reazione: veramente credeva che non fosse stato mai fidanzato?
Troppo brutto o strano per esserlo?
Si morse il labbro inferiore mentre cercava di analizzare ancora la vicenda precedente alla ricerca di un qualcosa di plausibile.
Fu allora che udì la domanda di Bokuto che lo mandò su tutte le furie
< Ma allora il piercing come è?>
< Vaffanculo Bokuto> urlò, sbattendo un pugno sul tavolo per poi andarsene senza salutare nessuno.Akaashi adorava Koutaro.
Era follemente innamorato di lui e sognava di essere ricambiato.
Amava tutto di quel ragazzo a partire dalla capigliatura fino al suo carattere dolce e un pochino fessacchiotto.
Adorava i suoi sorrisi, i suoi 'ei ei ei', addirittura i bro che rivolgeva a Kuroo.
Akaashi voleva bene a Kenma.
Era un tipo di affetto fraterno ed estremamente protettivo.
Adorava i suoi rari sorrisi, la risata e le facce buffe che mostrava solo a lui ed Hinata.
Gli piaceva enormemente la sua compagnia e vederlo parlare dei suoi amati videogiochi o del suo corso universitario.
Akaashi amava Bokuto e voleva bene a Kenma ma, a volte, non sopportava decisamente la mancanza di tatto del primo e il carattere scontroso del secondo.Spero vi sua piaciuto!💛
Al prossimo capitolo!✍
*Pat pat* per il povero Akaashi🥺
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Éloigne-toi, Bonjour, Merci, Adieu
Fanfic| A Tsukkiyama, Kuroken, Bokuaka story | Le vite di sei ragazzi si intrecciano nelle strade affollate ed animate dell'eterna Parigi, governata da un vento che vuole, ad ogni costo, far primeggiare l'amore. Uno dovrà rimediare ad un grosso ed assurdo...