Contro ogni aspettativa, quella sera si erano coricati nel letto senza fare nulla: Tsukushima abbracciava Tadashi che poggiava la testa sul suo petto.
Il biondo aveva capito che il suo ragazzo fosse ancora scosso così si erano limitati a farsi una doccia scambiandosi qualche effusione per poi, dopo essersi messi il pigiama, o meglio avevano diviso i due pezzi dell'indumento in modo che a Tadashi toccasse la maglia e all'altro i pantaloni, coricarsi.
Eppure nonostante non stessero facendo nulla di che, il biondo era al settimo cielo: aveva tutto quello di cui aveva bisogno e con questo dolce pensiero si addormentò cullato dal respiro di Tadashi.< Bokuto-san che fai non entri?> chiese Keiji che nel mentre si era spostato per permettere all'altro di varcare la soglia di quel grazioso appartamento
< Ah sì sì certo, sono qui apposta! Cioè no! Voglio dire che ecco non sono venuto solo per vedere la casa ma anche te! Senza doppi sensi giuro!> rispose di getto Bokuto per poi agitarsi ulteriormente eppure, come sempre, la sola vicinanza del moro riuscì a calmarlo.
< Ei, è tutto ok: vuoi vedere la camera di Hinata?>
< Certo!> rispose per poi entrare ed abbandonare parte della sua ansia fuori da quella casa.Era rimasto in silenzio per tutto il tempo che aveva impiegato nel bere quella birra ma la voce di Kuroo in sottofondo non gli era dispiaciuta.
Lui si era limitato ad annuire o smentire, sempre con un movimento della testa, quanto diceva.
Non aveva tantissima voglia di parlare; desiderava dormire eppure sentiva la necessità di ringraziare quel ragazzo per questo, quando gli aveva proposto di rimanere un po' sul divano a parlare, aveva annuito.
Osservava di sottecchi il moro e, ogni volta che il suo sguardo incrociava il suo, non poteva fare a meno di arrossire lievemente procurando un sorriso sincero sul volto di Kuroo.
< Hai sonno gattino?> gli chiese il moro dopo l'ennesimo sbadiglio
< Mmm>
< Vieni ti mostro la mia camera: io dormirò sul divano, tranquillo>< Akaashiii è buonissima questa torta!> urlò Bokuto provocando una risata anche a Keiji
< Grazie, Bokuto-san. Che ne dici se andiamo a dormire? Così ti mostro la mia stanza> propose mentre il suo cuore aumentava il battito sottolineando la sua ansia per un possibile rifiuto ma, per sua fortuna, Bokuto annuì per poi finire immediatamente il pezzo di cheesecake ed andare a dormire insieme al ragazzo moro.< Eh? Sei sicuro?> rispose sorpreso Kenma
< Certo! In realtà adoro dormire sul divano, sai? Ci guadagno io!> rispose facendo sorgere un sorriso sul volto del biondo che seguì l'altro verso la stanza da letto.
Nessuno l'aveva mai trattato così: possibile che Kuroo fosse così diverso dagli altri?
La camera era molto grande rispetto a quella di Kenma, insomma quel ragazzo era proprio ricco!
Eppure non sembrava vantarsene, anzi!
Mentre Kuroo cambiava le lenzuola e rifaceva il letto, Kenma ne approfittò per osservare la stanza e l'ordine maniacale con cui era stata ordinata.
Il suo sguardo cadde su delle foto appese al muro che ritraevano il moro e Bokuto durante una sfilata e, doveva ammetterlo, era veramente perfetto; perfino il ciuffo, solitamente disordinato, sembrava aver trovato il suo posto nel mondo.
< È una sfilata di un paio di anni fa>
< Stavi bene> si limitò a dire Kenma mentre scorgeva un sorriso sincero sul volto di Kuroo che era pure arrossito.
Sul serio? Lui che faceva tutte quelle battute, si emozionava per una cosa così?!
Kenma sorvolò la questione: aveva decisamente bisogno di riposare così dopo che il più alto gli aveva augurato la buonanotte, senza venire ricambiato, si mise sotto le coperte sperando con tutto il cuore di riuscire a dormire serenamente ma si sbagliava, eccome se si sbagliava.< D-dormo qui?> balbettò bordeaux Bokuto facendo sussultare il moro
Insomma ad Akaashi era venuto spontaneo dirglielo, possibile che non riuscisse a capire l'effetto che aveva su di lui?
< Se sei d'accordo sì, Kotarou> rispose dolcemente Keiji per poi porgergli un pigiama
< Sì! Certo che sì!> urlò per poi abbracciarlo ed uscire dalla camera per cambiarsi ed Akaashi non poté fare a meno di sorridere ed arrossire.Era infastidito e neanche l'ennesimo bicchiere di vodka riusciva a farlo calmare.
Come si era permesso quel ragazzo a dirgli quella frase?! Con quello sguardo poi!
Possibile che sapesse tutto? No, lui non avrebbe mai parlato.
Eppure il modo in cui osservava quel ragazzo non gli piaceva: era come se a modo suo ne fosse rapito.
Picchiettò sul bancone ordinando l'ennesimo drink e dopo averlo mandato giù, apparve davanti a sé l'immagine di Kenma che stringeva la felpa a quel ragazzo alto e la sua rabbia aumentò.
Avrebbe capito il suo posto, poco ma sicuro< Em Keiji, posso?>
Il diretto interessato sorrise alla gentilezza dell'altro che, prima di varcare la porta della stanza, stava chiedendo il suo permesso.
< Certo Bokuto-san>
Appena entrò nella camera, il fiato gli si mozzò in gola: indossava solo il pezzo di sotto del pigiama che gli stava anche un pochino stretto evidenziando i muscoli mentre il petto era coperto solo dalla cannottiera del ragazzo.
< La maglia non mi entrava> disse imbarazzato, in fondo lui era decisamente più muscoloso dell'altro
< Nessun problema. Da quale lato preferisci dormire Bokuto?>
< Non m'importa: voglio solo starti vicino e poterti abbracciare>
Keiji arrossì per poi entrare nel letto seguito da Kotarou che lo strinse a sé portandolo ad appoggiare la testa sul suo petto scolpito per poi sussurrare al suo orecchio < Buonanotte Keiji>
< Notte Kō>Zeffiro danzava tra le case di Parigi beandosi dell'allegria che quello serata gli aveva regalato: tutto procedeva secondo i piani e, di lì a poco, sarebbe sbocciato l'amore.
Quanto è dolce Kuroo?🥺♥️
Fatemi sapere cosa ne pensate e se la storia vi sta piacendo!
A presto ✍️♥️
STAI LEGGENDO
Éloigne-toi, Bonjour, Merci, Adieu
Fanfiction| A Tsukkiyama, Kuroken, Bokuaka story | Le vite di sei ragazzi si intrecciano nelle strade affollate ed animate dell'eterna Parigi, governata da un vento che vuole, ad ogni costo, far primeggiare l'amore. Uno dovrà rimediare ad un grosso ed assurdo...