Encore toi

76 13 10
                                    

< Bro, Tsukki direbbe che sei uno stalker> esordì il ragazzo che stava di fronte a lui
< Tu bro cosa pensi?>
< Penso che hai fatto benissimo, bro.>
< Grazie bro, anche se io inizio a dubitarne! Siamo qui da due ore e ancora non l'ho visto>
< Sei sicuro che non si metta nei tavoli dentro il bar?>
< La cameriera mi ha detto di no>
< Bro, sei un cazzo di detective coi fiocchi!>
< Lo so, bro ma grazie>
< Prima o poi arriverà, bro>
< Bro,a te come va con quel ragazzo?>
< Non lo so, bro>
< Come non lo sai?>
< Oggi saremmo dovuti uscire ma ha disdetto per aiutare un suo amico che ha problemi a casa>
< Scusa non poteva aiutarlo un altro giorno?>
< Esatto bro! È la stessa cosa che ho pensato io ma non ho detto nulla. Sai...mi è sembrato veramente dispiaciuto>
< Capisco...e dimmi: ci sei rimasto male, bro?>
< Certo che sì, bro>
I due giovani erano così intenti a parlare che non si erano accorti che due figure si erano sedute due tavoli più in là del loro ma, per loro fortuna, Zeffiro non è mai distratto.

< Non posso > rispose flebilmente Yamaguchi
< Perché? >
< Sono cose private che lui stesso fa fatica a raccontare quindi credo che debba essere lui a parlartene>
< Così mi fai preoccupare... è tanto grave?>
< È così grave che non riusciresti neanche ad immaginartelo>
< Allora mi dispiace di aver detto quelle cose prima, davvero>
< Anche a me Tsukki, anche a me>

Zeffiro iniziò ad infastidire Kuroo ma questi non sembrava farci caso: tale era il suo amore per il vento che quello che gli altri riferivano come un disturbo per lui era un piacere.
Cosa avrebbe potuto inventarsi?
Possibile che non riuscisse a vedere il piccolo ragazzo biondo?
Doveva escogitare qualcosa.
Il suo sguardo cadde sul tavolo o meglio sui tovaglioli che erano al centro dello stesso e, senza pensarci due volte, soffiò su di essi e questi, impotenti a quella forza, volarono in aria.
Kuroo rimase immobile mentre Bokuto cercò di afferrarne, simulando una grazia che non aveva, il più possibile e lo vide.

< Bro>
< Dimmi bro>
< È qui bro> disse Bokuto
< Davvero? Cosa aspetti vacci a parlare!>
< Ma sta con il suo amico, bro>
< Che ti frega! Prima però voglio vedere chi è il ragazzo che ti ha rubato il cuore>
< È due tavoli più in là>
Kuroo, con la solita curiosità che gli apparteneva, guardò nella direzione che gli era stata indicata e spalancò la bocca < Kenma?>

Sentì qualcuno chiamarlo e, senza soffermarsi troppo su chi potesse essere, si girò e boccheggiò.
Perché lui era lì?
Perché si dovevano incontrare proprio oggi?
< Ciao budino> riprese Kuroo, avvicinandosi al tavolo senza però sedersi
< Encore toi! (= Ancora tu)>
< Bokuto?>
< Ehy ehy ehy Akaashii> rispose il diretto interessato, affiancando Tetsuro < lui è il mio migliore amico Kuroo>
< Piacere Kuroo>
< Piacere mio maa sei quel Kuroo?>
< AKAASHI!> urlò, esasperato, Kenma
Dov'era finito il buon senso del suo amico?
Dov'era finita la sua riservatezza?
Possibile che una semplice frase di quel ragazzo bicolore bastasse per corromperlo?
< Sono felice di sapere che ti abbia parlato di me> disse Kuroo facendo l'occhiolino a quel povero ragazzo biondo che, quel giorno proprio come gli altri, desiderava essere lasciato in pace.
< Sì ma solo per dirgli quanto sei sfacciato> rispose stizzito il più basso
< Sei sempre così gentile, gattino?> lo stuzzicò Kuroo
Kenma si limitò a sbuffare per poi prendere il suo Nintendo ed iniziare a giocarci.
< Perché non vi sedete con noi?> propose Bokuto
< Certo! > esclamò Akaashi con una vivacità che il più basso non gli aveva mai visto
< Io...devo andare> rispose il biondo
Insomma non voleva decisamente stare vicino al moro, soprattutto per il fatto che, quella stessa mattina, gli era venuto in mente.
< Allora scusa Bokuto ma...se lui non resta, vado via anch'io>
E mai come in quel momento, Kenma odiò Keiji.

< Allora cosa vuoi fare oggi?> propose Kei, una volta che avevano messo fine a quello stupido litigio
< Farmi perdonare da te>
< Ah sì?> disse sensualmente il biondo per poi avvicinarsi al suo ragazzo che, prontamente, si allontanò
< Scordatelo!>
< Come? Ieri sera sembravi decisamente preso piccolo, ti devo ricordare come ne chiedevi ancora?>
< C-come fai a dire certe cose senza imbarazzo!> rispose Yamaguchi mentre era intento a coprirsi il volto che, a causa delle lentiggini che brillavano come fossero neon, era completamente rosso.
< Veramente eri tu che ansimavi quelle parole> continuò, divertito, il più alto
< K-Kei!!!>
< Okok la smetto ma tu mi devi dire il motivo per cui non vuoi fare altro sesso sfrenato e magnifico>
< N-n-o>
< Se non me lo dici, continuerò a stuzzicarti per il resto della giornata>
< Prometti di non ridere?>
< Perché mai dovrei?>
< Kei...prometti?>
< Sì, non riderò>
< Mon cul me fait mal (= mi fa male il culo)> disse il lentigginoso mentre aspettava con ansia la risposta del più alto che però era rimasto così sorpreso da non riuscire a formulare nulla.
< Ok, va bene puoi ridere Kei>
< Oh meno male grazie!> rispose il biondo per poi dare sfogo a una risata genuina sotto lo sguardo sbigottito del suo ragazzo.
< Allora come intendevi farti perdonare?> disse Kei, dopo essersi ripreso
< Preparando una merenda con le mie mani>
< Allettante: accetto> rispose l'altro per poi lasciargli un dolce bacio a stampo sulle labbra
< Io vado giù, quando hai fatto raggiungimi>
< Certo, vado a cambiarmi e sono da te. Posso rubarti qualche vestito?>
< Emm sì ma non credo che ti stiano bene>
< Prenderò una tuta oppure posso sempre andare in giro in boxer>
< Scordatelo>
< Perché?>
< Perché altrimenti non mi concentro>
Kei sorrise: era follemente innamorato di lui.

Stavano mangiando sulla penisola della piccola cucina di quella casa, i waffles che Yamaguchi aveva deciso di fare e stava aspettando trepidante qualche commento di Kei.
Sperava vivamente che fosse positivo, insomma a lui sembrava che fossero usciti bene.
Si morse il labbro mentre osservava il biondo afferrare con le labbra quel waffle e, ovviamente, Tadashi ci trovò un doppio senso che lo costrinse a voltare il viso dalla parte opposta, sotto lo sguardo divertito di Kei.
< Cazzo, Yamaguchi: ci sai proprio fare con le mani>
Inutile dire che al lentigginoso gli andò di traverso la merenda.







Chi, al posto di Akaashi, non avrebbe detto di sì?
Cosa avrà vissuto Kenma?
Secondo voi Kuroo h qualche possibilità?
Fatemi sapere cosa ne pensate della storia!
A presto ♥️✍️

Éloigne-toi, Bonjour, Merci, AdieuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora