Capitolo 8

14.9K 612 40
                                    

Erano passate diverse settimane da quel giorno in cui io e Riccardo ci eravamo baciati. Complessivamente erano state settimane tranquille,Sara e Federico erano felicissimi insieme e si vedeva che erano innamorati. Quanto a me e Riccardo,non era successo nient'altro,e se da una parte ne ero sollevata,dall'altra ero quasi delusa. Non lo avevo più visto con nessuna ragazza - nessuna scappatella in bagno durante le lezioni a fare chissà che cosa e nessuna pomiciata sulle panchine del parchetto vicino alla scuola - ma era ovvio che non aveva smesso di farsele tutte,una dietro l'altro,giorno per giorno. Quello con una ragazza era il suo amico,non lui,quindi poteva benissimo continuare a fare quello che aveva sempre fatto.
Tornando a noi due,era vero che sul piano sentimentale non era successo un bel niente,ma ci eravamo comunque avvicinati molto. Eravamo diventati amici e uscivamo spesso insieme,oltre che ritrovarci a casa mia o sua per studiare. Durante la settimana era più frequente che uscissimo io e Riccardo da soli,per lasciare un po' di tempo ai due piccioncini,ma ogni sabato sera uscivamo tutti e quattro insieme e sceglievamo sempre un posto diverso dove andare.
Era così bello stare tutti insieme.
Una cosa strana l'avevo notata però nel comportamento di Riccardo: era molto possessivo nei miei confronti,ogni volta che poteva mi metteva un braccio attorno alla vita e mi avvicinava a lui ed era anche capitato che mi prendesse per mano e incrociasse le sue dita alle mie. Questo succedeva spesso quando c'erano altri ragazzi nei paraggi,oppure quando un ragazzo stava parlando con me,lui veniva li e ci interrompeva e subito dopo mi portava via,lasciando ogni volta il ragazzo a bocca aperta. Ma la cosa che mi sorprendeva di più era che il suo comportamento si accentuava ogni volta che il ragazzo era Edoardo,praticamente il mio migliore amico dall'asilo. Che cosa assurda. Probabilmente agiva in questo modo perché voleva essere il mio unico amico maschio,perché pensava che avendone altri lo avrei in qualche modo trascurato e fatto risultare meno importante per me.
Ma primo,non era assolutamente vero e secondo,doveva capire che io avevo altri amici oltre a lui.
Chi li capisce gli uomini? E poi siamo noi quelle complicate...

Comunque,parlando di questo,ecco che lo sento prendermi per la vita e avvicinarmi a lui,scuotendomi dai miei pensieri. Alzo gli occhi e vedo arrivare Edoardo.

RICCARDO

Fanculo il passare da coglione. Sicuramente lei penserà che sia scemo o chissà cosa ma a me non importa.
Lei pensa che lui sia solamente il suo migliore amico d'infanzia ma sono tutte cazzate,lui è innamorato di lei e si vede da un chilometro e credo che l'unica che ancora non se ne è ancora accorta sia lei. Non permetterò che lui si dichiari e che lei apra gli occhi,veda quanto lui è migliore di me e mi lasci per sempre,mettendosi con lui.
"Si,lasciarti. Lo sai solo te che state insieme allora. Devi ricordarti il motivo per cui non siete una coppia? Perché tu sei troppo codardo da ammettere che ti stai innamorando di lei,o che probabilmente lo sei già e nemmeno te ne accorgi. Stupido!" Mi disse il mio IO interiore.
Fino a qualche tempo fa ci avrei riso alla grande,Riccardo Bianchi innamorato - pft - ma se adesso avesse ragione? Se fosse possibile? Insomma,lei è splendida in tutti i sensi e sento che io non potrei vivere senza averla accanto.
Poi la sento ridere.
Cazzo,mi sono addentrato talmente a fondo nei miei pensieri che mi sono dimenticato del coglione che ci sta provando con lei. Ad un tratto mi risveglio "su Mati,dobbiamo entrare in classe è tardissimo"
"Mmm .. Che noia!"
"Susu,dai! Le ultime quattro ore e poi sei libera e stasera andiamo a divertirci"
"Evvai!"
Diede un bacio sulla guancia a quel coso e ci avviammo in classe.
Io nel frattempo ero diventato verde dalla gelosia e rosso dalla rabbia. Sembravo un arcobaleno.

MATILDE

Per fortuna le ore passarono velocemente. Il pomeriggio io e Sara saremmo dovute andare a fare shopping e a farci belle per uscire quella sera con i ragazzi.
Saremmo andati a una festa di alcuni amici di Riccardo e Federico.

Erano due ore che giravamo per negozi,avevamo comprato i vestiti e le scarpe,ci mancavano solo gli accessori e poi saremmo dovute andare a farci i capelli e la manicure.

La sera iniziai circa un'ora e mezza prima a prepararmi. Dopo aver fatto una doccia veloce,decisi prima di truccarmi e dopo di indossare vestiti scarpe e accessori.
Circa cinque minuti prima che Riccardo suonasse il campanello di casa mia,mi riguardai allo specchio un'ultima volta: indossavo un abito verde che stava benissimo con il colore dei miei capelli. Esso era tutto di pizzo,smanicato e accollato sul davanti,mentre dietro nascondeva una scollatura che poteva quasi essere considerata pericolosa. Era corto fin poco sopra il ginocchio. Avevo abbinato la mia pochette beige e le scarpe che avevano un tacco vertiginoso del medesimo colore. Avevo lasciato i miei boccoli ramati sciolti sulla schiena ma li avevo raccolto sul davanti per lasciare scoperto il mio viso,che avevo truccato come ogni giorno - eye-liner,mascara e blush - ma al quale avevo aggiunto un rossetto rosso fuoco.
Sentii il campanello,così misi il cappottino abbinato a scarpe e borsa,lungo fino al ginocchio e aprii la porta. Lui era li,bello come al solito,indossava come il primo giorno di scuola un paio di pantaloni neri,ma stavolta al posto della t-shirt e della giaccia di pelle,aveva messo una camicia e una giacchetta,tutto rigorosamente nero. Tutto quel nero faceva risaltare i suoi occhi blu.

RICCARDO

Ero nervoso prima di suonare il campanello,e non capivo perché dato che non si trattava di un appuntamento. Non saremmo nemmeno stati soli per in macchina c'erano Sara e Federico ad aspettarci,e non era la prima volta che uscivamo insieme. Forse era per come mi ero vestito stasera,forse speravo di ottenere la sua approvazione.
Suonai e lei venne ad aprire la porta,e quasi non svenni.
Cazzo quanto era bella,e sexy. Non vedevo cosa aveva sotto il cappotto,ma quelle gambe scoperte erano sufficienti a farmi andare in tilt il cervello,il resto lo avrei scoperto dopo.
Cavolo,ero proprio fregato.

Dimmi che vuoi stare con me. (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora