Tornai a casa confusa come non mai,pensavo continuamente a lui,alle poche parole che ci eravamo scambiati. "Forse per te potrei fare un'eccezione" Davvero? Potrebbe davvero succedere? O era vero che quelle parole le diceva a tutte prima di portarsele a letto? Cazzo,cazzo e ancora cazzo
"Sul serio Matilde adesso smettila,fai qualsiasi cosa,ma distraiti,per favore,perché così non si può andare avanti,non esiste proprio"
Così decisi di andare a correre,mi misi un paio di pantaloncini cortissimi di cotone morbido bordeaux,il reggiseno sportivo e una canottiera nera piuttosto ristretta. Mi feci una coda alta,presi il telefono e gli auricolari,infilai tutto in tasca e scesi giù.Una volta per strada misi le cuffie nelle orecchie,le attaccai al telefono e misi la musica in shuffle.
"L'amore conta"
Ecco appunto. Capito Ric?! L'amore conta.
Perché non ti puoi abbandonare ad una persona soltanto?
Perché non lasci che qualcuno si prenda cura del tuo cuore?
Perché non ti puoi innamorare di una ragazza?
Magari di me.
Io starei attenta a prendermi cura di te,del tuo cuore,della tua anima. Io ti amerei.
So che sembra impossibile perché non ci siamo mai conosciuti bene ma credo di iniziare a provare emozioni nuove.
Cristo,mi sa che mi sto innamorando.Corsi per tre chilometri e mezzo,fino al parchetto dove in genere si trovano parecchie coppie,della mie età circa,un po' appartate. Decisi di fermarmi li per qualche minuto in modo da riposarmi prima di dover tornare indietro,così mi misi a sedere su una panchina e presi il telefono.
"Ehi pelandrona,che fai? Non dirmi che stai dormendo." Era Sara
Risposi "No,macché. Sono uscita a correre e il tempo è proprio volato,così mi sono dimenticata di chiamarti"
"No problem. A questo punto ci vediamo direttamente domani a scuola"
"Okay,stesso banco stessa ora. Riparto"
Così bloccai il telefono e lo rimisi in tasca.Quando alzai la testa per ripartire,notai su una panchina una persona che mi era piuttosto familiare. Sentii le farfalle nello stomaco e allora mi dissi "eh si è proprio lui" solo che subito dopo mi sentii come un macigno sul petto,quando realizzai chi era con lui.
Azzurra. Maledetta Azzurra.
Lui le teneva le mani sui fianchi e lei gli cingeva il collo con le braccia,era sempre più vicini e poi lui la baciò,famelico. Stetti a fissarli per qualche minuto con le lacrime negli occhi,che non ne volevano sapere di uscire e poi feci per andare via ma loro mi batterono sul tempo. Si alzarono,lui le teneva un braccio sulle spalle e lei gli aveva messo una mano sul sedere. Sorrideva come una scema e lui aveva un cazzo di sorrisetto malizioso che mi faceva sentire male. Camminarono così dirigendosi verso la sua Ducati.Dopo un tempo indefinito mi ripresi dallo shoc,ma non ce la facevo più a tornare a casa correndo,non ne avevo le forze dopo quello che avevo visto e così decisi di prendere un autobus.
Durante il viaggio pensavo a loro,a cosa stavano facendo in quel momento,a ciò che lui le stava dicendo.
Si come no,avrebbe fatto proprio un'eccezione per me,me lo immagino. Avevo fatto bene a rispondergli in quel modo e ad andarmene. Lui ha una definizione tutta sua di "eccezione" a quanto pare,ma è inutile prendersela tanto già lo sapevo com'era e come se non bastasse Sara mi aveva avvertita. Ero io che avevo voluto giocare con il fuoco e si sa,il fuoco è pericoloso,e io mi sono bruciata. Ora mi sa che questa scottatura me la tengo.Appena tornata a casa mi precipitai in camera mia,mi spogliai e mi infilai sotto la doccia. Ad un certo punto mi accorsi che stavo piangendo,non mi ero resa conto di aver iniziato e non sapevo da quanto lo stavo facendo. Sapevo solo il perché e questa cosa non andava bene. Basta,dovevo dimenticarlo.
Dopo la doccia non era più tanto presto,in casa non c'era mamma e quindi niente pranzo,avrei dovuto prepararmelo da sola e dato che non avevo per niente fame decisi di fare passo ed andai a sdraiarmi sul letto.
Mi sveglia di soprassalto quando sentii suonare il telefono. Mi ero addormentata e non sapevo quanto avevo dormito. Risposi.
"Pronto?"
"Amore sono la mamma,dormivi? Perché ho provato a chiamarti al cellulare ma non rispondevi e dato che apparte quando dormi hai sempre quel dannato aggeggio fra le mani mi è sembrato strano"
"Ehm,si mamma dormivo. Comunque non è vero,faccio tante altre cose apparte usare il cellulare. Comunque,hai bisogno di qualcosa?"
"Si tesoro,volevo dirti che stasera siamo a cena dagli zii,mi ero dimenticata di dirtelo. Tu che fai,vieni?"
Ci pensai... "No mamma,preferisco rimanere a casa. Quando andiamo dagli zii facciamo sempre tardi e io domani ho scuola. Preferisco andare a letto presto,anche perché sono molto stanca."
"Okay,allora non ripasso nemmeno da casa,e io e papà andiamo direttamente da loro"
"Va bene mamma,ciao"
"Ciao tesoro"
Perfetto. E anche stasera si salta la cena. Si vedeva che non mi piaceva cucinare?Più tardi,verso le otto andai giù in cucina e presi un succo di frutta all'Ace. Lo bevvi con molta calma e dopo tornai su un camera mia.
Mi misi sul letto e accesi la televisione,feci il giro di tutti i canali più volte ma non trovai niente di veramente interessante e così spensi la TV e mi misi a leggere un libro: era una bellissima storia d'amore,una di quelle che nella realtà sono quasi impossibile da avere. Che invidia ragazzi. Poi verso le dieci spensi tutto e andai a dormire.
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Dimmi che vuoi stare con me. (In revisione)
RomanceMatilde e Riccardo si ritrovano in classe insieme in quarta superiore. L'anno inizia e i due già dall'inizio sembrano non riuscire a stare lontani,peccato che lei cerchi storie d'amore e lui sia il tipico bad boy con giacca di pelle e una Ducati ner...