Capitolo 13

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Che buon giorno che era quello.
Addosso mi sentivo molto accaldata e percepivo una respiro caldo sulla guancia. Le nostre bocche molto vicine. Io ero distesa di schiena mentre Riccardo di lato e mi avvolgeva con una delle sue muscolose braccia. Una delle sue gambe era sopra le mie ed io ero intrappolata,anche se non mi dispiaceva quella situazione. Era più che piacevole e mi faceva sentire protetta e al sicuro. Lui l'aveva sempre fatto,fin dall'inizio. E io lo adoravo per questo. Anzi,molto probabilmente lo amavo,e magari con un piccolo gesto da parte sua ne avrei finalmente avuto la conferma. Dovevo stare attenta,anche perché ero appena stata tradita,anche se oramai il tradimento,anche solo un giorno dopo,non bruciava più. Alla fine non provavo più che affetto per lui. Niente palpitazioni. Niente farfalle nello stomaco. Niente voglia continua di baciarlo,abbracciarlo e sentirmi stringere da lui. Niente amore,quello era sicuro.

Diventai paonazza sicuramente nel momento in cui sentii la sua erezione premere su un mio fianco. Mi agitai troppo,interiormente almeno. Mi liberai dalla trappola,spostandogli delicatamente prima il braccio e poi la gamba,nell'intento di non svegliarlo. E ci riuscii. "Missione compiuta!" Mi dissi. Ma poi mi sentii riprendere subito per la vita e mi intrappolò di nuovo fra le sue braccia possenti.
"Ehi. Io devo finire di preparare la valigia,altrimenti non possiamo partire,quindi forse è meglio se mi lasci andare. Però tu continua pure a dormire un'oretta o anche di più che è presto ancora"
"Okay" disse con voce roca e assonnata e poi mi lasciò andare,ma non prima di avermi dato un bacio su un fianco. Rabbrividii tutta.

Presi la valigia e finii di metterci quello che mi era rimasto fuori,avevo già preparato tutti i vestiti,i completini intimi e la biancheria per il bagno. Avevo poi messo i gioielli e tutto il necessario che mi sarebbe servito. Mi mancava solo di mettere il beauty-case e la pochette con i trucchi. Così dopo aver fatto una colazione molto veloce,mi lavai i denti e poi mi truccai come ogni mattina ed infilai poi tutto in valigia,che si chiuse solo dopo che mi ci misi seduta e poi ci saltai un po' con il sedere. Era la parte più critica ma anche più divertente delle valigie quella.

Visto che fra poco avrei dovuto svegliare quel diavolo travestito da angelo - o al contrario a seconda dei momenti - che era di là a dormire nel mio letto e non sarebbe stato felice di doversi alzare,decisi di fare una cosa da fidanzata dolce e premurosa anche se non lo ero,e non mi riferivo all'essere dolci e premurosi ma a qualcos'altro.
Tirai fuori un vassoio dove misi un bicchiere di succo di frutta all' ananas,una tazza di cappuccino molto improvvisato è una brioche. Era tutto quello che avevo.
Poi presi il vassoio e andai in camera mia,appoggiai il vassoio sul comodino e poi salii sul letto in ginocchioni. Mi chinai per dargli un bacio sulla guancia e sussurrargli che era l'ora di alzarsi.
"Che bel buongiorno" disse con gli occhi chiusi e il sorriso.
ADESSO MUOIO.
"Ti ho preparato la colazione" dissi prendendo il vassoio e mettendoglielo sulle gambe "so che non è il massimo ma non c'è nessun bar qui sotto per andare a prenderti qualcosa e questo è tutto ciò che posso offrirti"
"Va tutto benissimo,grazie piccola. È tutto perfetto. E poi non dovrebbe essere il ragazzo che prepara la colazione alla sua ragazza?"
'Ragazzo' 'SUA ragazza'
Ora sarei morta sul serio.
"Si ma dato che noi non stiamo insieme possiamo pure invertire i ruoli per una volta." Dissi scherzando e lo sentii mormorare un per adesso.

Mangiò molto velocemente la sua colazione,anzi forse sarebbe meglio dire che la divorò e poi poggiò da una parte il vassoio. Io ero seduta al suo fianco con le gambe distese e tutto ad un tratto mi ritrovai distesa in mezzo al letto e lui sopra di me. Il suo respiro caldo sul viso,proprio come questa mattina quando mi ero svegliata. Mise la testa nell'incavo del mio collo e lasciò un bacio umido. Poi si tirò su e si mise a quattro zampe,con le gambe all'esterno delle mie.
"Come stai oggi? Devo ammazzare di botte qualche sfigato coglione?" Chiese lui
"Stai tranquillo. Sto benissimo ed ho intenzione di chiamarlo per dirgli che sto partendo e di non cercarmi mai più. Non voglio più vederlo. Davvero Riccardo,Andrea mi ha delusa profondamente. Non sento dolore,sento soltanto indifferenza nei suoi confronti e sdegno"
"Bene piccola. Allora chiamalo e fatti sentire"

Prima di chiamarlo mi vestii. Misi i leggins neri e un maglione bianco di lana,dove al collo si intravedeva da sotto il colletto della camicia azzurra. Misi gli stivaletti neri bassi ed ero pronta.

Presi il telefono e aprii i contatti. Il primo numero era proprio quello di Andrea,così ci cliccai sopra e feci partire la chiamata.
"Ehi Mati,pensavo non mi volessi più sentire dopo che ti avevo detto quelle cose. Avrei aspettato fino a dopo Capodanno per venire a chiederti scusa,così per essere sicuro che le acque si fossero calmate"
"Cosa? Mi prendi in giro. Fanculo stronzo" dissi buttando fuori tutta la rabbia che avevo in corpo "e te avresti anche avuto il coraggio di venire da me e chiedermi scusa. E magari di non dirmi niente e io ti avrei pure perdonato"
"Ma di cosa stai parlando?" Disse facendo il finto confuso. Lo sapeva benissimo di cosa parlavo.
"Lo sai molto bene. Comunque ho solo chiamato per dirti che sto partendo e volevo informarti che non voglio vedere ma più quella tua faccia di cazzo. Non mi devi più cercare e non ti voglio più sentire. Addio Andrea,è stato bello finché è durato"
"Cosa stai dicendo? Ma perché?"
"PERCHÉ? Io spero tu scherzi. Mentre mi sentivo in colpa perché pensavo di aver esagerato con te e volevo chiamarti o venire da te per scusarmi tu ti stavi praticamente facendo una su una panchina in centro. Vergognati"
"No,aspetta. Quella,ehm,non significa nulla! Dammi un'altra possibilità,per favore"
"Quella? Ha un nome cazzo! Almeno te lo ricordi? Io non credo... Vergognati,davvero. Ciao Andrea" e attaccai.

Riccardo mi sorrise soddisfatto poi disse
"Sei una principessa cazzuta. A volte fai paura se vuoi,mi sa che mi tocca stare attento."
Io mi misi a ridere
"Comunque Mati,io vado a casa,così lascio lì la moto e prendo l'auto,chiudo la valigia e poi torni qui a prenderti"
"Okay. Io ti aspetto qui"

RICCARDO

Matilde era stata molto brava a gestire la conversazione con Andrea. Ero molto fiero di lei. Inoltre aveva reagito molto bene alla storia del tradimento dopo lo shock iniziale e questo mi rendeva fecole perché voleva dire che lei non teneva a lui quanto pensavo.
Ero raggiante. Questa mattina era stato il risveglio più dolce e bello della mia esistenza,e probabilmente lei se ne era accorta. Speravo solo che la mia piccola e dolce Matilde non si fosse accorta anche del risveglio del mio amico laggiù. Stando con lei vicina non era facile tenerlo a bada,ero un erezione vivente.
Stavo ripensando a stanotte,e capii che Matilde già mi mancava,non ostante fossi lontano da lei da solo un quarto d'ora. Questa notte ero stato praticamente delle ore intere a guardarla dormire,e se ancora non ne avevo la certezza,vederla così serena e bella mi aveva fatto capire quanto la amassi. E cazzo,dovevo dirglielo e al più presto. Fanculo tutti i problemi che mi portavo appresso e tutti i segreti che avevi e che ancora non avevo rivelato a nessuno. Magari un giorno con lei avrei potuto parlarne.

Appena chiusa la valigia mi precipitai giù nel garage per metterla nel bagagliaio,poi tirai fuori la macchina e chiusi casa. Premetto sull'acceleratore per correre da lei,mi mancava troppo.

Arrivai a casa sua e l'aiutai a portare giù la valigia. Per me non pesava niente. Poi chiamammo Fede e Sara che erano già là dalla sera precedente e ci mettemmo d'accordo in modo che quando noi fossimo arrivati loro fossero a casa. Salimmo in macchina e le allacciai io la cintura,come facevo quando le mettevo il casco. Non perché fosse stupida e non ci riuscisse da se,ma perché avevo bisogno di più contatti possibili.
"Mettiamo la musica?" Chiese
"Scegli te!" Risposi
E lei mise 'I will always love You'.
Non so se era un messaggio in codice,ma avrei comunque risposto "anche io".

Dimmi che vuoi stare con me. (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora