Mi ero allontanata un attimo da quell'ammasso scalmanato di persone che si dimenavano a tempo di musica. All'inizio avevo pensato di andare un attimo in bagno,anche per vedere in che condizione fossero i miei capelli e se mi fosse calato il trucco,ma poi ero arrivata lì davanti e avevo notato che c'era una fila pazzesca.
Alla fine ci avevo rinunciato e così,dato che avevo bisogno di riprendere fiato,decisi di andare fuori a prendere una boccata d'aria.
Uscii dalla porta,che doveva essere l'uscita di emergenza e mi ritrovai su un terrazzo. Era tutto molto inquietante,anche perché sotto al terrazzo c'era un vicolo silenzioso e buio.
Capii che non era l'uscita di emergenza.
Comunque,per stare cinque minuti prima di tornare dentro andava più che bene,tanto mi sarei persa nei miei pensieri. Mi sarei persa in Riccardo,che oramai era la mia unica fonte di pensiero.
Ripensai alla sorpresa meravigliosa che i ragazzi ci avevano fatto,e sorrisi. Forse un tempo erano ragazzacci ma ora non più: non cattivi ragazzi da cui si doveva stare lontani perché erano pericolosi. I ragazzacci erano quelli da cui dovevi stare in guardia perché potevano frantumare il tuo cuore,ti facevano fare cose assurde,pazzie alle quali non avresti mai pensato e poi ti lasciavano li,però a volte succedeva il miracolo.
E con loro era successo,erano stati ragazzacci ma adesso erano cambiati,e sembrava sul serio,anche. Forse io e la mia amica li avevamo seriamente fatti innamorare.
Come non detto,il tempo era di nuovo passato come un lampo ed erano già venti minuti che ero uscita. Forse Sara si stava divertendo con Federico e non ci aveva fatto caso,anche perché le avevo detto che andavo in bagno,ma Riccardo se si era reso conto che mancavo da così tanto tempo,si era sicuramente preoccupato e mi stava cercando.
Stavo per girarmi,per rientrare dentro quando fui bloccata alla ringhiera da qualcuno,un ragazzo,che mi abbracciava da dietro. All'inizio pensai fosse Riccardo,ma poi sentii il profumo disgustoso che aveva,non la colonia del mio uomo,e allora capii che non era lui. Mi accorsi anche che la stretta era diversa rispetto a quella di Riccardo,che ti faceva sentire protetta e al sicuro. La sua era viscida e molliccia. Cominciò ad accarezzarmi la pancia,poi avvicinò il viso a me e inizio a baciarmi i capelli,io gli presi le mani e le tolsi dal mio ventre.
"Togli le tue manacce schifose da me,maiale"
"Oh tesoro,calma. Che stanotte ci divertiamo"
Mi girai e cercai di dargli una spinta per allontanarlo,ma era come cercare di spostare un muro.
"Allontanati da me,schifoso"
"Oh sei così eccitante,solo a vederti da dietro mi sei sembrata un bel bocconcino,poi hai proprio un bel faccino. E incazzata sei ancora meglio. Vedrai che ti farai la scopata migliore della tua vita"
"Sono fidanzata"
"Oh ma a me non importa,guarda. Io non vado a dire nulla a nessuno,con me puoi stare tranquilla"
"Non ti voglio cazzo,levati di qui"
Ma lui invece di rispondere mi baciò contro la mia volontà,aggressivo,come se stesse cercando di sfogare la sua rabbia con me.
Io cominciai a dimenarmi e mugolare,ma con scarsi risultati. Se non fosse capitato qualcuno qui fuori per caso,lo sapevo già,mi avrebbe violentata,mi avrebbe scopata senza il mio consenso e io avrei perso la mia verginità con lui,invece che con Riccardo,il ragazzo che amavo. Lo sapevo che quella notte avevo sbagliato a non insistere,per fare l'amore con lui.
Una lacrima scese lenta sul mio volto,poi un'altra e un'altra ancora,fino a bagnarlo completamente e lui continuava indisturbato con quel bacio orribile. Nel frattempo aveva anche infilato una mano sotto il mio vestito e stava risalendo su,accarezzandomi l'interno delle cosce.
Io piangevo e avevo gli occhi offuscati dalle lacrime,non volevo che andasse così.
Poi non sentii più le sue labbra,mi ci volle un attimo per capire. Riccardo lo aveva staccato da me con forza,lo aveva buttato a terra e adesso lo stava riempendo di cazzotti. Non diceva niente e in quel momento l'unica cosa che si sentiva li fuori erano il rumore dei pugni,il bastardo che si lamentava e i miei singhiozzi.
Poi decisi di intervenire,se continuava così lo avrebbe ammazzato e non mi sembrava il caso.
"Amore,basta,basta. Lascialo. Non voglio perderti e se continui così lo ammazzerai e poi finirai in prigione"
Un ultimo cazzotto,poi si fermò
"Tu brutta merda che non sei altro,non ti provare a guardare mai più la mia ragazza,non ti provare mai più a fare ciò a nessun'altra. Io ti risparmio la vita,ma solo perché è stata lei a chiedermelo e adesso sparisci"
Lui scappò via.
Riccardo corse da me e mi abbracciò
"Shhh,shh piccola,non piangere. Adesso ci sono io,stai tranquilla. Non ti lascio più. Mai più,ma dovevi dirmelo che ti allontanavi,sarei venuto con te"
"Scusa,io,volevo solo andate in bagno e l'avevo detto a Sara,ma in bagno c'era troppa fila così ho deciso di prendere una boccata d'aria"
"Tranquilla. Smetti di piangere. Quando mi sono accorto che non c'era più ti sono venuta a cercare ma non ti trovavo da nessuna parte,erano venti minuti che cercavo ovunque,poi ho visto questa porta. Sono uscito e ti ho vista li,con lui che stava per" la sua faccia si accigliò "non voglio nemmeno pensarci"
"Ti amo Riccardo,mi hai salvato la vita"
"Io ti amo di più"
Entrammo dentro e Riccardo andò a cercare i nostri amici per dirgli che noi prendevamo un taxi e tornavamo a casa.Mi sveglia che eravamo davanti a casa,dovevo essermi addormentata quasi subito fra le braccia di Riccardo. Feci per scendere ma lui mi bloccò,scese di macchina e mi prese in braccio.
Pagò,non so con quale mano,il tassista e mi portò in casa. Ci dirigemmo in camera nostra e mi stese sul letto.
Mi spogliò,mi fece indossare una tua maglietta e poi mi tolse il reggiseno. Io lo lasciai fare,non mi interessava,anche perché oramai mi fidavo e mi sarei fidata sempre e solo di lui.
Stasera mi sarei data completamente a lui,anima e corpo.
Iniziai a baciargli la mascella,poi con una mano sbottonai la sua camicia e iniziai ad accarezzare il suo petto e lasciarli piccoli baci. Cominciai a spogliarlo ma lui mi fermò
"Principessa,succederà presto,anche perché non resisto più,ma non stasera"
"Ma io sono pronta,io voglio farlo con te. Non voglio più rischiare che tu non sia la mia prima volta"
"Non rischieremo più,te lo prometto"
"Ti prego,se mi ami"
"Ti amo,ed è per questo che non voglio farti questo"
STAI LEGGENDO
Dimmi che vuoi stare con me. (In revisione)
RomantizmMatilde e Riccardo si ritrovano in classe insieme in quarta superiore. L'anno inizia e i due già dall'inizio sembrano non riuscire a stare lontani,peccato che lei cerchi storie d'amore e lui sia il tipico bad boy con giacca di pelle e una Ducati ner...