Capitolo 6

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Apro gli occhi, controllo l'ora e sono le otto. Sento la pioggia picchiettare sul vetro della finestra, speravo in un sabato mattina con un bel sole splendente in cielo.
Decido di occupare la mattinata con i compiti di matematica e inglese.
Finito ciò sento brontolare lo stomaco e realizzo che è già mezzogiorno, mi affretto per andare in cucina e mi ritrovo mia madre che sta apparecchiando la tavola. Strano di solito è a lavoro. Noto che sta posizionando sul tavolo solo tre piatti e capisco che mio padre non ci sarà per tutto il giorno.

-"come mai oggi sei a casa? Di solito lavori anche il sabato"

-"mi hanno dato il giorno libero...volevo passare una giornata tra madre e figlia, visto che Jacopo deve svolgere alcune commissioni"

Mangiamo tutte e tre assieme. Ci sono momenti di silenzio, ma che poi vengono interrotti da qualche battuta squallida di Jacopo. Non lo biasimo perché so perfettamente che sta facendo così solo per rompere il ghiaccio. Siamo abituati a mangiare da soli, sembra che questa casa sia abitata solo da me e mio fratello.
Finito di mangiare come mio solito fare metto un po' di musica, seleziono l'album di Ed Sheeran e con la melodia di "The A team" comincio a sparecchiare e lavare le stoviglie, ripulendo anche il piccolo pasticcio che ha combinato mia madre poco fa sui fornelli.

Per ammazzare il tempo peso gli ingredienti per preparare dei biscotti e mi metto all'opera.

Quando sento suonare il timer del forno li tiro fuori e un delizioso profumino di vaniglia mi invade le narici. Li lascio raffreddare e poi vedo mia madre sulla soglia della porta con un sorriso stampato sulla faccia mettendole in evidenza le piccole rughe intorno agli occhi.

-"ha smesso di piovere ti va di uscire tra poco?"

-"mmm okay"
Prendo il mio telefono e noto che non c'è nessun messaggio da parte di Alex.
Ma che sto facendo? Ora mi metto pure ad aspettare le sue risposte! *tanto ti piace* mmm si questo è vero.
Prendo l'iniziativa di scrivergli per prima.

Io: Hey, ciao :)

Chiudo la chat con un po' di esitazione, forse non mi vorrà più parlare.

Esco con mia madre e decidiamo di andare al centro commerciale.
In macchina c'è lo stesso silenzio di sempre, accendo la radio

"Sugar
Yes please
Won't you come and put it down on me
Oh right here, cause I need
Little love and little sympathy
Yeah you show me good loving
Make it alright
Need a little a sweetness in my life
Sugar
Yes please
Won't you come and put it down on me"

Le mie dita tamburellano sulla mia coscia andando a ritmo di musica. Pensando alle parole ammetto di aver bisogno di un po' di dolcezza nella mia vita *si si stai immaginando Alex* okay il mio subconscio ha centrato il punto. Il mio telefono vibra, lo tiro fuori e sorrido perché vedo che lui mi ha risposto.

Alex: Hey ciao piccolaaa :)

Io: noto che non ti è ancora chiaro... Ma lasciamo stare

Alex: ecco, meglio che ti lasci chiamare piccola Hahah
Che combini di bello?

Io: pomeriggio tra madre e figlia, ora stiamo andando al centro commerciale e tu?

Alex: meno male che sei in buoni rapporti con tua mamma :)
Io sono appena tornato dagli allenamenti di basket.

Con questo messaggio capisco che lui non va molto d'accordo con sua madre.
Continuiamo a mandarci messaggi e lui mi racconta degli allenamenti e di quanto è stato infame l'allenatore questa mattina, gli spiego che il rapporto con mia madre non è il massimo perché non è molto presente e la stessa cosa vale anche per lui. L'auto si ferma nel parcheggio del centro commerciale e da lì lo saluto e gli dico che gli scriverò più tardi.
Piano piano realizzo che è davvero piacevole parlargli.

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