Capitolo 7

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Mia madre mi fissa con un' espressione perplessa.

-"cosa è sto sorrisino da innamorata?"

Comincio ad agitarmi e cerco di deviare il discorso, ma lo schermo del telefono si illumina facendo notare a mia madre il nome del ragazzo.

-"uuuh Alex?" Chiede incuriosita.

-"è solo un amico" rispondo infastidita.
Perché sto cercando di darle delle spiegazioni, quando lei non è mai stata partecipe nella mia vita?


Rincasiamo verso le otto di sera mio padre non c'è ancora e mia madre sembra distrutta nonostante il pomeriggio tranquillo trascorso con lei.
Mangiamo un' altra volta senza di lui.

Dopo cena mi sdraio sul letto e mando un messaggio ad Alex.

Io: buona sera :)

Ricevo subito una risposta

Alex: buona sera piccolina :)
Come è andato il pomeriggio con tua mamma?

Io: tutto bene, un po' strana come situazione Hahaha

Invio il messaggio ed ad un tratto sento delle voci provenire dal salotto che pian piano aumentano di volume.
Realizzo che i miei genitori stanno litigando e rimango sorpresa, ma una parte di me si sta preoccupando.
Scendo dalle scale cercando di far meno rumore possibile, mi fermo sulla soglia della porta del salotto senza farmi vedere.

-"Perché l'hai fatto?! Dove ho sbagliato con te?!" Mia madre sta letteralmente urlando e noto che la sua vena del collo sta pulsando. Mio padre resta in silenzio e fissa il vuoto. Sto tentando di trovare una spiegazione a tutto ciò.
Noto con rabbia una macchia scura sul collo di quel uomo seduto sul divano, ora tutto torna. I miei occhi cominciano ad inumidirsi per la collera che si sta scatenando in me, non riesco a trattenere le lacrime e mi sento rigare le guance. Una mano calda mi sfiora la spalla, per un momento immagino che sia Alex, mi giro di scatto e mi ritrovo mio fratello con un volto tetro e capisco che anche lui ha intuito tutto quello che sta succedendo.
Mi accoglie tra le sue braccia, cosa che ha fatto raramente in diciassette anni.

-"chi è lei eh?!" Urla mia madre con voce quasi tremante
-"anzi, non voglio nemmeno saperlo, per favore sparisci dalla mia vista!!"
Sento sbattere la porta d'ingresso.
Io e Jacopo ci affrettiamo a salire le scale e ognuno si dirige nella propria stanza.

Affondo la testa nel cuscino e fingo di dormire. Sento la porta della mia camera spalancarsi lentamente, è mia madre che sta controllando se sto dormendo. Mi accarezza dolcemente la testa e poi richiude la porta per dirigersi nella sua stanza.

Mi accorgo che il telefono continua a vibrare sotto il cuscino, sblocco il cellulare e mi ritrovo otto messaggi da parte di Alex

Alex: immagino, ma spero che ti sia divertita lo stesso :)

Alex: piccola?
Alex: perché non rispondi più?
Alex: stai bene?
Alex: ajxbrjsjbdwjkddhd
Alex:...
Alex: ....
Alex: mi sto preoccupando

Oddio si sta preoccupando, meglio rispondere.

Io: eccomi, sono viva e vegeta
Alex: tutto a posto?
Io: si.. Cioè non lo so
Alex: spiegati meglio piccola!

Ho bisogno di conforto. So che sono una persona che non espone tanto i suoi problemi e non esprime i sentimenti o quanto altro, ma in un certo senso sento di poter fidarmi di lui.
Decido di raccontargli quello che è appena accaduto.

Alex: stai piangendo?
Io: ora non più, grazie per avermi ascoltato :)
Alex: di nulla, se hai bisogno sono sempre qui :*
Io: di solito non mi confido e sopratutto non lo faccio con le persone che conosco da poco.
Alex: meno male che l'hai fatto perché la rabbia va tirata fuori, perché se rimane dentro ci uccide.

Mi addormento pensando alle sue ultime parole.

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