Capitolo 24

50 2 0
                                    


In treno troviamo due posti liberi e ci sediamo. Comincio a raccontare alla mia amica ciò che mi aveva detto Giada e ora penso che manchi solo Nicolas a darmi delle spiegazioni.













Sabato. Devo darmi una mossa se no perderò il treno. Corro come una dannata con il mio zainetto sulle spalle, non ho idea di come siano messi i miei capelli perché mi sono appena svegliata dal mio sonnellino pomeridiano e ho fatto tutto di fretta.
Quando sono in treno mi riprendo dalla mia corsa facendo dei respiri profondi e mi siedo accanto ad un finestrino. Osservo il paesaggio e immagino il mio omino, frutto della mia fantasia, correre con la velocità del treno superando ostacoli come i pali e cespugli, una cosa che facevo fin da piccola quando viaggiavo in macchina e mi annoiavo.
Arrivata alla mia fermata scendo dal treno e scruto in giro alla ricerca della mia amica.

Giada mi sta aspettando seduta su una panchina vicino l'obliteratrice, le faccio un cenno con la mano e vedo nascere un bellissimo sorriso sul suo volto. Mi viene incontro e la stringo tra le mie braccia.
Cominciamo ad incamminarci verso casa sua parlando del più e del meno.

-"In questi giorni come sono andate le lezioni?" Mi chiede.
-"Tutto bene, nulla di nuovo, spero solo che le verifiche di inglese e matematica siano andate bene. E a te?"
-"Idem, comunque va bene se ci mettiamo a vedere un film?"

Annuisco sorridendole, intanto mi accorgo che siamo quasi arrivate; svoltiamo l'angolo per arrivare alla sua via. Da lontano vedo una figura di un ragazzo appoggiato sul cancello di casa di Giada. Man mano che ci avviciniamo riesco a riconoscerlo. Nicolas.
Spero che si sia preparato per il mio terzo grado o a meno che prenda lui l'iniziativa di parlarmi.

-"Glielo hai detto tu di venire?" chiedo, prima di raggiungere il ragazzo.
-"No." Risponde secca dirigendosi con passo spedito verso di lui superandomi.

-"Hey! Che ci fai qui?!" Si ferma davanti a Nicolas incrociando le braccia al petto e lui rimane fermo continuando a puntare i suoi occhi su di me.
-"Sono solo venuto a parlare con Sophi."
Risponde con tono calmo continuando a fissarmi mentre io rimango a pochi centimetri dietro a Giada.
-"Non voglio che rovini anche questa giornata con la mia amica! Hai già combinato troppi pasticci!" Comincia ad alzare la voce.
-"Lo so. Ed è per questo che voglio rimediare." Risponde con lo stesso tono di prima e con tanta serietà, troppa serietà.

La mia amica si gira verso di me per avere una approvazione. Le faccio un cenno con la testa per dire di sì e noto un piccolo sorriso spuntare sul viso di Nicolas, lo ammetto, mi manca, nonostante non sia il sorriso di cui mi sono innamorata per la prima volta. La sua serietà mi inquieta un pochino e vorrei che tutto questo finisse all'istante.

Ci riuniamo in giardino attorno ad un tavolo.
Nicolas prende posto di fronte a me.

-"Che aspetti a parlare, Nik?" Domanda Giada con un tono spazientito e il ragazzo la fulmina con lo sguardo e sbuffa. -"Non posso iniziare senza una persona."dice spostando il suo sguardo su di me. Rimango perplessa.
Chi manca ancora?
-"Alex." Afferma Nicolas rispondendo alla mia domanda non espressa.

MaybeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora