Capitolo 23

67 2 0
                                    


Il mio sguardo si incontra con quello di Giada. Non so cosa fare, vorrei non essermi girata, non sono ancora pronta per affrontarla.
Si alza e incomincia a venire verso il nostro tavolo.
Ha delle occhiaie profonde che si vedrebbero a chilometri di distanza nonostante la quantità di correttore applicato. Capisco che per lei è stata una giornata dura e sicuramente avrà passato la notte sveglia a piangere.

-"Ciao Sophi."
-"Ciao." Comincio ad agitarmi continuando a strappare piccoli pezzettini di carta dell'involucro della cannuccia. Devo smetterla! Non dovrei aver paura in questo preciso momento, dovrei essere incavolata nera come sta mattina! Forse ho solo il terrore di venire a conoscenza della verità.

-"Possiamo parlare, per favore?" Mi chiede con un tono quasi supplichevole. Sto per un momento in silenzio e abbasso lo sguardo.
Ad un tratto sento il piede di Ramona calciarmi la gamba da sotto il tavolo.
Alzo immediatamente lo sguardo fulminandola, poi rilascio un sospiro profondo e annuisco a Giada e lei mi mostra un piccolo sorriso di gratitudine.
Mi alzo, la seguo e ci fermiamo davanti all'uscita del Mc.

-"Dimmi pure." Prendo l'iniziativa per rompere il silenzio tra di noi.

-"Per prima cosa ti chiedo perdono, so che non basterà e credo che non te ne farai niente delle mie scuse, ma sappi che so perfettamente di aver sbagliato, non voglio che la nostra amicizia finisca qui. Voglio rimediare." Mi dice tutto ad un fiato guardandomi dritta negli occhi.
Percepisco la sua disperazione, vorrei abbracciarla, ma c'è qualcosa in me che me lo impedisce, un po' della rabbia ricomincia a circolare nel mio sangue al ricordo dell'accaduto.

-"Perché mi hai mentito?" Le chiedo semplicemente.
-"È un po' complicata la storia; per rispondere alla tua domanda dovrei partire dal principio..." Dice sistemandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

-"Okay, ti ascolto." Sono pronta a sentire tutto, magari mi tolgo un peso e spero che le cose non peggiorino.

-"Alex e Nicolas li avevo conosciuti ad una festa e da lì siamo diventati buoni amici, un bel trio diciamo."

-"okay..." Gesticolo con la mano per farle segno di andare avanti.

-"Quattro mesi fa Alex era partito per motivi di studio ed è tornato oggi..."

-"Quindi lui non sa nulla?" Le chiedo
-"No."
-"Come è possibile? Non leggeva le chat nel suo profilo Facebook?"
-"Durante le vacanze studio non accedeva al suo profilo... Nemmeno quando era qui non era molto attivo...diciamo che è un ragazzo con una vita sociale" le scappa una risatina nervosa.

Fantastico, quindi non hanno mentito solo a me, ma a ben due persone.

-"Comunque." continua la mia amica -"Nel periodo in cui Alex era via, Nicolas per scherzo, era entrato nel suo profilo e ti aveva trovata sui suggerimenti a cui chiedere l'amicizia, voleva fare la classica presa in giro dei social network del "mi spaccio per un'altra persona" e così ti scrisse."

-"E tu da buona amica non l'avevi fermato e nemmeno mi avevi avvisata, giustamente..." Aggrotto la fronte.

-"Sophi, all'inizio non sapevo nulla! Solo quando mi avevi detto che Alex ti aveva cominciato a scrivere frequentemente avevo cominciato ad avere qualche sospetto perché quello lì lo considera a stento il telefono e Facebook..."

-"E come hai fatto a sapere di Nicolas?!"
-"Perché un giorno avevo in mano il suo telefono! Ed erano cominciati ad arrivare dei messaggi da parte tua! E da lì l'avevo costretto a sputare il rospo! Ti giuro lo volevo strangolare!"

"E perché non l'hai fatto?!" Incrocio le braccia al petto.
Mi guarda perplessa e scoppiamo in una risata fragorosa dopo un lungo tempo di serietà.
-"Ci andiamo insieme cucciola? hahaha"
-"Ovvio hahaha."

-"Wow avete fatto pace?" Ci interrompe Ramona sorridendoci.
-"mmmm diciamo di sì... Però ora deve finire di raccontarmi tutto" le spiego.
-"Ah okay, ero solo passata a controllare e per dirti che Davide si è mangiato pure le tue patatine; ho cercato di fermarlo"
-"Tranquilla, dopo mi vendicherò! Muhahah" le dico imitando una specie di risata malvagia.
Annuisce sorridendo e rientra dentro il Mc.


La mia amica continua con il suo discorso.
-"Volevo dirtelo e mi dispiace per non averlo fatto, ma Nicolas mi aveva implorato di tener la bocca chiusa e che ci avrebbe pensato lui il prima possibile. Perché poi mi aveva detto di essersi innamorato nel modo più sbagliato, ma su questa parte sentimentale devi parlarne con lui."

Annuisco -"Eee che cosa ci faceva Nicolas a casa tua il giorno del mio compleanno?" Le domando

-"Lo stavo convincendo a dire la verità, però volevo evitare quel giorno, non volevo rovinartelo, ma quello si è dovuto presentare proprio ieri pomeriggio senza avvisarmi. Nicolas mi ha messo in difficoltà, gli voglio un mondo di bene, ma qualche volta riesce a combinarne di tutti i colori... Stupido ragazzo!"

-"... Ora che sai come sono andate le cose posso essere perdonata?" Mi chiede facendo il broncio.

-"... Mmm si" la stringo tra le mie braccia.
-"Ti voglio tanto, tanto, tanto bene cucciola." Mi sussurra.

Rientriamo dentro e raggiungiamo gli altri, l'amica di Giada è seduta al mio posto a parlare con Adele.
Noto che tutti hanno già finito di mangiare e sul mio vassoio è rimasto mezzo panino.

-"Possiamo andare?" Chiedo a mio padre.
-"Ma non hai finito di mangiare e Giada non ha toccato cibo."
-"Ooh tranquillo me lo porterò a casa!" Gli dice giada indicando il suo vassoio con ancora la scatola chiusa del panino e le patatine.
-"Allora possiamo andare!" Si alza mio padre sistemandosi le maniche della camicia grigia.

Ci incamminiamo verso le macchine, saluto tutti e prometto a Giada che il prossimo sabato verrò da lei.
Raggiungo mio padre in auto e ci avviamo verso casa.


Ora che sono a conoscenza della verità mi sento un po' più leggera, come se nel mio cervello si fosse tolto un peso, una specie di cassaforte piena di domande che oggi è stata svuotata con un grande successo, ma vorrei anche sapere come stanno le cose tra me e Nicolas. Dopo tutta questa confusione sarò capace di accettarlo? Lui avrà gli stessi sentimenti di prima? *chiudi queste domande nella cassaforte eh!*
Ufff mi sono innamorata nel modo più sbagliato! Non potevo perdere la testa per un ragazzo della scuola o qualcuno che non mi mettesse la mente con un caos assurdo?


Esco di casa per dirigermi in stazione, fa già abbastanza caldo di prima mattina quindi mi alzo le maniche della felpa fino ai gomiti. Raggiungo Ramona seduta su una panchina con un'aria pensierosa.

-"Buon giorno." Mi siedo accanto a lei.
-"Buon giorno Sophi." Mi sorride.
-"So già cosa stai per chiedermi!"
Vedo le sue dita tamburellare sulla sua coscia come per dirmi che mi devo muovere a parlare, ma io rimango in silenzio e resto ad osservarla sorridendo . I momenti di attesa per lei sono una cosa micidiale.

-"Vuoi raccontarmi quello che ti ha detto Giada?"
-"No! Te lo dirò quando saremo in treno" picchietto la mia mano sulla sua spalla e la sento sbuffare.

MaybeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora