Capitolo 21

86 2 0
                                    

18 maggio, è arrivato quel giorno in cui di solito si organizzano grandi feste con gli amici o parenti, ma io sono ancora incollata al letto senza nemmeno aver organizzato qualcosa per festeggiare i mie 18 anni, sfruttando questo giorno come un sabato qualunque.
Scosto la coperta dalle mie gambe sentendo troppo caldo.

"Taanti auguri a teeee, tanti auguri a teeee..." Sento mio padre cantare dal corridoio, per poi entrare in camera mia con un muffin dove ci ha piazzato su un "18" con una candelina rosa shock.
Sorrido e mi porto le mani per coprirmi il volto ora mai diventato rosso. Non aveva mai fatto una cosa del genere e mi ha colto alla sprovvista, ma ne sono davvero felice, un ricordo che porterò per sempre nel mio cuore in cui posso dire che è stato il miglior compleanno di sempre.

Spengo la candelina e lo ringrazio con un abbraccio caloroso e mi sa che sta volta è lui a restare colto di sorpresa.

Sono le sette e mezza e lui deve andare a lavoro, mi promette che stasera si farà perdonare portandomi fuori a mangiare con mio fratello.
Dopo aver divorato il muffin al cioccolato ricevo una chiamata da parte di mia madre per farmi gli auguri.


Esco dal bagno dopo aver fatto una doccia. Mi asciugo i capelli, mi infilo un paio di jeans neri e una maglietta grigia un po' larga.

Qualcuno sta suonando al citofono, corro verso il salotto per rispondere.

-"Chi è?"
-"Postino, deve scende a firmare."
-"Arrivo subito."

Che cosa sarà arrivato? Mio padre avrà ordinato qualcosa da qualche sito.

Esco dal cancello, ma al posto del postino mi ritrovo Davide tutto sorridente con dietro Jacopo e Ramona a tenere uno striscione.

Questa giornata è piena di sorprese!

-"BUON COMPLEANNO!" Esclamano tutte e tre all'unisono.

Li abbraccio e ci dirigiamo verso l'appartamento di mio padre.


-"Che programmi hai per questo pomeriggio?" Mi chiede Ramona sedendosi sul divano.
-"Per ora nulla."

-"Invece sì che hai qualcosa da fare, cara sorellina mia!" Esclama Jacopo.
-"Come scusa?" Domando perplessa.

Mi passa il mio telefono e leggo un messaggio da parte di Giada.

Giada: AUGURI! +18
Fatti trovare a casa mia alle 15.30!! :*

-"okay, ragazzi mi sa che questo pomeriggio lo passerò con Giada!" Dico con entusiasmo.
Questa giornata sta andando decisamente bene.

-"Ti accompagnerò io!" Mi informa mio fratello.
-"Eccellente! A proposito come va con la biondina?" Gli chiedo dandogli alcune gomitate scherzose sul braccio.
Si passa una mano dietro il collo un po' imbarazzato. -"Emmm bene, bene domani se vuoi te la presento..."
-"Sì!" Gli do alcune pacche sulla spalla.
-"Qui le cose sono serie eh?" Gli si avvicina Davide sentendo Ramona ridere. In pratica mio fratello stava sprofondando dall'imbarazzo avendo tutte le attenzioni su di lui.


-"Ciao Jacopo, a dopo!"
-"Ciao, chiamami quando devo venirti a prendere okay?"
-"Zi padrone."

Scendo dalla macchina e mi avvio verso il cancello della villetta di Giada e suono il campanello.
Tre e mezza, perfetto sono puntuale.

Passano una manciata di secondi e nessuna anima viva che mi viene ad aprire, ma dove è andata a finire?
Risuono il campanello, ma ancora nulla.
Prendo il telefono dalla borsa e mi accorgo che c'è un messaggio da parte di Alex in cui mi fa gli auguri, decido di rispondergli più tardi, prima devo mandare un messaggio a Giada.
Aspetto qualche secondo e la vedo spuntare fuori dalla porta d'ingresso correndo verso di me come una squilibrata e scoppio a ridere.

Entriamo in casa.

-"Ma perché ci hai messo così tanto ad aprirmi?" L'abbraccio ancora una volta.
-" Ecco, stavo sistemando una faccenda con una persona... E di là in cucina, scusami cucciola finisco subito di parlarci e poi son tutta tua, okay?"
Annuisco e la guardo dirigersi verso la porta della cucina chiudendosela dietro di se. Intanto io mi sistemo sul divano.
Sento alcune voci bisbigliare, magari è una festa a sorpresa? Avrà organizzato qualcosa insieme agli altri, sorrido al mio pensiero.
Davanti a me sul tavolino noto un piccolo sacchetto con un fiocco verde con attaccato un bigliettino, deduco che quello sarà il regalo da parte della mia cara amica. Poi vedo che c'è anche un porta foglio di pelle tipo quelli da uomo e un cellulare che non è quello di Giada. Apparterranno al tizio che c'è in cucina o a qualche invitato, sempre se lei ha organizzato una festa a sorpresa.
Forse tra poco entreranno con una torta e canteranno "tanti auguri!" e poi grideranno "sorpresa!"
Non so perché, ma da piccola ho sempre desiderato una cosa del genere.

Durante l'attesa mi ricordo del messaggio di Alex quindi decido di chiamarlo, rileggo il suo messaggio.

Alex: Buon compleanno piccola mia! +18 <3 <3 <3 <3

Sarebbe bello se per il giorno del mio compleanno si facesse vivo, ma non per messaggio, ma di persona. Sospiro e lo chiamo.

Ad un tratto sento vibrare il telefono che c'è di fronte a me sul tavolino. Mi sporgo dal divano per prenderlo e avvisare l'amico di Giada per la chiamata, magari è una cosa importante, ma poi i miei occhi ricadono sulla schermata.
Leggo e rileggo il nome su quel display del cellulare. "SOPHI <3".
Non è possibile! Forse è un'altra con il mio stesso nome.
Dentro di me si stanno alzando un miscuglio di sentimenti, sto provando tante cose messe insieme che non riesco a gestire.
Riprovo a chiamare il numero di Alex e il telefono che ho in mano e che sto fissando attentamente ricomincia a vibrare.

Rimango sbalordita, magari è questa la sorpresa che mi voleva fare Giada? Oddio questo sì che il miglior regalo di sempre! Vuol dire che Alex è dietro quella porta! Comincio ad agitarmi.

Ad un tratto sento spalancarsi la porta della cucina, io rimango ferma con in mano il mio telefono e quello di Alex.
Scatto in piedi per andare verso di lui, ma quando comincio a fare il primo passo tutto mi si blocca.
Il mio sguardo ricade su degli occhi a me familiari, ma non sono quelli di Alex.
Rimango pietrificata con lo sguardo perso. Il ragazzo davanti a me sgrana gli occhi alla vista del suo cellulare tra le mie mani.
Lui l'ho già visto da qualche parte, comincio a rielaborare i miei ricordi... Ecco lui è il migliore amico di Alex, quello della foto con lui su whatsapp, quello della festa...

Cerco di trovare una spiegazione logica a tutto questo, forse Alex ha lasciato il telefono qui prima, forse è ancora la in cucina con Giada?
Troppi forse e mai una risposta!

Giada ci raggiunge in salotto e la vedo assumere la stessa espressione del ragazzo. Nella stanza c'è troppo silenzio, forza e coraggio Sophi!

-"Ora voglio delle spiegazioni!" Continuo a spostare lo sguardo tra lui e lei.
Alex o chi diavolo sia fa un passo verso di me un po' titubante.

-"Come avrai capito io non sono Alex, non sono la persona che tu ti saresti aspettata.
Sono il suo migliore amico, Nicolas...
Ecco ora voglio spiegarti come sono andate le cose piccola..." Continua a parlare cercando di mantenere la calma, ho la testa che mi sta per scoppiare, il mio cervello si era fermato solo alla seconda informazione, non riesco a seguirlo, non ce la faccio nonostante io stessa volessi sapere perché tutto questo è successo. Sento i miei occhi inumidirsi per la collera, son stata presa in giro per tutti questi mesi. Quanto sono stata sciocca a credere che una specie di relazione come questa potesse funzionare, non mi dovevo fidare e basta già dal mio primo tentativo di chiedergli di vederci.

-"Giada, tu lo sapevi eh?" Interrompo il ragazzo.
Lei mi guarda con gli occhi pieni di lacrime e mi risponde. -"...scusami Cucciola, volevo dirtelo..."

Chiudo per un attimo gli occhi
-"Okay, basta per le prese in giro! Non me l'aspettavo! E sopratutto da te!" Indico lei, la mia amica d'infanzia.

Non voglio restare più di un secondo nella stessa stanza di questi due traditori. Mollo il telefono sul tavolino, recupero la mia borsa e me ne vado fuori.

Comincio a correre senza sapere dove andare.
Mi fermo in un parco e mi siedo su una panchina, cerco di calmarmi per poi chiamare mio fratello e farmi venire a prendere.

MaybeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora