Capitolo 9

80 3 0
                                    

"And I'm thinking 'bout how people fall in love in mysterious ways
Maybe just the touch of a hand
Oh me I fall in love with you every single day
And I just wanna tell you I am
So honey now
Take me into your loving arms
Kiss me under the light of a thousand stars
Place your head on my beating heart
I'm thinking out loud
Maybe we found love right where we are"

Canticchio la canzone di Ed.
Spero che con una doccia mi scivolino via alcuni miei pensieri e l'ansia per l'attesa di una risposta del ragazzo di cui mi sto innamorando.

Esco dalla doccia, mi asciugo, mi preparo ed inizio la mia solita routine.

Per un'intera settima non ci siamo sentiti. Dopo quello che gli ho chiesto non si è più fatto vivo, ma io entravo su whatsapp e vedevo che comunque i suoi ultimi accessi erano recenti.

Quando torno a casa mi ritrovo mio padre. Mia madre non è ancora rientrata da lavoro. Dopo quella sera non era più tornato a casa, ma eccolo qui, davanti a me. Sento contorcermi lo stomaco, sgrano gli occhi alla vista di una valigia al suo fianco. Okay, non è stato un padre molto presente, ma con quel poco tempo che abbiamo passato insieme come una vera famiglia erano stati i migliori.Cominciano a riaffiorarmi i ricordi di quando lui trovava ancora un po' di tempo per noi, portandoci a fare dei pic-nic o delle passeggiate lungo il lago. Da una parte vorrei prenderlo a schiaffi per ciò che ha fatto verso i confronti di mia madre e quindi può anche spalancare la porta e uscire da questa casa. E dall'altra penso che non può abbandonarci così, è pur sempre mio padre, ma non posso farci niente, non può continuare a fingere di stare bene ed amare mia madre se nella realtà non è così.
Continua a guardarmi con uno sguardo perso, per favore parlami! Di qualcosa! Questo silenzio mi sta traforando il petto.

-"papà?"
-"Sophia"
-"te ne stai andando per sempre?"
Non voglio sentire la risposta, ma devo, devo saperlo in qualche modo.
-"sí Sophia... Mi dispiace"
-"per cosa?" Le mie mani cominciano a tremare.

Rimane un attimo di silenzio.

-"per non essere stato il miglior padre di sto mondo, per non esser stato molto presente, per non averti dato ciò che una figlia ha bisogno, cioè un amore paterno. So di aver pienamente sbagliato, ma sappi che ti voglio bene e voglio bene anche a Jacopo, magari più avanti riusciremo a fare ciò che non siamo riusciti a fare prima. Cercherò di rimediare il mio errore.
Ora penserai che sia un' egoista lasciando tua mamma da sola, ma non vado più bene per lei, ho smesso di amarla già da tempo. Se rimango ancora accanto a lei fingendo i miei sentimenti la ferirei ancora di più. Mi dispiace.

Dopo aver ascoltato queste parole mi sento scoppiare la testa, sto trattenendo le lacrime non voglio mostrarmi una schiappa davanti a lui perché se sono riuscita in tutto questo tempo a superare la sua assenza non ha senso abbattermi per una assenza definitiva. Anche se tutto ciò fa male.

Mi stampa un bacio sulla fronte, prende la sua grossa valigia nera e sorpassa la soglia dell'entrata di casa.

-"aspetta papà!" Lo chiamo per l'ultima volta.
Mi avvicino a lui e noto i suoi occhi azzurri lucidi.
-"dimmi"

E dalla mia bocca escono quelle tre paroline che non gli ho mai detto.

-"Ti voglio bene".

MaybeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora