Capitolo 22

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Mio fratello ad ogni semaforo rosso tenta di introdurre un qualsiasi discorso con me, cercando di farmi tirare fuori qualunque parola per destare i miei segnali di vita, ma i miei pensieri stanno cominciando ad affievolirsi. Mi addormento con la testa appoggiata alla portiera sentendo gli occhi appesantiti per via del pianto.

Rabbia; mi sembra un veleno forte iniettato nel mio corpo e che ora occupa mente e cuore. Un veleno che non mi permette di capire più niente e che mi spinge a voler spazzare via tutto ciò che ho davanti in maniera incontrollata. Una collera provocata da due persone a cui ho dato fiducia e che ora per loro trovo solo una grande delusione. Un'ira anche per me stessa per essermi fidata ciecamente di lui e per non aver dato ascolto a quei piccoli sospetti di Ramona.

Dopo aver fissato a lungo il soffitto di camera mia e aver fatto i miei monologhi mentali, decido di alzarmi dal letto.
Sembro uno zombie uscito dal video musicale di Michael Jackson, faccio una smorfia davanti al mio riflesso e comincio a lavarmi il viso.
Per reprimere un po' dei miei pensieri e per distrarmi, tiro fuori il quaderno di inglese per ultimare alcuni esercizi.

Sento chiudersi la porta di ingresso, esco fuori da camera mia per andare a vedere chi è.

-"Oddio Sophi! Perché non rispondi ai miei messaggi? Jacopo mi ha detto che è successo qualcosa ieri a casa di Giada e quindi eccomi qui, mi ha fatta entrare lui." Mi dice Ramona con voce preoccupata.
Si avvicina per accogliermi tra le sue braccia, ricambio stringendola a me per assorbire questo abbraccio da parte di una persona sincera.

-"Ma mio fratello?"
-"È uscito quando sono arrivata."
-"okay."

Ci sistemiamo sul divano e con un po' di disagio comincio a raccontarle tutto ciò che era successo ieri. Quel giorno era iniziato alla grande con tanto di piccole sorprese per il mio compleanno per poi finire con la ciliegina sulla torta...Alex, anzi no, Nicolas.

-"Spero tu abbia finito di raccontare quello che è accaduto perché questo povero cuscino lo stai stritolando tutto." Me lo toglie di mano e io sbuffo rumorosamente.

-"Ascoltami Sophi, so che ora sei arrabbiata e non vuoi più avere a che fare con nessuno dei due, ma non trovi che sia giusto ascoltarli entrambi? Per capire meglio la situazione..."
-"Cosa c'è ancora da capire, Ramona? La cosa è stata evidente." la interrompo rispondendole con un tono acido.
-"Su questo hai pienamente ragione, ma..."
-"Ma cosa!? Li odio questi "ma"." La interrompo nuovamente ed incrocio le braccia al petto.
-"Babbana smettila di interrompermi! Lasciami parlare, non affrettare subito le conclusioni se non sai come si sono svolte le cose precedentemente!"
Mi sento spiazzata dalle sue parole e sono le stesse parole di Nicolas.
Rimango in silenzio e lei ricomincia con il suo discorso.

-"Secondo me dovresti farti spiegare perché tutto ciò è successo, ma solo quando te la sentirai, lascia trascorrere un po' di tempo. Poi credo che Ale..Emm Nicolas sarà disponibile a giustificarsi, visto che l'altra volta lo stava facendo, ma poi tu te la sei data a gambe.
Metti caso che i suoi sentimenti per te sono realmente esistiti ed esistono tutt'ora e la scusa del "mi spiace sono occupato" era solo perché, ovviamente, non poteva presentarsi un Alex... Non Alex. So che per lui trovi ancora qualcosa nonostante tu ti senta presa per i fondelli, ma prova a riparlarci perché alla fine tu ti sei innamorata anche del suo carattere e non solo dell'aspetto.
Per quanto riguarda Giada...mmm te l'avevo detto che non mi convinceva! Però anche per lei, stessa cosa, prova a riparlarci. È stato scorretto da parte sua non farti presente ciò che stava realmente accadendo, ma l'avrà fatto per qualche motivo. Secondo me starà soffrendo quanto te. Ti conosce da quando eravate piccole e non credo che voglia mandare all'aria definitivamente la vostra amicizia. Credo che non voglia tralasciare la questione in sospeso senza averti chiesto perdono.
Affrontali Sophi."

-"Sta volta faccio quello che mi hai detto, almeno sono sicura di non fare cavolate..."

-"Il mio è un consiglio, puoi anche non prenderlo in considerazione."

-"Tranquilla Ramona, quando un po' della mia rabbia mi passerà li affronterò e grazie." Le sorrido.

Verso le sette di sera a casa si presentano: Davide, Jacopo e la ragazza di mio fratello.

-"Sophi volevamo tirarti su di morale e rimediare per la cena di ieri, visto che poi eri crollata nel sonno." Mi dice mio fratello appoggiando una mano sulla mia spalla.
-"Umm grazie ragazzi." Li abbraccio, poi mi avvicino alla ragazza bionda per presentarmi.
-"Piacere, Sophi." E le tendo la mano.
-"Adele, piacere mio!" Mi sorride entusiasta stringendo la mia mano.
-"Ah, buon compleanno... In ritardo" Aggiunge, passandomi una scatolina blu.
La ringrazio con un abbraccio affettuoso.
Si presenta anche Ramona e noto che si mette a gesticolare verso mio fratello facendogli dei pollici in su senza farsi vedere da Adele, per dare approvazione.

-"Dove volete andare a mangiare?" Chiede Davide.
-"Mmm credo che spetti a Sophi a decidere." Ramona si avvicina a me e vedo gli altri annuire.

-"Andiamo al Mc!" Annuncio avviandomi verso camera mia per prepararmi.

-"Ha detto papà che ci raggiungerà lí, è appena uscito da lavoro!" Mi comunica mio fratello dalla sala.

Tiro fuori dall'armadio un paio di jeans e una canotta bianca, mi sbarazzo della mia tuta grigia e mi vesto. Vado in bagno per truccarmi un po', comincio ad aprire il mascara, ma poi sento la porta spalancarsi e vedo Ramona con in mano un beauty case, seguita da Adele.

-"Molla giù quel mascara! Ci pensa Adele a truccarti!" Mi sorride.
-"Ma dobbiamo andare a magiare al Mc! Potrei andarci anche in pigiama e nessuno direbbe nulla!" Comincio a protestare.
-"Non importa!"esclama.
Sbuffo e cerco di ribellarmi, ma alla fine mi ritrovo seduta sul bordo della vasca con Adele pronta a truccarmi.

-"Possiamo andare ragazzi!" Dico entrando in salotto.
Davide e Jacopo si alzano dal divano e usciamo tutti di casa.

Arrivati al Mc avvisto mio padre in piedi a fare la fila per ordinare. C'è una marea di gente e la coda alla cassa è chilometrica. Sospiro e ci avviamo verso mio padre.

Lo salutiamo.
-"Hey ciao ragazzi! Ditemi quello che volete che ci penso io e intanto cercate posto visto che oggi è pieno."
-"Bhe noi ragazzi stiamo qui per aiutarla con i vassoi e le ragazze possono andare a cercare i posti." propone Davide.
Annuiamo, diciamo le ordinazioni e ci guardiamo intorno per trovare un buco per noi, ma nulla.
Optiamo per andare di sopra e finalmente due tavoli vicini si liberano, quindi li occupiamo.

-"Non ci posso credere!" Sghignazza Davide indicando la scatola dell' "happy meal".
-"Qualche problema?" Gli chiedo alzando un sopracciglio.
-"18 anni eh... Quello lo prende mio fratello che ne ha 5..." Si spiega, continuando a ridere.
Gli lancio una patatina beccandolo sulla fronte.
-"Hey! Voi due, smettetela." Ci rimprovera Ramona.
Cominciamo a mangiare tutti insieme e ci mettiamo a parlare del più e del meno, Ramona cerca di non toccare l'argomento "Alex/Nicolas e Giada."
Ad un tratto vedo Ramona sgranare gli occhi e penso che si sia ingozzata con il panino, quindi le passo velocemente la sua Coca-Cola, ma poi scuote la testa e io rimango perplessa.

-"Giada... Dietro di te." Mi sussurra la mia amica.
Mi giro di scatto e la vedo appoggiare il suo vassoio sul tavolo seguita da una ragazza.

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