CAPITOLO 23

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"bene,li c'è la porta"

Eravamo seduti sull'asfalto del marciapiede in silenzio a guardare il nulla erano circa l'una di notte ,la strada era isolata e faceva molto ma molto freddo <ho un brutto presentimento> spezzai il silenzio <in che senso?> non mi guardò ,teneva lo sguardo fisso sulla strada deserta <non saprei come spiegarlo,tutto sta andando fin troppo bene,non ti sembra strano?> mi invitò ad avvicinarmi a lui <andrà tutto bene,te lo prometto...> mi abbracciò, non servivano altre parole o promesse,il destino non lo avremmo mai potuto decifrare,solo avremmo dovuto goderci tutto il tempo che ci rimaneva,giorni,settimane,mesi magari anni e anni,nessuno lo sa.
<rientriamo?>
<ottima idea,sai cosa?>
<mh?>
<credo tu sia l'unica cosa bella che mi sia mai capitata> mi sorrise semplicemente guardandomi,i suoi occhi avevano sempre lo stesso luccichio,brillavano di luce propria <anche tu joshua berret...>.

23 dicembre

<joshua!> urlò mia madre <cosa?!> mi svegliai urlando ,mi guardai intorno e non vidi Jake <volevo solo vedere come stava mio figlio>
<urlando di prima mattina?!>
<non è mattina joshua,sono le undici> la porta si aprì e Jake entrò con un vassoio tra le mani con su delle brioche e dei caffè <signora berret,avrei svegliato suo figlio appena rientrato ma come vedo mi ha preceduto> sorrise ed io tornai con la testa immersa nel cuscino <Jake puoi darmi del tu> disse  mia madre <occupatene tu> continuò lei,probabilmente indicandomi <con piacere> mia madre uscì richiudendo la porta dietro di se  ,<su alzati> chiese con un tono dolce Jake,subito dopo si distese sulla mia figura iniziando a farmi il solletico <hey,hey fermo!>
<allora alzati!>
<ah! okay okay,Dio riposero mai tranquillo>
<cosa?! stai praticamente facendo nulla in questi giorni quindi spiegami come fai ad essere sempre stanco!>
<sto per rispondere con una battuta maliziosa >
<interessante...>.

La giornata proseguì come al solito o almeno sino all'arrivo di una "persona" ,da li la situzione ci sfuggì di mano o meglio mi sfuggì di mano.
la persona che non volevo qui era proprio lì con le sue gambe perfettamente in forma come il resto del corpo ,accavallate prorpio dinanzi a me,continuava a parlare e ridere  ma sopratutto improvvisava battute a cui tutti ridevano tranne io,Dio se mi stava sul cazzo.
<bene Megan,com'è Londra?> chiese il padre di jake <oh Lewis è davvero uno spettacolo,un giorno io e jake ci andremo..insieme> lo guardò e gli baciò la guancia ,presi a tortutarmi labbra e unghie,dovevo stare calmo insomma non c'è e da preoccuparsi,jake non la ama o prova alcun tipo di attrazzione o sentimento verso di lei,è impossibile giusto? <avete progetti per il futuro?> continuò Lewis ,nella stanza era l'unico insieme a Megan a non sapere la verità ed era parecchio imbarazzante <ehm,chissà..> sorrise come se ci fosse altro <e con "chissà "cosa intendi?> chiesi  frettolosamente ottenendo subito l'attenzione di jake <magari si o magari no >
<è una risposta approssimativa >
<perché ti interessa cosi tanto,joshua?> chiese
<è mio..amico e mi interesso >
<si ,ma puoi fidarti di me,lo tratto anche troppo bene> lewis rise,giuro che gli stacco la faccia se ride ancora!
<tante hanno detto così > continuai incitandola a rispondermi male e mostrarsi per quel che è ,andiamo stronza;
<Joshua,io non credo che esista qualcuno al mondo che lo ami quanto me> affermazione azzardata
<e chi te lo dice? hai molta sicurezza di te>
<si vede da come la guarda> si intromise lewis rivolgendomi un'occhiata dispregiativa <oh ma certo> risposi buttando giù tutto il contenuto del bicchiere che tenevo saldamente tra le mani <si è fatto tardi,io vado in camera> mi alzai diedi la buonanotte a mia madre e andai via senza voltarmi,dovevo sbollire la rabbia accumulata,entrai in camera e mi distesi sul letto cercando di liberare la mente per qualche minuto anche solo un attimo,sarebbe stato un sollievo,ma di nuovo fui distratto dalla vibrazione del cellulare;

j:purtroppo  devo stare in camera con lei...

bene,notte.

j:non provare a fare l'incazzato con me.

non risposi,dovevo solo star un po' solo,dovevo riposare e cercare di liberare la mente dai pensieri negativi,"tutto andra bene" continuavo a ripetermi e chissà magari sarà così ,magari un giorno camminerò in pubblico mano nella mano con jake,senza problemi,senza persone che vogliano separarci o dubbi,già...i dubbi ,ti lacerano lentamente il cervello mentre provi a fare la cosa giusta,ti distruggono internamente,ma in fondo per quanto io potessi sperarci io e Jake eravamo fatti di "dubbi"  ,voci nella testa e tanta rabbia repressa che si rivela essere il nostro peggior nemico nelle situazioni piu sgradevoli,e questo non potevo cambiarlo,eravamo noi i peggior nemici di noi stessi.

j:comunque auguri testa di cazzo...
                                                00:02

24 dicembre

mi svegliai da solo,era mattina presto e faceva molto freddo tipico di dicembre,guardai l'orario e vidi che era molto presto circa le sei del mattino,entrai nel bagno e mi rilassai facendo una doccia calda.
Appena uscito vidi la finestra semi aperta e andai per richiuderla ma poi notai una sagoma appoggiata sulla ringhiera <ti sei svegliato> parlò ,aveva una sigaretta tra le labbra ed era di spalle <fa freddo,e vorrei chiudere la finestra> rientrai aspettanto che lo facesse anche lui <devi smetterla> entrò ,lo guardai <di far cosa?> richiusi la finestra <lo stronzo>
<non iniziamo a quest'ora Jake,non sono in vena>
<credi che mi piaccia fingere?>
<no ma non sembra dispiacerti!>
<perché devo sempre essere io l'antagonista della situazione?!>
<non ho detto questo>
<lo hai detto in mille lingue diverse>
<ti sbagli ancora una volta!>
<stavolta cosa ti ha dato fastidio?!> alzò la voce
<che tu te ne sia stato zitto>
<e cosa avrei dovuto dire,spiegamelo!hai sempre dei fottuti problemi e indovina non ho ne tempo ne voglia di occuparmene!quindi per l'amor di dio smettila di far sempre la vittima!>
<bene,li c'è la porta> dissi indicandogliela
<sei arrivato a questo ,davvero?> lo guardai e vidi la delusione nei suoi occhi,scoppiai a piangere senza controllo ma non mi mossi dal mio posto ero praticamente paralizzato,cosi lo fece lui,mi abbracciò <scegliero sempre te...non c'è bisogno che te lo ripeta sempre vero?> annuì stringendolo ancor più forte a me.

<buon compleanno amore!> urlò mia madre,tutti i membri presenti nella stanza mi abbracciarono anche la nonna di Jake con la solita tirata di guancia,poi arrivo il turno di jake,si avvicinò con passo lento e poggiò il bicchiere di champagne su un vassoio,indossava un completo nero e quel poco di barba che aveva lo rendeva ancor piu attraente ai miei occhi,si sistemò le maniche e poi mi abbracciò in modo formale d'avanti ai presenti,sussurrando in modo da non farsi sentire ,disse <tanti auguri piccolo..stasera festeggeremo a modo nostro> quando  si allontanò ero ancora imbambolato,come cazzo faceva ad essere cosi dannatamente sexy?!

//spazio autrice
Come promesso,se riesco ora iniziò a scrivere il ventiquattresimo capitolo,voi ci credete?io sono rimasta alla prima volta nello spogliatoio *si asciuga una lacrima in modo melodrammatico *  i nostri piccolini *piange in silenzio*.

Allora addomanda che non faccio da tanto,cosa ne pensate? Vi sta piacendo ?
Personaggio preferito?

Ti sembro gay?!//COMPLETA//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora