CAPITOLO 46

546 30 11
                                    

"crack"

I giorni passarano e presto diventarono settimane,io ero sempre e comunque rinchiuso nella mia stanza,non avevo il coraggio di sporgermi  oltre la soglia della porta di camera mia.Non volevo affrontare la realtà ,presto sarebbe rientrato in città ,non volevo rincontrarlo.

Era quasi mezzanotte passata ,stavo per addormentarmi ma ad un tratto il celulare iniziò a squillare,erano dei messaggi da un numero sconosciuto.

come te la passi a new york?
non avevo mai visto quel numero in vita mia,non avevo la minima idea di chi fosse...o quasi.

e tu saresti?
chiesi,in attesa di risposta mi mossi velocemente scattando in piedi appena la porta si aprì.
<jake?> mi richiamò  mia madre.
<si?> continuai a fissare lo schermo per alcuni minuti.
<io e tu padre andiamo a cena fuori,e Megan non è qui al momento ,volevo solo avvisarti.> disse con un sorriso dolce.
<bene,a dopo.> la salutai e lei richiuse la porta un po' insicura data la mia espressione.
Il telefono emise di nuovo un suoono.

marcus,il solo e unico marcus.

cosa cazzo vuoi ora?

mostrarti una cosa...

Attesi nuovamente,ero confuso,come aveva il mio numero?
"finalmente" o per  così dire,il momento di attesa finì,guardai nuovamente lo schermo del telefono...che cazzo erano quelle?
Joshua non lo avrebbe mai fatto...non era possibile.
Ricaddi sul letto che emise un lieve rumore con gli occhi fissi sullo schermo,mentre le foto continuavano ad essere caricate.
Ad un tratto la testa iniziò a girarmi,le mani tremavano e la mia vista era offuscata dalle lacrime.
come aveva potuto?
baciare marcus,era tutto finito?jake va via e lui si da al divertimento con il suo ex ragazzo? davvero contavo cosi poco per lui?io? che ho sacrificato di tutto per quella testa di cazzo?!
le lacrime scendevano e la rabbia e la tristezza si contrapponevano,si contrastavano,lottavano per avere il soppravvento l'una sull'altra.
il cuore batteva velocemente.
sentivo il petto stringersi e contorcersi.
l'unica cosa che riuscivo  a chiedermi era..."perche a me?".
presi nuovamente il cellulare e aprì la chat di joshua ,l'unica cosa che invece riuscì a scrivergli era composta da sole  cinque parole.

vorrei non averti mai incontrato.
                                      inviato.(00:54)

Respirai profondamente per poi uscire finalmente da camera mia ed arrivare in quella di mio fratello Harry .

Bussai lentamente sperando non stesse dormendo.
<entra.> sentì dire,entrai.
si mise a sedere con un cuscino dietro la testa,sembrò notare subito gli occhi rossi e gonfi e le mani strette in pugni lungo i fianchi.
<c'è posto vicino a te?> chiesi quasi in un sussrurro inudibile <certo,vieni pure.> si spostò in un solo lato permettendomi di entrare nel suo letto matrimoniale accanto a lui. <cos'e successo?> sospirai poggiando la testa sul cuscino e rimboccandomi le coperte. <ricordi quando ti raccontai di quella volta che tenni stretto a me joshua per non farlo scivolare via dallo scivolo,perché aveva paura che affogasse?> mi guardò un attimo poi rispose <si,e allora?> alzai la testa verso di lui <bhe diciamo che...lui mi ha lasciato andare e stavolta...sono io che rischio di soffocare.> sembrò percepire il miob mal umore e non chiese altro,glielo avrei spiegato forse,magari più avanti,ma non ruscivo a parlare di lui,era già abbastanza difficile riuscire a non pensarlo,non sarei riuscito a pronunciare nuovamente quel nome,ora mi sembrava impossibile.
<hey...ehm-ti va di guardare il nostro programma preferito?> chiese per farmi riprendere un po', probabilmente.
<mi va bene tutto.> risposi facendo trasparire il mio stato d'animo.

RYAN POV'S

Tornai vicino il bancone degli alcolici non trovando joshua,dove cazzo si era  cacciato ora?
sperai sino all'ultimo che non fosse andato con Marcus da qualche parte,chiesi a un po' di gente se l'avessero visto,solo uno mi rispose senza balbettare per il troppo alcol che gli aveva dato alla testa.
<hai per caso visto un ragazzo con una camicia bianca?occhi azzurri?jeans neri?...era insieme ad un ragazzo con una maglia verde con una fascia arancione al polso...li hai visti?>
<oh- credo di averli visti entrare nella stanza accanto al bagno sulla destra,il ragazzo con la camicia bianca era abbastanza brillo.> puntualizzò
<di sopra?> chiesi.

Camminai velocemente,mi feci spazio tra la gente,c'era una puzza di alcol nauseante non ne toccavo un goccio da mesi ormai a causa degli allenamenti di lacrosse e nuoto,erano entrambi sport  stancanti ma non volevo deludere mia nonna,ci teneva molto.

Trovai la camera e la splancai,li trovai Marcus coricato sul letto con joshua appoggiato sul suo petto.
<ti ho detto-> mi avvicinai minaccioso,lui subito scostò joshua alzando le mani verso l'alto e roteando  gli occhi verso il cielo <non l'ho neanche sfiorato,non preoccuparti.>
<lo spero per te...spero tu ti sia tenuto il cazzo nei tuoi pantaloni.> dissi avvicinandomi a joshua intento a svegliarlo <dov'è jakeiii?!> chiese brillo <ci aspetta...in macchina.> dissi io forzandolo ad alzarsi <e perché non è qui?> continuò lui <non poteva salire,ora vieni con me,ti porto da lui.>risposi aassecondandolo al meglio che potevo.
Marcus guardava male entrambi.
<io proprio non lo capisco...> parlò Marcus ,lo guardai mentre aiutavo joshua a rimettersi in pedi,avvolsi il suo braccio attorno alle mie spalle e lo trascinai verso la porta <come fa a chiedere di lui se è andato via abbandonandolo?>
<lui...è diverso da te,jake ci tiene davvero a quanto pare.>
<lui cos'ha piu di me?>
<non pensa solo a  stesso,lo ama davvero,non lo vuole solo per il sesso,non lo sfiora nemmeno con un dito...devo continuare?>
<dovresti essere dalla mia parte cazzo!>
<e tu dovresti essere più maturo...> gli grai le spalle e andai via richiudendomi la porta alle spalle mentre joshua continuava a giocare con le sue dita.
lo schermo del suo telefono si illumino,non guardai,non m riguardava,poteva essere chiunque.

lo "caricai" in macchina.nel sedile passeggero.
<mi manca...> parlò lui al'improvviso mentre mi allacciavo la cintura attorno al busto.
<chi?>
<jake.>
<domani tornerai a new york,parlaci...>.

<metti la musica!> urlo d'improviso
<è tardi,domani abbiamo il volo ,prova a dormire.>
<non ci riesco andiamo metti la musica!> sbuffai ma prima di accendere la radio e mettere la musica come richiesto parlai <tu hai fame?>
<si,in realtà si.> rispose
<ti va di andare in quel posto dove fanno dei panini meravigliosi e squisiti?>
<per me va bene...> ad un tratto si rattristi.
<cosa c'è ?> sorrise,come se avesse ricordato qualcosa legato al passato.
<Jake se vedrebbe un panino del genere...mi ammazerebbe,sai,quando gli offrivo qualcosa che per lui era "cibo grasso" si metteva a fare un monologo per quanto sia rischioso mangiare quella "merda",ma alla fine mangiava anche il bis...bastava che facessi gli occhioni dolci> sospirai e gli sorrisi senza sapere cosa dire.
<comunque ti è arrivato un messaggio prima,controlla,magari è la nonna,il mio telefono è morto.>
<oh okay.>
recuperò il telefono e lesse il messaggio.
rimase pietrificato e le sue labbra presero a tremare,mi sporsi verso il suo telefono.
era jake.
"vorrei non averti mai incontrato" questo e ciò che diceva il messagio.

sentì il suo cuore fare "crack",come un qualcosa che si frantumava in mille pezzi.

Ti sembro gay?!//COMPLETA//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora