CAPITOLO 41

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"prospetto delle belle giornate"

Arrivammo di fretta all'aereoporto,visto che ci eravamo addormentati proprio un'ora prima della partenza.
Entrammo di corsa e facemmo velocemente i controlli.
Aspettamo per un po' in una grande sala,dove dei bambini non facevano altro che gridare e giocare tra di loro,Jake in questi giorni sembrava infastidito da tutto,persino da degli  innocui bambini.
<perché in questi giorni sei un po' piu facilmente irritabile,del solito?> chiesi tutto d'un fiato,mi avvicinai di più a lui, che mi ignorò  continuando a leggere il libro che si porta sempre dietro <Jake ?! Mi  rispondi dannazione?!> si avvicinò al mio orecchio e sussurrò   <in questo momento preferisco il te di quando scopiamo,non parli cosi tanto,dannazzione i tuoi gemti sono piu sopportabili!>
<stai dicendo che parlando ti infastidisco?!>
<adoro quando capisci in fretta.> tornò alla sua lettura ed io mi risistemai sulla sedia <testa di cazzo.> sussurrai.
Restammo  lì per un'ora intera ed io mi stavo annoiando a morte,una bambina nel bel mezzo di un pianto isterico, mi si avvicinò e sua mamma sorrise nella mia direzione,era una ragazzina,non le avrei dato più di diciasette anni,richiamò la bambina un paio di volte col timore che potesse infastidirmi,mi sporsi e le accarezzai una guancia rosea ancora bagnata dalle lacrime <cos'è successo piccolina?> chiesi cercando  di calmarla
<teddy...>
<l'hai perso?> fece di si col capo <signore puoi aiutarmi?>
<certo,dove lo hai visto l'ultima volta?>
<accanto a mamma.>
<andiamo a controllare.> dissi alzandomi,allungò  una mano ed io la presi riaccompagnandola dalla madre.
<mi scusi se le ha dato fastidio,è davvero iperattiva.>
<non si preoccupi,è una bambina, ha solo perso il suo pupazzo a quanto ho capito.>
<si,quel dannato pupazzo! lo sto cercando da ore,non lo trovo da nessuna parte!> si poteva notare che era davvero esausta <l'avevamo con noi nel bagno,e poi non so dove lo abbia appoggiato.>
<facciamo così ,vado a controllare e se lo trovo glielo riporto,può descrivermelo?>
<è un dinosauro blu con un ciondolo con su incisa una lettera "D"...> iniziò a singhiozzare silenziosamente e si risedette,la bambina le accarezzava la gamba,mi sedetti accanto a lei un po' esitante le scostai una ciocca di capelli che si stava bagnando a causa delle lacrime dalla faccia ,io proprio non riuscivo a vedere la gente soffrire senza far  nulla.
<e che..tutto va una merda da quando lui se ne "andato",è cosi frustrante tutto ciò .>
<mi dispiace...posso solo immaginare il  dolore.> si asciugò frettolosamente le lacrime <sono redicola,scusami> mi sorrise,la bambina mi strattonò  la maglia <teddy!>
<oh giusto,vado a cercarlo e appena lo trovo te lo riporto.>
<come ti chiami?> chiese la bambina
<joshua,e tu?>
<luna!>
<che bel nome!>  mi fece  abbassare al suo livello e indicò col dito Jake <lui mi fa paura...>
<e perché ?>
<sembra un cattivone!>
<lo sembra ma in realtà non lo è ...anzi è davvero gentile! andiamogli a chidere se puo aiutarci a trovare teddy.>
<hai mai visto un film sui polizziotti?> chiese mentre ci avvicinavamo
<perché ?> chiesi stranito <in caso il cattivone non voglia collaborare tu farai il poliziotto buono ed io quello più cattivo!>
<okay!> trattenni le risate .
arrivammo accanto a Jake ,lui mi squadrò  da capo a piedi,la bambina si nascose dietro la mia gamba <ci aiuti?>
<a far cosa?> si sforzò  di sorridere
<teddy...> disse la bmbina
<chi è teddy?> chiese Jake alla bambina <aiutiamola a trovare il suo pupazzo,non puo andarsene senza.>
<uff...e va bene.>

Trovammo il pupazzo dopo un po' di tempo passato   a cercare nel bagno,la bambina corse da sua madre contenta col pupazzo tra le mani,io e Jake restammo un'altro po nel bagno.
< io odio i  bambini.> affermò
<cosa?! perché ?!>
<si lamentano troppo,mi danno sui nervi.>
<quindi odi le persone che ti danno sui nervi?>
<si.> rispose secco
<io ti do sui nervi?>
<ogni giorno da quando ti ho conosciuto.>
<allora perchè stai con me?>
<perchè non ho nulla di meglio da fare.>.
uscì dal bagno  ed io lo seguii,si risedette accanto a mia madre ed io accnto a lui.
<vaffanculo Jake ,e da stamattina che mi rompi il cazzo facendo l'antipatico isterico! e ora non parlarmi più !> fece finta di non ascoltarmi,e stette zitto fin quando non salimmo sull'aereo.

***

Appena scesi dall'aereo ,un vento gelido mi fece sussultare,tirai un respiro profondo,e mi stiracchiai,le ore sull'aereo sembrvano interminabili!
ma la parte tragica doveva ancora arrivare.
Una  macchina ingaggiata da mia nonna ci passò a prendere all'aereoporto,Jake era ancora scontroso,e non capì il perché ,forse non voleva che capissi,il punto era perché ? non avevo detto o fatto nulla di male in quei giorni.
per tutto il tragitto dall'aereoporto a casa di mia nonna,ripercorsi i ricordi di quei giorni,anche prima di quell'insensato litgio,dovevo capire il perché ce l'avesse con me;
Non avev usato parole offensive.
Non l'ho tradito,neanche col pensiero.
Non ho mangiato dal suo piatto.
Non gli ho rubato la camicia nera (la sua preferita d'altronde)
e non gli ho toccato i capelli senza il suo consenso...
allora che cazzo avevo fatto?
avrò detto qualcosa di sbagliato nel sonno? probabile,parlo nel sonno e dico stronzate da quando sono piccolo.
o forse... Era strano da quando era  andato a prendere la sua roba da casa sua...e se gli avessero fatto il lavaggio del cervello in quei pochi minuti?

nel frattempo arrivammo a casa della nonna,quando scesi dall'auto brutti ricordi mi assalirono,odiavo quella casa,anche se in totale ci avevo trascorso si e no due anni.
odiavo Ryan e la sua ostilità nei miei confronti.
inizialmente l'idea di avere un fratello mi rendeva entusiasto,bhe...quando lo conobbi mi rimangiai immedietamente le mie stesse parole.
passai qui varie vacanze  estive  e circa due anni insieme a mio padre.
ricordo che per stare un po' da solo mi nascondevo nella casetta del giardiniere,chissà se lavora ancora per quella arpia.

Eravamo sul portico,pronti a bussare
<fallo tu.> chiesi a Jake ,ero terrorizzato a morte,mentre tenevo la bottiglia di vino che mia nonna preferiva tra le mani,ma proprio mentre l'indice di Jake si avvcinava al bottone del campanello,gli tirai un leggero schiaffo sulla mano,ritrasse la mano e mi guardò stranito
<mi hai detto tu di bussare!> mi ricordò
<si,ma cazzo me la sto facendo nei pantaloni!>
<pff,esagerato.>
<vai...sono pronto,bussa.>
<sicuro che non mi  becco un'altro schiaffo jj?>
<si,sicurissimo.>
mi nascosi dietro Jake che mi guardò nuovamente con quell'espressione stranita  in volto.
<shh cosi non mi vedono!>
ma proprio mentre la porta si stava aprendo il bastardo si spostò facendomi ritrovare sul ciglio della porta,mi stampai un finto sorriso in faccia e sospirai profondamente.
Ma quello che mi trovai d'avanti fu inaspettatamente strano e orribile...che cazzo ci faceva lui lì?
non mi resi conto che smisi di sorridere all'istante,fu lui che sorrise,e come se tutto in torno a me non avesse piu senso,mi sentivo stordito e strano,lasciai frantummare a terra la bottiglia di vino  senza neanche accorgermene.
subito Jake si avvicinò a me e notò una scheggia di vetro che mi perforava il palmo della mano...non prestai attenzioni a quei riguardi da parte sua ,il mio sguardo restò inchiodato a lui...

JAKE POV'S

Vidi  la bottiglia di vino frantumamrsi  al suolo ed un'espressione sconvolta sul viso di Joshua ,mi girai verso la persona di fronte a jj e vidi che sorrideva beffardo,con un ghigno stampato in volto.
si conoscevano?
che cazzo mi nascondeva joshua?
e quello stronzo perche stracazzo non la smetteva di guardarlo?

Uscì una signora sulla cinqunatina vestita in modo elegante e condusse Joshua all'interno della casa.
<oh,sei sempre stato un ragazzo sbadato johann..> storpiò il suo nome
<è Joshua ..> corresi mentre li seguivo
<e tu saresti?>
<oh,lui e-e un mio amico...pensavo non ti sarebbe dispiaciuto nonna-> rispose Joshua scuotendo la testa per riprendersi.
<tu sei per caso il figlio di lewis e sussanne?> chiese la donna,mentre metteva la mano insanguinata di Joshua sotto l'acqua che scorreva dal lavandino della cucina, senza aprestare attenzione a ciò che provasse Joshua, sembrava che in quella stanza io fossi l'unico a percepire il dolore e la paura di Joshua,ero lì a controllare ogni sua mossa.
<si,sono io..>
<Jake ,giusto?>
<si signora> risposi cercando lo sguardo di joshua ,che però era troppo impegnato ad imprecare sottovoce.
il ragazzo di prima non smise di guardarmi,e intanto ci raggiunse anche un'altra persona,aveva un ciuffo nero che gli copriva gran parte della fronte,una maglia attillata e un semplice jeans,squadrò in malo modo joshua che veniva fasciato da sua nonna.
<oh ryan,tesoro,lui è jake un'amico di joshua.> mi si avvicinò e allungò la mano attendendo che gliela stringessi,lo feci e rivolsi un'occhiata a joshua che intanto era diventato rosso in volto.

prospetto delle belle giornate.

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