CAPITOLO 47

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"rabbia"

Ero rientrato a new york da un paio di settimane ormai,senza mai aver incontrato Jake ,le uniche volte,lo avevo visto in  alcuni negozi,ma quando mi vedeva si voltava dall'altro lato.
Marie fu la prima ad introdursi a srpresa in casa mia e salutarmi.
inutile dire che ci provò con Ryan ,lo fece spudoratamente.
<quindi tu non vai più a scuola?> si finse interessata Marie .
eravamo nel parcheggio della scuola.
<si,lo ha ripetuto cento volte,Marie se vuoi rimorchoiarti mio fratello almeno fai dellle domande giuste! da rimorchio!>
mi guardarono entrambi,scesi dall'auto e cercai di tirar fuori anche lei  che era intenta ad ammaliare di complimenti Ryan ,che a sua volta  la respingeva,<sono fidanzato.> ammise sbuffando <joshua?!perché non me le dici queste cose?>
<e tu perché ci provi con mio fraello?>
<perche è carino.>
<joshua io vado,passo a prenderti io.ma ti prego non portarti la rossa dietro> si congendò  Ryan.
<oh andiamo!> intervenne Marie
<a dopo!> salutai.

Eravamo sulla soglia della porta dell'entrata.
Ero terrorizato,avevo paura di rivederlo.
<lui?come sta?>
<sembra...okay. nel senso sembra il "vecchio" jake.>
<vecchio?>
<si,insomma quello prima di te,cioe di voi.>
<non se la passa male insomma.> provai a convincere me stesso.varcai la soglia dell'entrata e nessuno per fortuna mi prestò attenzione,chiaramente l'unico che lo fece era il prof decker.
<sono felice che tu sia ritornato! hai molti allenamenti da recuperare.>
<si,non vedo l'ora...> mi finsi entusiasto <hai imparato qualcosa di nuovo in francese?>
<ehm...nulla di che.>
<va tutto bene?> chiese <ehm si,volevo chiederle una cosa però.>
<oh ma certo!> rispose iniziando a camminare  verso l'aula in cui avrebbe svolto la sua prima  lezione e dove anche noi eravamo diretti.<cosa volevi chiedermi?>
<vi sembrerà strano,davvvero strano...> intanto Marie si era separata da noi per sostare al bagno.
<chiedi pure figliolo.>
<bhe...> sospirai <come va...insomma come va Jake? sta bene? vi sembra strano?arrabiato?>
<mi sembra...jake.>
<potrebbe essere più ...insomma,chiaro? vi sembra il jake di qualche mese fa?>
<bhe insomma,potrebbe essere anche peggio.>
<come?!>
<non dovrei dirti queste cose...> si  avvicinò di più a me controllano prima che non ci fosse nessuno nelle vcinanze <è finito in presidenza già più di tre volte.>
<e perché ?> domandai
<molte cose...una tra queste è che...ha picchiato un ragazzo nei bagni della scuola,inoltre i suoi voti sono calati tantissimo era persino arrivato ad una A una volta,e tornato alla solita D.>
<lo vedete spesso in compagnia di...megan?>
<si,ogni tanto,ma perché tutto questo interesse nei confronti di timberlake? joshua figlio mio,non dirmi che...>
<no,no,no! ero solo curioso! ...cercavo un pretesto per litigare con lui...si,proprio così ,un pretesto!> balbettai e mentì spudoratamente.
<è davvero antipatico! se lo merita!> dissi a gran voce superandolo a grandi passi.

Entrai nella classe bloccandomi sulla soglia appena incontrai il suo sguardo...mi perforò l'anima  con lo sguardo ,perforò l'aria e la distanza tra di noi,le gambe tremavano e proprio non volevano stare ferme e reggere il mio peso.
il prof decker dietro di me mi spinse leggermente incitandomi ad entrare.
<bene ragazzi oggi torneremo  a trattare l'argomento delle emozioni giovanili...parleremo di un emozione molto comune tra voi giovani...la rabbia,come getirla?da cosa è provocata?> iniziò a parlare il professore,io ero seduto immobile come un stecca di legno,si udì una voce che veniva dalle mie spalle <dalle teste di cazzo.> sembrò rispondere all'ultima "domanda" del professore,mi voltai ed incontrai il suo sguardo,si stava riferendo palesemente a me.
Mi voltai calando lo sguardo.
<ottima osservazione signor.timberlake ma attento al linguaggio.> ironizzò il professore
<come descriviamo le *teste di cazzo*  in parole più adeguate?> chiese sarcastico
<ora fa silenzio Jake ,e smettila di fare il pagliaccio,vorrei continuare la lezione.> sospirai,non sapevo descrivere il mio stato d'animo,in fondo era tutta colpa mia,avevo preso una svista,avevo commesso un'errore,un grande errore...e facendolo lo avevo ferito,dovevo rispondergli,avrei dovuto farlo...ma non lo avevo fatto.
jake si meritava tutto l'amore del mondo,era un ragazzo...indescrivibilmente perfetto,si stava aprendo al mondo,si stava facendo scoprire da me,si era fidato di me...ed io l'ho deuso,ancora,ancora e ancora,lui mi ha sempre perdonato ed io non ho mai fatto altro che respingerlo e mi sentivo una merda per questo...avrei voluto scusarmi,far qualcosa per rimediare...ma era inutile...
eravamo arrivati al capolinea.

<joshua,invece per te che cos'e che ti provoca rabbia?> mi chiese il prof rportandomi al mondo reale <non saprei...>
<ci sarà qualcosa...>
<credo...essere ferito.> sparai a caso senza neache pensarci due volte.
<magari tu l'hai ferito prima.> fu di nuovo lui ad intervenire.
<signor.timberlake cosa intende?>
<nulla.>
<allora eviti di interrompere la lezione senza un valido motivo.>
<potrei uscire un attimo?> chiesi <si certo,va pure,tutto bene?>
<s-si,mi scusi.> uscì dall'aula in fretta,avevo la vista offuscata dalle lacrime,non reggevo il peso di tutto quello che stava accadendo...mi facevo schifo per cio che avevo fatto a jake...
entrai nel  bagno chiudendomi la porta dietro,appoggiai entrambe le mani sui bordi dei lavandini e cercai di riprendere a respirare regolarmente.

JAKE'S POV

<s-si mi scusi.> uscì dalla classe,non mi pentivo di ciò che avevo detto,se lo meritava.
doveva provare almeno un quarto del dolore  che avevo provato io quei fottutissimi giorni senza di lui.
doveva soffrire come avevo fatto io in quei giorni,senza di lui,senza nessuno.
<jake?potresti farmi un favore?>
mi alzai a mi avvicinai al professore  sbuffando.
<va a controllare che il  tuo compagno stia bane.>
<non mi riguarda.>
<jake,non è una richiesta,va,su.> sbuffai nuovamente e percorsi  lentamente i corridoi.
aprì la porta del bagno e lo vidi sciacquarsi la faccia,si asciugò velocemnte notando la mia figura appoggiata alla porta chiusa alle mie spalle.
<c-che ci fai qui?> non risposi continuando a guardarlo.
<mi odi cosi tanto  da non poter neanche rispondermi?>
<cosa vuoi sentirmi dire esattamente?> chiesi,feci trasparire la mia rabbia.
<niente...non voglio sentirti dire proprio nulla,spero solo che...>
<non sei nella posizione di poter"sperare" di ottenere qualcosa da me,non dovresti neanche riuscire a guardarmi in faccia,mentendomi spudoratamente,con quella fottuta faccia d'angelo...ma in fondo lo hai sempre fatto in questi mesi,non è vero?>
<jake,io->
<tu cosa?! vuoi giustificarti?giustificare il perche tu sia "ricaduto" nelle braccia del tuo ex ragazzo?> mi avvicinai di più a lui.
<jake...scusami...non so cosa cazzo mi sia preso in quei giorni.>
<semplice,hai dimostrato che cazzo di essere sei...le foto erano necessarie?>
<quali foto?>
<non fare il finto tonto,cazzo non farmi incazzare.>
<non so di che cazzo di foto tu stia parlando! > alzò la voce avvicinandosi a sua volta,estrassi il telefono dalla tasca e preparai le foto sullo schermo,poi lo appoggiai sul lavandino.
<i-io->
<tu cosa?! cazzo parla,dimmi bugie,fallo ancora,tanto sei joshua,vero?tu puoi farlo,tu puoi fare tutto!> urlai tanto che il suono eccheggiò  nei bagni vuoti e portai joshua a fare un passo all'indietro.
<ti prego calmati->
<calmarmi?!> urlai ancora.
mi girai verso una porta dei bagni ,appoggiando entrambe le mani su di essa, colpendolo col pugno destro per evitare di sfogarmi su di lui... Cazzo lo avrei preso a pugni seriamente.

Cercai di calmarmi,stavo riuscendo a spaventare anche me stesso con le mie urla.
<lui ti faceva paura quando urlava?e quando ti picchiava?ti spaventava?> non udì risposta cosi continuai <su rispondi,non ti farò del male,o bhe io non sono come lui...su allora? ti spaventava?> continuavo ad aver un sorriso isterico stampato in volto.
<ti ho fatto.una.fottuta.domanda.> puntualizzai ogni parola,marcando ogni sillaba.
<si...mi spaventava a morte..>
<però ci sei tornato.>gli ricordai
<jake->
<non voglio che il mio nome esca di nuovo da quella tua lurida bocca! > puntai il dito verso di lui <ti odio! ti odio cazzo!> urlai nuovamente,lui continuava a piangere,e si  spingeva sempre di più verso il muro.

Cadde a terra con le ginocchia al petto,si rannicchio tra le sue stesse braccia.
<tu...hai rovinato tutto.> dissi anch'io con gli occhi pieni di lacrime.
<mi d-dispiace...> il suo pianto si fece ancora più isterico mentre si stringeva i suoi stessi capelli tra le mani.
<vaffanculo.> sussurrai per poi uscire alla svelta da quel bagno.
non potevo continuare  a vederlo in quello stato.
non potevo continuare a vederlo e basta.

Ti sembro gay?!//COMPLETA//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora