Come Elio e Oliver

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Rientro in stanza dopo una doccia durata mezz'ora. La domenica Christian si allena mentre Dario vede un film, così il pomeriggio mi prendo la libertà di stare trenta minuti in bagno a prendermi cura di me stesso.
Mi guardo attentamente nello specchio. I miei occhi sono blu chiaro, forse l'unica parte bella del mio viso. Non sono uno che si vanta ma comunque vuole mostrarsi '' accettabile '' agli occhi degli altri. Per risaltare il mio sguardo metto sempre un po di matita sotto l'occhio, mi dà sicurezza, e per le coreografie che faccio, mi fa sentire più figo.

<< record mensile, sei stato sette minuti in più dell'altra volta >> mi dice Christian ridendo.
Io lo squadro da capo a piede. Era tutto sudato, la sua canotta si era '' appiccicata '' al petto mettendo in risalto quei suoi lievi addominali. Aveva ancora un po di affanno e quando parlava si sentiva ancora il suo respiro pesante. Era un gran figo, fortunato ad avere un amico così.

<< ah ah, ma nel frattempo questo è l'unico momento che posso dedicarmi >>
<< e la sera? Vai in stanza prima di noi e hai tutto il tempo per te. Non potresti farlo in quel momento? >> si siede sul letto e aspetta a testa alta una mia risposta.
<<vero, se non fosse per il fatto che niente vi vieta di entrare in bagno e disturbarmi >>
Apro l'armadio e prendo una maglia e una tuta.
<< Si può sapere cosa fai di tanto importante?>>
'' cerco di piacermi, e incoraggiarmi ad andare avanti, dato che oltre a te sembra che a nessuno importi di me''
Avrei voluto dire, ma la mia bocca formulò tutt'altra spiegazione << prendo cura del mio corpo e... medito>>

Si ho davvero detto medito.

Chri se la ride ma non si azzarda a chiedere altro, sa quanto sono riservato.
Si stende sul letto, ancora tutto bagnato. Apre il telefono usando così la sua mezz'ora. Dopo quello che stava capitando sui social non mi sarei mai azzardato ad avvicinarmi a lui e guardare insieme i commenti. Non avrei mai voluto incapparmi in un commento della nostra ship. Il rossore avrebbe fatto da padrone e non avrei sopportato che Christian lo notasse.
Vedo la sua faccia alcune volte divertita altre volte seria.

Di solito mi lanciava degli sguardi fugaci che notavo attraverso lo specchio dell'armadio.

Vestito e lavato vado per andare in cucina. Mi fermo.
<< ora fai la doccia?>> mi rivolgo a Christian.

<<si>>

<< ti aspetto per mangiare? >>

<< no, no non ti preoccupare>> disse in modo freddo.
Non mi stupivo di quelle sue risposte, ormai ero abituato alla sua freddezza dopo che vedeva cosa il mondo reale pensasse sul nostro rapporto. Poi si riassestava, ricordandosi che quelle erano solo voci infondate.

... si, da una parte infondate.

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Il mio piatto preferito è la piadina. Buona e semplice da preparare, anche se una sera era diventata la mia peggior nemica dopo essermi bruciato cercando di girarla.
Prendo un fazzoletto e avvolgo la mia piedina piegata, vado sulle gradinate e accendo la TV.

In televisione a quell'ora non faceva tanto, in quei momenti rimpiangevo il mio caro Netflix sempre a portata di mano.
Mi soffermo su un film romantico che ormai era iniziato da trenta minuti. L'unica cosa decente che facevano in TV era anche la cosa che odiavo di più. I film d'amore.
Con la coda dell'occhio vedo qualcuno avvicinarsi per poi sedersi accanto a me. L'odore inconfondibile del bagno schiuma al cocco che custodisce gelosamente nel suo cassetto mi intasava le narici. Christian, sicuramente ripreso da ciò che aveva letto, mi strappa il telecomando di mano e va sulle info della TV per vedere come si chiamasse il film.

<< call me by your name? Non ti facevo un tipo da film romantici >>
Mi riprendo il telecomando prima di rispondere.

<< non lo sono, ma è l'unico film decente che fanno >>

Christian pose il suo sguardo attento sul televisore per poi tornare a rivolgermi la parola.

<< questo è l'attore, quello bravo, come si chiama Timotheè C-Cha-Cha. Qualcosa che fa rima con salame ed è francese.>>

Mi mostrai divertito da quella sua affermazione, vederlo incespicare tra l'inglese, il francese e il Bergamasco era comico.

<< cosa ridi, dimmi te come si chiama allora>>

<< ah, ma io non lo conosco, metto le mani avanti>>
Si toglie le ciabatte per portarsi le ginocchia al petto.

Dallo specchio lo osservavo mentre addolciva lo sguardo quando vedeva una scena romantica, o si accigliava dall'imbarazzo per scene spinte.

Se qualcuno mi avesse detto come sarebbe andato a finire quel film forse mi sarei risparmiato la scena patetica di me che piango quando vedo Oliver partire.

<< stai piangendo?>> mi fa Christian alzandosi i piedi e allentandosi tutti gli arti.
Sapevo che sarebbe stato inutile e stupido negarlo, quindi gli risposi onestamente.

<< Chri, praticamente si sono amati da morire ma sono stati costretti a lasciarsi >>

<< e chi li ha costretti? I genitori lo sapevano e non mi sembrava che fossero arrabbiati. Lui poteva rimanere. Dovresti essere arrabbiato con Oliver che si è sposato, non provare pena. Ha abbandonato Elio per paura. >>

Aveva ragione. Mi ha ricordato perchè odio così tanto le storie romantiche, mi fanno scendere tutte quelle poche speranze che ho verso l'amore.

<< tu rovini l'atmosfera >>
Si rimise le ciabatte ai piedi.

<< questi film non mi illudono, l'amore non è così>>

<< e com'è? >> mi venne da rispondere a riflesso.
Qualcosa nel suo volto si accese, iniziò a dondolare nervosamente sulle gambe << ma che ne so fratè, non mi piace affrontare questi discorsi >>. Si diresse verso la cucina senza voltarsi indietro. Io mi rimisi a girare i canali. Mi ritrovai '' Nothing Hill'' di fronte.

Chiusi.

Ne avevo abbastanza dei film d'amore.








Spazio autore:
Hiii people, prima storia su wattpad non potevo non dedicarla a loro. Ripeto questa è una storia puramente a scopo intrattenitivo e non voglio alludere a nulla di reale, mi divertava solo scriverlo. A parer mio potevano essere loro ma anche lda o albe o luigi o Alex o giacomo o bingolo o bongolo.
Dopo questo avvertimento vi dico che fra poco metterò il secondo. E non vi romperò con sto spazio autore promesso :)

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