Come Hermione e Ron

2.3K 143 57
                                    

《 BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO》

《 Siamo al 23 dicembre Dario.》 Dissi con la voce impastata dal sonno.

Erano le nove di mattina, si erano ufficialmente interrotte le lezioni, ma quel giorno i miei compagni avrebbero dovuto registrare la puntata speciale di Natale.

Christian con ancora un pò di tonsillite, io con il piede rotto e Crytical con il raffreddore rimanemmo in casetta quella mattinata.

Mi rimisi a letto mentre Dario si preparava per uscire. Affianco a me c'era Chri ancora nel mondo dei sogni.

《 Vabbè io vado allora.》 Mi salutò Dario. Io ricambiai con un mugolio leggero ma non riuscii a riprendere sonno.

Dopo svariati minuti a contemplare la stanza buia e in bilico tra la scelta di alzarmi o rimanere ancora a letto, finalmente misi le ciabatte e mi avviai in cucina.

La casetta vuota, poco illuminata era confortante. Mi preparai la colazione e me ne andai sul divano. Accesi la TV, ma l'unica cosa che facevano a quell'ora era Spongebob... non mi lamentai.

Quello che successe la sera prima mi parve per un istante solo un sogno, un gioco della mia mente. Ma la sensazione di conforto che si espandeva in tutto il corpo quella mattina mi fece capire che fu tutto reale.

Aver dato finalmente priorità a me, e aver detto le cose come stavano mi fece sentire anche più maturo. Certo, però, che un pò di malinconia mi pervadeva il petto per la reazione di Christian.

Se quello che voleva ero realmente io, allora che si rimboccasse le maniche.

Mentre stavo per finire l'ultimo goccio di latte nella tazza sentii dei passi avvicinarsi. Dal salone delle gradinate vidi la figura sbilenca di Christian che oscillava a sinistra e a destra, venirmi incontro.

《 Buongiorno.》 Lo salutai, con attimi di esitazione.

Quando si accorse della mia presenza, vidi la mascella contrarsi e un pugno stringersi nella sua mano.

《 Ciao.》 Disse sforzandosi.

Riprese a camminare con una postura più eretta verso la cucina.

In televisione c'era la pubblicità, di cui però non mi interessò niente. Il mio pensiero era fisso su quello zombie appena sveglio.

Quando si versò il latte, pensai si mettesse a sedere come suo solito sul bancone, invece, in un batter di ciglia, me lo trovai di fianco.

Non mi degnò di una sguardo, ma si concentrò sul televisore che ora trasmetteva un cartone a me sconosciuto.

Iniziò a sorseggiare dalla tazza come se nulla fosse. Io stetti girato per un po verso di lui, e anche se Christian se ne accorse, fece finta di niente.

Rimisi la mia concentrazione sul televisore.

Anche se la sera prima gli avevo detto di andarsene, in quel momento ero felice che stesse vicino a me.

Dopo un po mi alzai per andare a posare la tazza. Appena gli passai davanti mi afferrò per la maglia e mi costrinse a fermarmi.

《 Che c'è?》 Chiesi disorientato.

《 Lo sai che oggi non potremo partecipare allo scarto dei regali?》
in programma quella sera ci dovevamo scambiare i regali che ognuno di noi aveva fatto per qualche compagno.

《 Cosa?》 Dissi stupito, mi dispiaceva non poter partecipare.

《 Così ha detto la produzione, hanno paura che possiamo contagiarli.》
Rallentò la presa, ma non si staccò.

《 E dove staremo noi? E Francesco?》

《 Noi due in camera nostra, lui in camera sua. Mi dispiace.》 Disse alla fine, lasciandomi libero.

Mi avviai verso la cucina 《 Per cosa? Non è colpa tua.》 Accennai una risata.

《 No, mi dispiace che la ''Vigilia di Natale'' la passerai da solo con me. Lo so che non è il massimo.》 Continuò a fissare la televisione, ma la sua gamba era accelerata e fremeva dalla voglia di ascoltare una mia risposta.

《 Beh, un po mi dispiace non poterla passare con gli altri, ma nemmeno ci possiamo fare niente.》Non sarebbe stata la risposta che si aspettava.

Rincarò.

《 Ma ammetti che se fossi stato con qualcun'altro sarebbe stato meglio.》 Rise, ma una risata di nervosismo.

《 Cosa intendi?》

《 Che sarebbe stato meglio per te se non ci fossi stato.》

Mi fece tenerezza, ma non lo compatii.

Mi avvicinai a lui e gli posai una mano sulla spalla. Mi accorsi che quel gesto lo sorprese dal solo scatto in avanti che fece. Si alzò e si mise di fronte a me.

《 Non mi dispiace stare con te, ma credo che per entrambi fosse stato meglio passarlo in compagnia. 》 Sarebbe stato il mio primo natale senza la mia famiglia, stare con gli amici sarebbe stata un esperienza nuova.

《 Hai ragione. Ma posso- no, lascia stare.》Si incamminò verso il bancone.

《 Ora me lo dici.》 Sorrisi.

《 Posso confessarti una cosa?》

《 Ovvio.》 Dissi con troppa sicurezza.

Lui mi fece aspettare. Riposò la tazza nel lavandino e poi ritornò da me, che lo aspettavo in piedi di fianco al divano.

Iniziò ad avvicinarsi più del dovuto, ma non mi spostai. Ignorò il mio volto e ci girò affianco. Arrivato all'orecchio sussurò: 《 Non mi dispiace affatto passare questa serata solo con te.》 Non sembrava affatto impacciato, anzi si vergognò quasi.

Prese poi a camminare dritto, e scomparì dietro l'angolo.

Io ero congelato sul posto, da una parte il suo comportamento mi disorientata, ma dall'altra mi intrigava. Non avevo mai visto un Christian del genere.

《 BUONGIORNO.》

Ero perso nei miei pensieri e quando sentii urlare Crytical mi venne un colp.

《 Mocck' a citammuert, stramuert e malmuert.》 Imprecai.

《 Sono d'accordo con qualunque cosa tu abbia detto.》 Mi rispose ridendo.

Io lo guardai perplesso poi presi un cuscino dal divano e glielo lanciai.

《 Oh. A Natale tutti più buoni non ricordi? E poi così si tratta un malato?》 Disse in modo teatrale fingendosi offeso.

《 Calandron.》 Dissi

《 Continuo a non capire, ma faccio finta che  tu mi abbia detto che sono bellissimo.》 E si dileguò nel bagno dell'altrio.

PER TE  AMEREI Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora