Come Allison e Scott

2.3K 124 60
                                    

Una lieve pioggia iniziò a scendere dal cielo nero di Roma.

Io e Francesco rientrammo in casetta per non prendere freddo.
Nel calore di quella casa e nella luce soffusa riconobbi due sagome sedute sul divano abbracciate.

Era la giusta atmosfera da film romantico dove come due protagonisti c'erano niente proprio di meno che Sissi e Dario.

《 Ah l'amore.》 Disse Crytical sospirando ma non come ci si potesse aspettare.
Pronunciò quelle parole come se quell'argomento lo disgustasse.
Sissi e Dario si misero a ridere, mentre Francesco sgattaiolò dietro la cucina con un ghigno in volto.

Io iniziai a dirigermi verso la mia camera assonnato.

Ripromisi a me stesso di non dare corda a Christian una volta che avessi messo piede in stanza. Non se lo meritava.

Appena attraversai la porta lo vidi disteso sul letto con un libro in mano ( cosa abbastanza strana).

Lo guardai solo per un secondo per poi distogliere l'attenzione e concentrarla solo sul mio letto.

《 Già dormi?》 Mi disse senza muovere nemmeno un arto dalla posizione in cui lo avevo trovato. Per un attimo mi sembrò che la voce non provenisse nemmeno da lui.

Non avrei dovuto rispondere.

Dopo secondi di silenzio e lo sguardo fisso al soffitto, lo sentii posare il libro e girarsi verso di me.

Mi venne da distogliere lo sguardo solo per vedere come si fosse messo.
Aveva un braccio sotto la testa e l'altro braccio lungo la gamba.

Mi guardava, anzi mi stava squadrando in attesa di una mia risposta.

La pressione divenne troppa.

Giuro, non lo feci apposta.

《 Vuoi continuare a guardarmi tutta la notte?》 Gli dissi abbastanza innervosito.

《 Se posso,si.》 Mi rispose.

Con stupore ritornai a guardare il soffitto.

Sentii una sorta di sbuffo, ma come se fosse una risata soffocata.

《 No, non puoi.》Con una certa intolleranza feci.

《 Perchè?》 Continuò il suo giochetto.

Io non lo capivo proprio, era colpa sua tutto questo. È sempre stata colpa sua.

《 P-perchè? Perchè si.》 Dissi imponendomi un tono di rigidità.

《 Prova ad impedirmelo.》

Ai miei occhi scappò un'apertura troppo larga per gli standard. Christian se ne accorse, ma continuai a fare finta di niente.

《 Oh, andiamo, scherzavo.》 Riprese alla fine, mettendosi anche lui a guardare il soffitto.

《 Sembra tu stia facendo solo questo da tre mesi.》 Non riuscii a controllare le parole che mi sarebbero esplose sennò dentro la bocca.

Il suo silenzio fu anormale.

Esausto, mi girai dall'altra parte.

Faceva caldo per il riscaldamento acceso, ma anche per la troppa energia che si percepiva e che inutilmente cercavo di sottrarla al mio corpo.

Non riuscii nemmeno per sbaglio a chiudere gli occhi, le mie palpebre tremavano dall'improvvisa consapevolezza della realtà.

Sentii il letto dietro di me scricchiolare, come se qualcosa di pesante si stesse muovendo. Poi, il rumore crespo delle assi di legno spinte dal materasso, venne sostituito da un ulteriore silenzio.

PER TE  AMEREI Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora