《 Oh, ma è bellissimo Nichi.》 Sentivo la voce di Sissi urlare dalla gioia.
《 Se è quello che penso...》 Sentii imprecare Cristiano, tutti ridevano.
Mi allontanai dalla porta chiusa e mi buttai a peso morto sul letto a pancia in giù, soffocando il mio volto nelle lenzuola.
Christian stava disteso sul suo letto a contemplarsi le mani e vedere se fossero rimaste altre pellicine da mangiare.
《 Sconfitto dalla mia stessa caviglia, non ci posso credere.》 Dissi con voce mozzata.
《 E io dalle mie tonsille, fai un pò tu.》Rispose Christian. Lo sentii alzarsi e mettersi seduto.
Percepivo il suo sguardo addosso così decisi di alzarmi anche io.Portai la mia caviglia sul ginocchio e iniziai a guardarla.
《 Non è che ora ti metti a litigare con lei vero?》 Non mi aspettavo un certo sarcasmo da parte sua, e fu proprio questa inaspettatezza che mi fece ridere.
Lui sorrise appena, ma si vide che fosse compiaciuto.
《 Mi dispiace.》 Poi disse.
《 Ancora? Non ti devi dispiacere, non-non è colpa tua.》 Sapevo di cosa stesse parlando.
《 Lo so, ma mi dispiace per entrambe le cose.》 Aveva i lineamenti del volto più dolci rispetto ai giorni scorsi.
I suoi occhi non si staccarono da me, provavano compassione.
《 Ma ora non è che devi provare pena per me, eh.》 Presi il filo del discorso, che stava di nuovo iniziando a perdersi nello spettrale silenzio.
《 No,no. Però mi sento colpevole.》 Era la persona più buona che io abbia mai incontrato, si preoccupava sempre degli altri, forse troppo.
"No, dannazione, Mattia no." Sentivo qualcosa dentro di me iniziare a cedere, come se il grande muro si stesse sgretolando solo per un suo sguardo.
《 Non sei stato tu a farmi male la caviglia. Questo è colpa mia.》Lo rassicurai.
《 Ma se non fosse stato per me- sii onesto, le probabilità che sarebbe successo sarebbero state minime.》 Mi disse con dell'insicurezza nella sua voce.
Non riuscii a contrabbattere, in fondo aveva ragione.
Quando mi vide in silenzio, si rattristò. Si portò la testa tra le mani, e iniziò a torturare i capelli.Non sapevo che cosa avrei potuto dire per farlo stare meglio. Poi qualcosa mi venne in mente.
Mi alzai e andai verso l'armadio. Presi un piccolo pacchetto rosso e glielo porsi.
《 Che cos'è? 》 Mi chiese.
《 Il tuo regalo di Natale, ovvio.》 Appena gli dissi quella cosa lui alzò il viso verso di me. La luce artificiale della stanza gli illuminò gli occhi facendo intravedere tutta l'emozione.
Con le mani tremolanti scarttò quel pacchetto.
《 Oh, Matti, ma sono bellissimi.》 Gli regalai due bracciali sottili da bigiotteria.
《 Non sono niente di che, però pensavo-》 in realtà non pensai, mi piacevano soltanto, e quando li vidi immaginai solo Christian.
《 Scherzi? Sono perfetti.》 Li indossò subito. Poi si alzò e si mise al centro della stanza.
《 Anche io ho un regalo per te.》 Un pò me lo aspettavo, ma fu comuqnue un emozione enorme sentirglielo dire.
Aspettai seduto, mentre Christian aprì il suo armadio dove teneva le sue maglie. Rimase lì fermo ad osservarmi.
《 Non capisco.》
《 Sai, ho pensato tanto a cosa regalarti, e tra quello che ci era permesso comprare, mi sembrava tutto troppo banale per te. Ho pensato che dovessi avere qualcosa di speciale. Perchè tu sei speciale.》
Ammetto che sorrisi, fino a far sorridere anche i miei occhi.
《 Continuo a non capire.》 Gli dissi in imbarazzo.
《 Ovviamente.》 Rise. 《 Scegli qualsiasi cosa dal mio armadio, qualunque.Così ogni volta che indosserai una di queste cose penserai a me.》
Mi alzai di scatto, non seppi nemmeno io perchè, ma andai spedito verso l'armadio. Sapevo quello che volevo.
《 Ci avrei scommesso quello che volevi che avresti preso la maglia viola, oh.》 Ma non lo stetti ad ascoltare.
Lo presi per le braccia e lo portai verso di me. Lo abracciai così forte che per un attimo lo sentii trattenere il respiro.
Lui ricambiò. Sembrò durare un eternità, ma fu così bello poterlo toccare di nuovo. Ogni parte del mio corpo sentiva il suo calore. Stavamo sorridendo, senza che l'altro lo sapesse.Ci staccammo ma non del tutto. Incontrai il suo viso a metà strada, mentre lo tenevo ancora stretto tra le mani.
Poi mi allontanai, imponendomi di non superare quel limite, e mi misi a frugare nel cassetto.
Presi due bandane. Rossa e nera.
Diedi a Christian la rossa.
《 E questa?》 Mi disse sorridendo, e rosso in volto.
《 Così non sarò l'unico a ricordarsi di te quando indosserò la maglia. Ogni volta che entrambi avremo questa bandana addosso ricorderemo ciò che si è creato tra noi.》 Dissi come se fossi un bambino emozionato.
《 E cosa c'è tra di noi?》 Disse facendosi serio Christian e tenendo la testa bassa, fissando la bandana.
Strinsi i pugni e la mascella mi si irrigidì. Non sapevo cosa fare.
Abbassai anche io lo sguardo, iniziai a pensare. Ma non me ne diede il tempo.
Era da tanto che non sentivo quel tipo di calore. Quasi mi dimenticai di quanto morbide fossero le sue labbra, e con quanta gentilezza coinvolgessero le mie. Una sua mano me la ritrovai dietro la testa, ad accarezzare i miei capelli. Rimasi per un attimo congelato sul posto, ma poi chiusi gli occhi e feci andare a benedire tutti i paletti che mi imposi.
Lo strinsi al cinta e lo avvicinai a me. Mi feci trasportare dalla fiducia che avevo per lui. La mano con cui Christian stringeva la bandana mi si pose sulla guancia, sentendo un po della sua pelle sotto la stoffa ruvida.Mi feci prendere dal furore di quel momento e dal brivido che mi trasmetteva, e senza accorgermene, gli morsi un labbro. Feci quasi per staccarmi per scusarmi, ma quando sentii un respiro profondo dalla sua parte mi rassicurai e non mi fermai.
Per due che come noi, non sapevano quello che stavano facendo, quel momento rimase impresso nella nostra mente per tanto tempo, ancora oggi.
Per quanto ci provassimo, era quasi impossibile riuscire ad ignorarci, non eravamo fatti per stare lontani.Ognuno di noi ha un filo rosso che ci collega a qualcuno, e il mio filo si era incastrato così tante volte che quasi persi la voglia di seguirlo. Ma poi arrivò lui, che quel filo rosso lo protesse con tutto sé stesso fino a tirarlo, per farci avvicinare.
Forse...
Forse....
Forse....
Spazio autore:
Piangiamo tutti insieme? Piangiamo tutti insieme.
No, vi dico che ho scritto sto capitolo con le musiche tristi nelle orecchie quindi bene.
Manca davvero poco e questa storia si concluderà, mi dispiace un pò, mi ci ero affezionata, però è giusto che dia un degno finale.Voi se volete rimanere aggiornati sui miei scleri su amici e altro seguitemi su Twitter
@aidualc0 e nickname ClAuDia con la stessa foto profilo di qui.
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PER TE AMEREI
Fanfiction( una storia puramente di fantasia) un amore nascente senza ancora una forma, ma che troverà una via.