Rientrai in casetta da solo, ma il calore del suo sguardo mi rimase addosso.
La sua pelle era così morbida e le sue mani così delicate. Mi aveva fatto passare qualsiasi paura, era come una medicina. Ma come ogni medicina, il suo effetto non è duraturo se non consumata abitualmente.
Lo vidi seduto sullo gradinate già svestito, a guardare la TV. Notai che si stava massaggiando la stessa mano che aveva toccato la mia precedentemente.
Dovevo andare in camera per posare le mie cose. Così, gli dovetti passare di fronte. La tentazione era troppo forte e non resistetti, mi girai e lo guardai. Anche lui mi stava guardando. Aveva gli stessi occhi dolci di poco fa.
《 Ritorni in camera stanotte?》 Mi chiese Christian.
Prima presi un colpo,ma poi gli regalai un mio sorriso ed annuì.
Lui non ricambiò, ma era contento. Lo vidi dai suoi occhi sollevati.Forse nemmeno lui se lo sarebbe aspettato, di conoscermi intendo.
Quelle emozioni su di me avevano avuto un impatto molto forte, tanto da scombussolarmi tutta la visione del mondo.
Non potevo mettermi nei suoi panni, non potevo sapere cosa provasse, ma di certo anche per lui fu una sorpresa.Presi le mie cose dalla stanza che mi aveva ospitato. Dissi a Luigi che sarebbe potuto tornare nel suo letto e che il mio "raffreddore" era passato e sarei potuto ritornare nella mia stanza che era troppo "ventilata". La prima scusa che mi venne in mente.
Andai in camera mia e rimisi tutto in ordine.
Dario uscì dal bagno in accappatoio. Si bloccò quando mi vide, ma continuò ad asciugarsi i capelli con l'asciugamano.
《 Oh, grazie a Dio ritorni, così posso dormire.》 Disse.
《 Mi dispiace essere stato il motivo della tua insonnia.》 Sorrisi io.
《 Non mia, ma di Christian. Che poi ha passato a me.》 Buttò l'asciugamano sul letto.
《 La stanza verde vive di connessioni》.
Tolsi la felpa e mi misi sul letto in canotta. In quella casa il riscaldamento era regolabile per ogni stanza e la nostra era messa sempre al massimo.
Volevo riposare un po prima di andare a fare una doccia, ma non mi fu concesso.
《 Alzati.》 Mi spinse dal letto Christian. Non capivo se avessimo fatto pace o meno. Mi alzai.
《 Perchè?》 Dissi confuso.
Si tolse la felpa e mi raggiunse dalla parte del letto in cui ero.
《 Proviamo il passo a due.》 Fece Christian.
《 Ma Raimondo ha detto-》 cercai di parlare.
《 Raimondo ha detto che non possiamo provarlo in sala ufficialmente. Ma nessuno vieta di provarlo qui in camera, per noi.》 Non sembrava più arrabbiato.
《 Qui? Ora?》 Chiesi.
《 Si.》 Disse con una velata timidezza.
Era un tipo introverso ma con me fosse come se quel muro, sempre alzato, si sfondasse.
Non aspettò una mia controrisposta, mi prese il fianco e mi portò vicino a lui.
Sono sempre stato uno che ''domina'' (capitemi) ma in quel momento mi sentii inferiore, quasi debole, e mi piaceva.
Dario stava per andarsene.
《 Ok, vi lascio provare. Ma per cortesia, vi lascio in due e non vorrei ritrovarvi in tre.》Forse Dario capì in ritardo quello che aveva detto.
Si fermò sulla porta pensando a come rimediare, ma non ce ne fu bisogno.
Christian si mise a ridere.
Non era una risata forzata, ma reale.Nel mentre continuava a tenermi per il fianco, come se potessi scappare.
《 Si fratè, non ti preoccupare.》 Disse Christian continuando a ridere.
Dario, scampato il pericolo, se ne andò sollevato.
Io guardai stupefatto Christian, forse troppo tanto che se ne accorse.
《 Che c'è? Non può rimanere incinta nessuno dei due. Quindi.... nessun problema》 Non riuscii a contenermi e gli scoppiai a ridere in faccia.Ridemmo tanto, come se non fosse mai cambiato nulla. Invece qualcosa era cambiato, eccome.
Iniziammo a provare.
Tutte le emozioni e sensazioni che Umberto aveva descritto iniziarono ad intravedersi.Prima un passo e poi l'altro.
《 Ho avuto modo di pensare ieri sera- 》 disse Christian avvicinandosi all'orecchio.
Continuammo a ballare.
《 - forse ho esagerato con la reazione》
Io lo stavo a sentire. Volli vedere fino a che punto si sarebbe spinto.《 Sono passati solo due giorni eppure il non poterti parlare normalmente è stato devastante. Non voglio che riaccada.》
Le sue parole mi cullavano. Nel frattempo riuscii a fare anche i giri a sinistra che tanto temevo.《 Mi dispiace》 disse.
Mi fermai di fronte a lui.
《Puoi ripetere? Non ho sentito bene.》 Chiesi scherzando.
Christian sorrise. I nostri volti erano molto vicini.
《 Mi dispiace.》 Ripetè sottovoce.
《 Ti perdono.》 Risposi di conseguenza.
I miei occhi si posarono sulle sue labbra, i suoi fecero lo stesso.
Lo sentii deglutire rumorosamente.
"Ok ora si allontanerà." Pensai.
Mi sorpresi quando vidi lo spazio vuoto che ci separava diminuire sempre di più. Eravamo sempre più vicini.
《 Tutti sulle gradinate!》 Urlò Sissi da fuori.
Ci girammo entrambi. Questo ci fece allontanare.
Sentii improvvisamente freddo.Maledetta Sissi.
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PER TE AMEREI
Fanfiction( una storia puramente di fantasia) un amore nascente senza ancora una forma, ma che troverà una via.