Come Tokyo e Rio

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Andammo a dormire abbastanza presto.
Christian fu il primo. Avrebbe avuto lezione l'indomani, prima di tutti.

Io non avevo lezione, dovevo ancora aspettare due giorni prima di scoprire la mia fine.

Me ne andai in camera nell'istante dopo Christian.

Mentre mi preparavo per andare a dormire lo vidi sul suo letto, sdraiato a pancia in giù.

"Chissà cosa sta sognando".

Mi avvicinai a lui e mi misi in ginocchio.

Era così bello. Con la mano tremante gli spostai il ciuffo dalla fronte. Lasciai la mano ancora un po sul suo volto. Mi sentivo davvero bene, eppure lui non stava facendo niente. Dormiva semplicemente.

Mi girai a vedere l'orologio. Era mezzanotte.

《Auguri.》 Gli sussurrai all'orecchio.

Non sapevo se mi avesse sentito. Forse si.

Il suo volto si lasciò andare, i suoi lineamenti divennero più leggeri.

Staccai la mano con fatica. Rimasi solo ancora un po a guardarlo.

Poi mi alzai e andai a dormire

Non sogniai quella notte, non ne avevo il bisogno. Quello che avevo sempre sognato ce lo avevo nella realtà.

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《 Ma è finito il caffè? Non ne avevate ordinato un pacco?》 Urlò Serena.

《 Io no.》 Si giustificò Alex.

A prima mattina sentirli litigare era insopportabile. Agli inizi io e Christian ci alzavamo prima per fare colazione in santa pace. Dopo un po perdemmo questa abitudine, soprattutto dopo aver testato quegli orari infernali in cui ci mettevano lezione.

《 Si può sapere chi ha fatto la spesa?》

Erano le otto del mattino, ero stanco, ma sapevo che Serena si sarebbe incazzata di più se non fosse uscito fuori il colpevole.

《Io.》 Risposi.

La mia faccia stava quasi cadendo nei fondi del latte e biscotti che avevo mangiato. Serena continuò l'interrogatorio.

《 Perchè non hai preso il caffè?》Si rivolse a me con quella suo solita aria spocchiosa di quando era arrabbiata. Ma ormai la conoscevo.

《 Non c'erano abbastanza soldi.》Dissi con tutta la calma che avevo in corpo. Non sarei riuscito a gridare nemmeno per sbaglio.

《 Ci siamo sempre trovati con i conti e guarda caso arrivi tu e non ci sono più soldi.》

Non volevo discutere per una cosa del genere.
Ancora oggi sono vivi anche senza aver bevuto quel caffè.

《 Ho preso dei dolci e delle decorazioni per il compleanno di Christian ieri sera. Così ho levato il caffè.》 Presi la tazza e la posai nel lavandino.

Me ne andai in camera. Sentii Serena dire qualcosa, ma la verità è che non la stavo proprio ascoltando.

La mattinata non fu un granché a dir la verità.
Pulii la mia camera e mi esercitati un po.

Arrivati quasi all'ora di pranzo mi misi dietro i fornelli e iniziai a cucinare.

Con la punta dell'occhio vidi Christian dalle vetrate della porta. Stava per entrare.
E una volta dentro...

《 ECCOLO IL FESTEGGIATO. UN APPLAUSO PER CHRISTIAN.》 Non capisco perchè non mi abbiano mai preso come motivation life coach o uno di quei tipi che fanno partire gli applausi in TV. Tipo Piero.

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