Guardai l'orologio. Erano le 00.00.
Mi ero appisolato un po, eppure una volta sveglio mi sentii più stanco di prima. La discussione di poche ore fa mi aveva tolto del tutto le ultime energie che avevo in corpo quel giorno.Dei passi nel corridoio mi facevano rizzare i capelli ogni volta che ne sentivo il rumore. Sapevo che non potevo vivere nel terrore, Christian prima o poi sarebbe venuto a dormire a saremmo rimasti soli. Dario aveva passato la giornata a consolare Simone e non lo voleva lasciare da solo la sera così andò a dormire da lui.
Io il dono di fermare il tempo non ce l'avevo, e in quell'istante il tempo scorreva veloce come una scala mobile che trasportava ciò che temevo di più.
Christian.
Entra in camera con un po di esitazione, sapeva che mi avrebbe trovato eppure lo vidi sorpreso quando mi notò.
《Ehi.》mi fece in modo timido.
《 Ciao 》 dissi strascicando le vocali come mio solito quando sono triste.
《 Ho detto a Serena che non è colpa tua, non hai fatto niente. 》Era così carino. Nella sua voce si percepiva la gentilezza che lo contrastingueva. Io invece mi dovetti sforzare per sembrare calmo.
《 Non mi interessa in realtà quello che pensano gli altri 》
《 Perchè allora te ne sei andato così? Mi sono alzato per venirti a seguire ma poi mi sono ricordato con chi avevo a che fare. 》Alla fine si mise a ridere, ne tanto ne poco, il giusto.
Il fuoco che stava divampando in me iniziò a placarsi alla sola vista del suo sorriso. Era come un calmante.《 Ero già scazzato di mio e le loro voci non aiutavano 》
《 Ma si può sapere che è successo fra. Lo sai che mi puoi dire tutto. Odio vederti così. 》 disse con un lieve rossore alla faccia.
《 A lezione oggi ho fatto schifo, mi sento come se in questi ultimi tempi non stia dando il massimo. 》con un po di fatica dissi ciò che mi avrebbe distrutto 《 mi faccio schifo. 》
Pensavo che dovessi essere io quello colpito, ma dalla faccia che fece Christian sembrò che lo avessi dato a lui lo schiaffo.《 Ma che stai dicendo Mattia?! 》
E quando mi chiamava per nome parlava seriamente.《 Chri... 》
《 No, no Chri niente》si mise a sedere sul mio stesso letto.
《 Non dirlo neanche per scherzo, sei bravissimo. Te lo giuro Mattia che se ti sento dire di nuovo che fai ---, non lo riesco nemmeno a dire per quanto sia non vero 》
Fece un salto che lo avvicinò drasticamente a me.
I suoi occhi mi erano più chiari a quella vicinanza. Quel castano era il più particolare che avessi mai visto. I lineamenti non erano perfetti ma per me il suo viso era di un armonia innata.
《 Non lo so, forse hai ragione 》 dissi timidamente.
《 togli il forse, ho ragione. Sei fantastico Mattia e vorrei tanto darti i miei occhi per farti vedere come ti vedono 》
《 E come mi vedono i tuoi occhi? 》
Ok, imbarazzante come domanda ma devo ammettere che me l'aveva servita su un piatto d'argento.
Non si mostrò turbato anzi, sorrise.《 I miei occhi vedono un ragazzo con tanti sogni che sta facendo di tutto per realizzarli. Un ragazzo tenace, forte. Quasi perfetto 》
《 Quasi? 》
《 Si, quasi. A cucinare sei un vero disastro. 》 così si mise a ridere. Quella dannata risata.
《 Ah si, poi parla Cannavaciuolo qui 》 Ridiamo entrambi.
Eravamo seduti così vicini che le sue gambe sfioravano le mie.
Mi guardava negli occhi come nessuno aveva mai fatto.
Chissà come ci si sentiva ad essere così belli, ma sto parlando di Christian, lui non sapeva nemmeno di esserlo.Le risate cessano. Rimaniamo in silenzio a guardarci.
Non sapevo lui cosa stesse provando, ma di certo io mi sentivo una scossa percorrere tutta la schiena. Un macigno mi spingeva forte al petto. La pelle bruciava nel punto esatto in cui si incontrava con la gamba di Christian. Era piacevole. Ne volevo ancora.Non so esattamente il perchè, ma quel mix di emozioni era difficile da sopportare.
Distolsi lo sguardo. Me ne pento, sarei stato ore a guardarlo.Non sapevo cosa mi stesse succedendo, qualcosa di nuovo. La cosa più strana è che mi piaceva.
Christian si alza dal letto dandomi una pacca sulla spalla per poi andare verso l'armadio.
《 Ora dormi che domani hai lezione 》
《 Si mamma 》
Stavamo sorridendo, lasciandoci alle spalle il rancore.
In effetti non potevamo smettere di parlarci, era come l'ossigeno. Ne avevamo bisogno.
Prendo anche io il pigiama e mi svesto in camera come sempre.Forse se non ci fosse stato il muro a specchio non mi sarei mai reso conto che quella notte Christian mi stava fissando mentre ero a petto nudo.
'' Cosa diamine succede '' pensai. Anche Christian forse pensò questo nel momento esatto in cui ritornò in sé.
Ci mettemmo entrambi a letto.
《 Notte fratè 》 disse Christian.
《 Notte 》 risposi.
《 E bello 》 sentii dopo qualche secondo di silenzio
《 Chi? 》 Era inutile far finta di non aver capito solo per fargli ripetere quell'affermazione.
《 Tu, sei anche bello oltre che bravo 》 non lo sentii più. Forse stava arrossendo sotto le coperte.
《 Grazie 》 sapevo a cosa si riferisse, mi strappò un sorriso che mi accompagnò per tutta la nottata
insonne.Sapevo che quella sera fosse successo qualcosa e infondo anche Christian.
L'indomani ci saremmo svegliati negli stessi corpi ma con consapevolezze diverse.Ma questo non stava a significare uguali. Io in un modo lui in un altro.
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PER TE AMEREI
Fanfiction( una storia puramente di fantasia) un amore nascente senza ancora una forma, ma che troverà una via.