Maria aveva mostrato dei video per Albe e LDA. I soliti conflitti tra i professori che non mi interessavano.
Guardavo il vetro di fronte, tutti erano seduti in modo disordinato sulle gradinate. Serena rassicurava Albe, mentre Elena teneva la mano a Luca. Dario cercava il contatto visivo con Sissi che però era troppo concentrata sul discorso di Rudy.
C'erano poi Guido e Carola che stavano ridendo per non so quale motivo.Christian era seduto nel gradino sottostante al mio. La sua spalla sfiorava la mia gamba volontariamente. Non stavamo stretti, era solo che non ci bastavamo mai. Attraverso lo specchio scuro incrociai il suo sguardo molto più sereno. Pensavo che quel nostro momento lo avesse turbato, invece sembrava che fosse più turbato dell'interruzione.
Il mio cuore era come una montagna russa. Non capivo all'epoca cosa volesse dire, ma non mi importò più di tanto.
Quando stavo vicino a Christian perdevo il controllo di me stesso. Con lui riuscivo ad essere sincero, non dovevo mettere alcun tipo di maschera.
Migliorava le mie giornate, ma soprattutto migliorava me. Con lui a mio fianco mi sentivo una persona rinata.Maria ci salutò. Tutti si alzarono per andare a cucinare.
Mi alzai, credendo che Christian facesse lo stesso , ma rimase immobile seduto. Si era incantato.
《 Fra non mangi?》 Gli chiesi.
《 Ah per me è troppo presto per mangiare. Aspetto un altro po, fratè.》 Mi lanciò un sorriso. Forse per lasciarmi andare o perchè fosse divertito da come continuassimo a chiamarci in quel modo nonostante tutto.
Andai verso la cucina e mi misi ai fornelli. Fui talmente tanto concentrato a preparare il sugo per la pasta, che non mi accorsi di uno sguardo intenso addosso.
Christian si era deciso ad alzarsi.《 Se solo fossi tanto bravo a cucinare quanto lo sei a ballare...》Iniziò a scherzare.
《 Invece a me sembra che la mia incapacità in cucina stia contagiando anche la mia danza.》 Sorrisi, ma si notò ancora tutto il mio dispiacere nell'avere la maglia sospesa.
Christian fece il giro intorno al bancone e mi si presentò di fianco.
Mi mise una una mano sulla spalla. Mi guardai intorno, c'erano tutti. Guardai di nuovo Christian a cui sembrò non importare.
《 All'inizio le cose che cucinavi non si potevano nemmeno odorare, mentre ora sono quasi mangiabili. I tuoi capelli, quando eri appena entrato, non mi piacevano. Ora li trovo bellissimi. Hai la predisposizione a migliorare qualsiasi cosa tu abbia o faccia. È quasi impossibile che peggiori in qualcosa. Con la danza stai spaccando e lo sa anche Raimondo.》 Concluse con un po di fierezza nel suo tono di voce.
Lo avrei voluto abbracciare, ma ebbi pietà per la sua maglia bianca che si sarebbe sporcata con le mie mani unte di olio.
《 Si, ma la maglia continuo a non averla.》 L'intimità che si era creata tra di noi in quel momento di incoraggiamento venne sostituita da Christian intento ad andare indietro, allargare le braccia e urlare.
《 Ti ho appena fatto il miglior discorso motivazionale, che proprio Martin Luther King spostati.... e tu? Me lo mandi a quel paese così?》 Era arrabbiato e divertito allo stesso tempo.
《 Scusa, ma sono realista.》 Feci sorridendo.
《 Realista un corno, mi hai smontato tutto. Basta, sei un caso perso.》 Si avvicinò e mi spettinò tutti i capelli, approfittando del momento di debolezza; io intento a tagliare i pomodori.
《 Nooo, bastardo.》 Amavo troppo i miei capelli. 《 E per tua informazione i miei capelli sono sempre stati fantastici. 》
Scoppiò a ridere. La sua risata riecheggiò per tutta la casa. Divenne rosso in viso, forse per lo sforzo che stava facendo o perchè le nostre dita delle mani si incrociarono per un istante, ma Christian fu troppo veloce ad allontanarsi prima di capire cosa stesse succedendo. Sono sicuro che se fossimo rimasti ancora vicini,le nostre mani si sarebbero intrecciate sotto il grembiule che avevo indosso.
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PER TE AMEREI
Fanfiction( una storia puramente di fantasia) un amore nascente senza ancora una forma, ma che troverà una via.