three

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"Va bene, cazzo lo ammetto" Mattia spaventò la sua migliore amica, si fece coraggio prendendo un grosso respiro per poi fare la confessione che gli avrebbe rovinato o migliorato la vita. A seconda dei punti di vista.

"Sono fottutamente innamorato di Christian" Serena quasi pianse dall'emozione, ormai aveva perso le speranze credendo che il suo amico non lo avrebbe mai accettato.

Senza il bisogno dire nulla si buttò tra le braccia del biondo riuscendo a capire quanto fosse stato difficile per lui ammetterlo. D'altronde i due ragazzi erano migliori amici da sempre, le loro madri li difinivano ormai fratelli anche se non di sangue. Avevano passato tutte le festività assieme e non c'era mai stato nessun problema nell'unione delle due famiglie. Persino a natale non riuscivano a distaccarsi e così i genitori furono "obbligati" a passarlo in compagnia. Tutt'ora, nonostante l'età adolescenziale la tradizione era rimasta, i due ragazzi si sedevano ancora attorno all'albero per l'apertura dei regali e poi rimanevano la notte svegli per parlare di loro e della loro amicizia speciale.

Il padre di Mattia quando venne a conoscenza dell'amicizia con il moro, esultò urlando per tutta la casa. Lui e suo padre erano grandi amici al liceo e finalmente si erano ritrovati grazie ai loro bambini.

Per la madre di Christian, il biondo era diventato come un figlio. Lo aveva accudito sin da piccolo riservandogli tutte le attenzioni meritate per questo era terrorizzato dal confessare i suoi sentimenti.

La sua famiglia sarebbe stata delusa? quella di christian? sua madre lo avrebbe trattato ancora come suo figlio? tante erano le domande che tempestavano la povera testa di Mattia che sembrava esplodere da un momento all'altro per il troppo carico di nuove emozioni mai sviluppate prima.

"Mi dispiace di aver insistito in tutti questi anni, devi solo sapere che l'ho fatto unicamente per te, per il tuo bene perché so quanto ci tieni a lui e quanto lo ami. Quando ho capito l'intesa che c'era tra voi due ho subito pensato che per te fosse più difficile di chiunque altro. Conosco le tue paranoie e conosco la persona che diventi quando c'è di mezzo Christian" serena prese un respiro, mantenendo il contatto visivo con il suo amico per poi riprendere con il suo discorso.

"So anche che gli altri possono sembrare fastidiosi, soprattutto luca ma l'hanno sempre fatto per il tuo bene, volevano metterti in una zona di tranquillità per farti accettare la situazione e soprattutto farti capire che non c'era e non c'è nulla di male se provi qualcosa per Chri" Mattia sembrò finalmente capire che i suoi amici si comportavano così solo per suoi benefici anche se spesso lo avevano messo in imbarazzo difronte al moro.

"Non so cosa fare sere, mi fa impazzire quel ragazzo" si strinse i ricci tra le dita affusolate piene di anelli d'argento rischiando di strapparsi i capelli e poi pianse, pianse come non ne era mai stato in grado. Si era trattenuto per anni, aveva sempre represso l'amore per lui ed era stanco di tutto ciò. Era esausto e il suo cuore era diventato debole.

Pianse per minuti infiniti tra le braccia di Serena, fece uscire fuori tutto ciò che aveva dentro e serena lo cullò come se fosse un bambino con il ginocchio sbucciato.

"Va tutto bene matti, ti prometto che si risolverà ogni cosa" ma il piccolo non ne era per nulla sicuro, anzi, sapeva che da un momento all'altro sarebbe arrivata la tempesta e non era psicologicamente pronto ad annegare.

"Va da lui in palestra adesso, non farti abbattere dai tuoi sentimenti. Sei sempre il suo migliore amico e sono sicura che anche lui prova qualcosa per te, deve solo sbloccarsi" Mattia in quel momento si bloccò e con lui anche le lacrime. Christian provava qualcosa per lui? si staccò dalle braccia della sua migliore amica chiedendole di approfondire la sua tesi.

"Mattia mi prendi in giro? va bene che sei accecato dalla sua immensa bellezza ma tutti l'hanno notato, tutti tranne te a quanto pare" il biondo continuò a guardarla sempre più stupito, veramente aveva sempre pensato che a Christian di lui non interessasse nulla e che per di più gli piacessero solamente le ragazze. In realtà i due non avevano mai parlato della loro sessualità e per mattia fu un sollievo, non voleva che il moro scoprisse le sue tendenze verso i ragazzi, giusto per non destare sospetti, non per altro, era molto sereno con la sua sessualità anche se quasi nessuno ne era a conoscenza.

"Serena, io sarò accecato ma tu proprio non hai capito nulla" la bionda scoppiò a ridere per l'ingenuità del suo amico, non poteva credere che non si fosse accorto di nulla in tutti questi anni.
"Credila come vuoi tu, ma Christian prova qualcosa per te" Serena chiuse il discorso, d'altronde voleva che se ne accorgesse da solo, senza il suo aiuto.

Mattia la salutò ringraziandola di stargli così tanto vicino e poi finalmente raggiunse il suo angelo, come lo definiva lui perché Christian era proprio questo, un angelo, una perfetta creatura che lo avrebbe protetto per sempre dai mali del mondo.

Si era fatta sera ormai, il più piccolo stava aspettando il moro da almeno trenta minuti nonostante lo avesse avvisato che avrebbe fatto più tardi del solito ma lui andò a prenderlo comunque al solito orario, in caso uscisse prima per una qualunque ragione.

"Piccolo" Mattia sobbalzò salutando il suo amico con il familiare bacio sulla guancia sinistra.
"Sono stanchissimo sta sera, ho bisogno di rilassarmi. restiamo a casa mia invece che raggiungere gli altri? mamma e papà sono a cena fuori tra l'altro, quindi siamo soli" propose il moro. Mattia accettò immediatamente saltando in alto in silenzio per la gioia, gli mancava da morire stare solo insieme a lui nonostante passassero la propria vita l'uno accanto all'altro senza mai distaccarsi, per nessun motivo.

La quiete della sera tranquillizzò i due ragazzi, anche Mattia sembrava essersi rilassato. Nonostante la vicinanza del moro, riusciva a mantenere il battito cardiaco regolare.

Raggiunsero casa in poco tempo, per fortuna di Christian la palestra era a pochi metri dalla sua proprietà.

"Faccio una doccia veloce e arrivo"

Mattia si sistemò in cucina, preparandogli la tazza di latte tiepida con i biscotti oreo sbriciolati all'interno. Christian amava berlo dopo una giornata stancante di allenamento e il riccio lo sapeva benissimo.

Per fortuna pochi minuti più tardi, lo vide scendere la lunga scalinata che componeva casa sua.
Aveva ancora i capelli impregnati d'acqua e le goccioline sicuramente profumate di cocco caddero in picchiata sulle sue spalle.

"Chri, ti ammalerai. vai ad asciugarti i capelli" a Christian venne quasi naturale appoggiare la sua fronte con quella di Mattia trasferendogli l'acqua sui suoi ricci biondi.

Ma mentre Christian pensava di fargli un dispetto, Mattia d'altro canto aveva smesso all'improvviso di respirare. Si trovavano l'uno di fronte all'altro a pochi millimetri di distanza. Mattia giurò di star perdendo lentamente la vista per quanto si sentisse disorientato in quell'istante. Bastava che uno dei due si sporgesse di poco e Mattia avrebbe potuto toccare o anche solo sfiorare quelle labbra che bramava da fin troppo tempo. Ma l'unica cosa che fece fu tremare sul posto trattendendo il respiro per poi scoppiare a ridere dopo che il suo amico si allontanò da lui. Christian lo guardò inquieto, non sembrava una risata divertita, tutt'altro, sembrava un pianto isterico coperto da una risata altrettanto isterica.

"Ti senti bene piccolo?" e forse per il nomignolo, forse per la situazione, forse per la tensione tra i due, forse per la dolcezza che il più grande tendeva a regalargli ma Mattia non resse più, dentro di lui scoppiò una bomba di disperazione e tante lacrime salate caddero sulle sue guance candide e perfette.

Battiti sincronizzati - MatianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora