Mattia aveva sempre pensato che il paradiso si fermasse una volta che lui avrebbe oltrepassato la piccola linea sottile che lo separava dal moro.. e aveva ragione.
Se un anno prima gli avessero detto che un giorno si sarebbe ritrovato disteso sul letto con Christian a soffiargli sul collo dopo averlo morso sarebbe scoppiato a ridere dando del pazzo a chiunque glielo avesse detto.
E invece stava proprio accadendo.
Erano le quattro di mattina eppure non riuscivano a smettere di baciarsi per colmare il vuoto creato negli ultimi anni. Avevano bisogno di dimenticare quei momenti in cui avrebbero voluto baciarsi e scoprire se stessi ma erano bloccati dai problemi, i mostri di Christian e la paura di entrambi.
"Dobbiamo dormire" sussurrò Mattia tra un bacio casto all'altro.
"C'è tempo per dormire"
Christian lo afferrò facendolo scivolare lentamente sotto il suo corpo per poi alzare leggermente il busto per guardarlo interamente, per apprezzarlo come solo lui meritava di essere elogiato per quel corpo magnifico nonostante fosse ancora ricoperto dai vestititi, Christian pensò che non avesse nulla a che fare con i corpi smaglianti delle sculture greche, per Christian il corpo di Mattia oltrepassava ogni contesto storico poiché fosse il più bello che avesse mai visto nonché l'unico che avesse mai notato.
Spostò il suo sguardo sui suoi occhi per poter verificare che gli andasse bene la situazione e che non stesse esagerando facendolo sentire a disagio ma gli occhi di Mattia erano completamente colmi di eccitazione e desiderio soprattutto quando sentì il bacino di Christian scendere sempre con più persistenza finendo allineato con rigonfiamento pulsante. Quasi si sotterrò quando vide il sorriso di Christian sghembo farsi sempre più tirato accorgendosi del fastidio piacevole che scorreva nelle vene di entrambi.
"Non dire niente ti prego" veramente era imbarazzato nonostante le numerose volte nel quale erano capitati in quella situazione?
"Ti assicuro che l'ultima cosa che voglio fare adesso è parlare" e lo zittì nuovamente con le labbra piene e gonfie per i troppi baci e i morsi scambiati durante la notte.
Gli afferrò la maglia slabbrata con prepotenza ma togliendogliela con delicatezza, era questo Christian, un misto di comportamenti ed emozioni contrastanti tra di loro che si manifestavano nelle piccole cose più improbabili ed oblique.
Sfiorò ogni centimetro di pelle come se fosse di sua proprietà, come ste stesse toccando delle gemme preziose da proteggere a tutti i costi ma solo lui aveva il permesso di prendersene cura ed amarle come meritavano.
Spinse leggermente le dita affusolate sui fianchi lasciando delle visibili macchie bianche momentanee, giusto il tempo di realizzare che lo stesse davvero toccando e che non fosse una sua illusione. Era così scettico da pensare che sarebbe potuto sparire da un momento all'altro proprio per questo aveva il bisogno costante di stringerlo per verificare che fosse tutto reale e che non stesse sognando come suo solito.
Passò le mani fredde sulla pancia scoperta del biondo diventata bollente ed era un allineato contrasto con la pelle dorata che spiccava bronzatura da ogni poro.
Mattia sussultò per quella sensazione simile all'essere gettato nell'acqua gelida dopo essersi rilassato in un bagno caldo colmo di fumo inebriante, con il suo profumo preferito che gironzolava nell'aria da quando Christian aveva deciso da qualche anno di sostituire il bagnoschiuma alla vaniglia con quello inconfondibile al cocco. Gettò la testa all'indietro per gli scenari confusionari che stavano piano piano prendendo predominanza con il resto dei pensieri nella sua testa dando il via libera al moro di martoriare il collo leccando ogni centimetro di pelle arrossata da lui stesso. Non resisteva più, non riusciva più a trattenersi, aspettava quel momento da quando aveva scoperto cosa fosse la sessualità e non avrebbe permesso a nessuno tanto meno a niente di interrompere quell'episodio paradisiaco. Allungò le mani sul lembo della tuta di Christian illuminato solamente dalla flebile luce che arrivava disorientata dalla finestra, la luce impeccabile della luna, la gibbosa calante, la loro fase lunare preferita. Senza sforzo trascinò il pantalone alle sue ginocchia facendogli capire quanto fosse esigente e quanto volesse che quel momento risultasse magico ai suoi occhi poiché voleva che lo ricordasse come il momento più bello della sua vita.
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Battiti sincronizzati - Matian
FanfictionEntrambi avevano sempre vissuto grazie all'aiuto dell'altro. Mattia viveva di ricordi, impronte nella sua mente indelebili come chiazze d'inchiostro, Christian invece viveva l'attimo fuggente ripercorrendo quando serviva i ricordi che prendevano pad...