Ricordo che un giorno eravamo abbracciati nel letto e avevamo appena finito di fare l'amore.
Non era da molto tempo che avevamo iniziato la nostra storia ma io sentivo già qualcosa di forte nei suoi confronti.
Avevo paura.. Anzi ero terrorizzato. Non ero mai stato un ragazzo aperto. Sono sempre stato sulle mie, senza dare molta confidenza e fiducia agli altri. Mi bastavano i miei libri e la mia scrittura. Avevo deciso che sarebbe stato sempre così. Da solo, da qualche parte a leggere. Avevo deciso di chiudere il mio cuore, ma non perché qualcuno me lo avesse spezzato in precedenza. Semplicemente avevo paura di diventare come mia madre."Mi puoi fare una promessa?"
"Che promessa?" mi chiese lui curioso continuando ad accarezzarmi sulla schiena mentre io ero poggiato sul suo petto.
"Se un giorno i tuoi sentimenti dovessero cambiare, dimmelo. Se un giorno tu dovessi renderti conto di non amarmi più, preferisco saperlo piuttosto che vivere nell'incertezza e nella solitudine che questa porta. "
"Mh?"
"Non lasciarmi da solo a casa ad aspettarti. Dimmelo se i tuoi sentimenti cambiano e io sparirò per sempre dalla tua vita.. Però per favore.. Non farmi provare quel tipo di solitudine"
In quel momento non avevo il coraggio di guardarlo negli occhi. Avevo paura di leggerci qualcosa. Qualche sentimento che avrebbe potuto spezzarmi il cuore. Stavo diventando una di quelle persone che non sopportavo. Una di quella persone che per andare avanti hanno bisogno di qualcuno, in questo caso di lui. Uscivamo da poco, eppure aveva già occupato così tanto spazio nel mio cuore che mi spaventava.
Ma la cosa di cui avevo più paura era che un giorno io potessi diventare come mia madre.Per questo gli chiesi di farmi quella promessa.
Per l'amor di Dio. I miei sono genitori stupendi e li amo. Ma il loro rapporto non lo amo così tanto.
Mio padre aveva un lavoro che lo portava via di casa la maggior parte del tempo e vedevo sempre mia madre guardare il vuoto fuori dalla finestra. Lo leggevo nei suoi occhi che si sentiva sola. Che gli mancava mio padre. Che lo avrebbe voluto lì con lei al posto di passare 3/4 del loro matrimonio separati. Si amavano davvero tanto, ma lui non ha mai pensato al fatto che lasciasse la mamma da sola a casa ogni volta che andava a lavoro.Era per questo che non volevo nessun tipo di relazione, perché da solo stavo bene quindi perché aprire il mio cuore a qualcuno e soffrire quando quel qualcuno ti lascia da solo?
Se sei abituato a stare solo, non senti la mancanza di qualcuno. Ma dopo essere stati con qualcuno, stare da solo e sentirne la mancanza diventa straziante.
Meglio soli soli che soli con qualcuno che ami e che probabilmente non ti ama abbastanza da metterti al primo posto almeno una volta ogni tanto.
Dylan però era stato così insistente che alla fine dovetti cedere per disperazione. Se me lo avessero chiesto qualche tempo fa, avrei risposto che probabilmente quella era stata la decisione migliore della mia vita. Cedere a lui, donargli il mio cuore e la mia anima, al tempo, era stata una benedizione. Mi faceva ridere così tanto. La sua confidenza, la sua finta arroganza.. Piano piano, senza nemmeno rendermene conto, mi avevano conquistato. Mi sentivo amato. Glielo leggevo negli occhi ogni volta che mi guardava.
Se me lo chiedessero ora invece, sinceramente, non saprei cosa rispondere.
Lo amo. Lo amo più di ogni altra cosa al mondo. Ma non sono più sicuro dei suoi di sentimenti. Oramai non mi guarda nemmeno più.Siamo diventati come due estranei che vivono sotto lo stesso tetto. Anche se lui non c'è mai a casa. Quindi è come se vivessi da solo con il suo ricordo. Con il ricordo di quello che eravamo. Questo era tutto ciò che mi era rimasto ormai,i ricordi.
È a questo che stavo pensando mentre ero seduto sul davanzale della gigantesca vetrata di casa nostra. Me ne ero innamorato da subito e una sera Dylan mi fece una sorpresa e mi fece trovare il tavolo spostato difronte alla vetrata con sopra il mio computer, in modo tale che io potessi usare quella postazione per scrivere i miei romanzi. Ho sempre amato sedermi lì e guardare fuori dalla finestra. Il panorama era mozzafiato.. Vedevo la vita delle persone che scorreva. Gente che correva da una parte all'altra, macchine ovunque.. Ti faceva riflettere. Quante persone esistevano nel mondo che nello stesso tempo vivono vite così diverse tra loro.
È proprio questo il punto in cui mi trovo. Seduto qui su questo davanzale, con le luci spente, le ginocchia al petto e lo sguardo fisso nel vuoto fuori dalla finestra. Proprio come mia madre.
È così che si sentiva ogni volta? Sola.
"Perché non accendi la luce?" sentì una voce e sussultai. Ero talmente assorto nei miei pensieri che non mi resi nemmeno conto che Dylan fosse tornato.
Mi sentivo uno schifo. Ogni giorno che passava, il mio cuore veniva frantumato sempre di più. Lo guardavo con gli occhi lucidi e tutto ciò che mi veniva in mente erano le parole che mi disse quando gli chiesi della promessa.
"Non succederà"
"Come fai a saperlo?"
"Perché ti amo e so che questo non cambierà mai"
"Non puoi saperlo Dylan.. Niente dura in eterno. Specialmente le cose belle"
"Allora ti prometto che farò di tutto perché non succeda"
"Dylan.." lo guardai contrariato. Avevo solo bisogno che lui accettasse di farmi quella promessa. Probabilmente era solo un modo per proteggermi dalla solitudine, da quel senso di vuoto che sapevo avrei provato se un giorno lui mi avesse lasciato solo.
"Ok ok te lo prometto ma sappi che non succederà"
Non dissi altro. Ero solo grato che avesse accettato.
Perché mi è tornato in mente questa promessa proprio ora? Perché lo guardo negli occhi e ho la sensazione di aspettare che lui dica qualcosa?
"Vado a farmi una doccia" disse semplicemente dopo avermi visto in quello stato. Non che io in quel momento stessi singhiozzando o altro. Ma sapevo di non avere una bella cera. Rimasi pietrificato perché le parole che stavo aspettando non arrivarono.
Eppure quali erano le parole che stavo aspettando? Ti amo? Mi manchi? Come stai? O semplicemente facciamola finita?

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Let Go..
Ficção AdolescenteFar funzionare una relazione per tanti anni, non è semplice. Ma riuscire a capire quando questa relazione è arrivata alla sua fine, lo è ancora di meno. Sara davvero la fine per Dylan e Charlie?