"Allora.... Da dove dovremmo iniziare" disse in imbarazzo Dylan.
Charlie ancora non poteva crederci di trovarsi lì tutto solo con Dylan per chissà quanto tempo.
Ma la fattoria andava mandata avanti e sicuramente da solo non sarebbe mai riuscito a farcela. Così di malavoglia accettò la cruda realtà.. Ma questo non voleva dire non potersi prendere una piccola vendetta nei confronti di Dylan."Potresti iniziare raccogliendo le uova dal pollaio per poi dare da mangiare alle galline"
"Come?"
Sul volto di Dylan comparve il terrore.
Charlie sapeva bene che Dylan era spaventato dai volatili."Se non vuoi farlo posso sempre aggiungerlo alla lista delle cose che devo fare.. Non preocc-"
"No!!!" quasi urlò Dylan. Se Charlie aveva bisogno di quello allora lui lo avrebbe fatto. Non si sarebbe certo fatto impaurire da due polli.
"Lo farò." disse risoluto.
"Ok.. Lì c'è il cesto per le uova e lì invece c'è il mangime"
Indicò a Dylan ciò di cui avrebbe avuto bisogno e si voltò sorridendo andando via.
Dylan prese il cesto in mano e fece un grande respiro davanti la porta del pollaio ripetendo a se stesso come un mantra "avanti Dylan, puoi farcela"
Così entrò e si diresse verso le uova.
"Ehi signorine belle.." disse terrorizzato "come siete carine..."disse poco convinto" "ho solo bisogno di queste e poi giuro che vado via... Ma fate le brave vi prego"
Allungò la mano e prese la prima senza nessun problema. Forse era più semplice del previsto pensò. Purtroppo per lui non era così.
Charlie che si era nascosto in un angolo a godersi la scena, non ce la fece più e quando le galline iniziarono ad inseguire Dylan e beccarlo ovunque, scoppiò. Non riuscì più a trattenere le risate.
La scena di Dylan che scappava urlando inseguito dalle galline era esilarante.Dylan era terrorizzato.. Aveva dolore ovunque a causa delle beccate di quelle stupide galline ma non si sarebbe arreso tanto facilmente. Arrabbiato si avvicinò alle uova e determinato le prese per metterle nella cesta.
"Stupide galline. Se provate ad avvicinarvi di nuovo stasera per cena vi metto nel brodo!!"
Charlie aveva le lacrime agli occhi per le risate anche se un pò si sentì cattivo ad avergli fatto una cosa del genere.
Quando vide Dylan uscire dal pollaio imbronciato borbottando insulti rivolti alle galline e ricoperto di piume, lo trovò carino e teneramente sorrise. Ma quando si accorse che si stava dirigendo verso di lui, si ricompose. Sguardo serio, niente sorriso, si asciugò le lacrime e fece finta di lavorare a qualcosa per non far notare a Dylan che lo aveva osservato per tutto il tempo.
"Allora?" gli chiese atono
Dylan non rispose, gli porse semplicemente il cesto pieno di uova.
"Ottimo"
"Quelle galline sono diaboliche. Sono possedute."
"Non dire sciocchezze. Perché mai il diavolo dovrebbe impossessarsi delle galline?" chiese ridendo
"Perché sa perfettamente che sono degli esseri terrificanti"
"Se le galline ti fanno così tanta paura, ora che andremo nelle stalle dei cavalli cosa farai?"
"Almeno i cavalli non mordono" rispose prontamente Dylan sottolineando l'ovvio... Per poi ripensarci.
"I cavalli non mordono vero?"
"No! Certo che no." rispose sicuro Charlie
"O almeno non credo" disse alzando le spalle. Voleva divertirsi ancora un pò e vedere lo sguardo preoccupato di Dylan in quel momento, era quello di cui aveva bisogno. Però davvero non era sicuro che non mordessero.
"Ora metti questi e seguimi"
Gli porse un paio di stivali di gomma neri e iniziò a camminare.
Arrivarono nelle stalle e Charlie gli porse una pala e una cariola senza dire nulla.
"Sai cosa devi farci no?"
"Scavarmi la fossa?" disse sospirando.
"No" rispose sorridendo compiaciuto Charlie. Dylan aveva capito benissimo e Charlie lo sapeva.
"Io porterò i cavalli nel recinto fuori così tu hai le stalle libere e poi andrò ad occuparmi delle vacche e di un recinto rotto nella proprietà"
"Ok" rispose rassegnato Dylan. Doveva tenere in mente che avrebbe fatto di tutto per riconquistare Charlie.. Anche spalare la cacca dei cavalli.
"Attento a non scivolare"
"Che vuoi dir-" non fece nemmeno in tempo a finire di parlare che Dyaln scivolò mentre entrava in una stalla e non su un terreno qualunque.. Precipitò esattamente di culo sopra della cacca di cavallo.
Charlie scoppiò a ridere per poi prendere le briglie del cavallo e accompagnarlo nel recito di fuori.
Dylan era esausto, ricoperto di graffi a causa delle galline e di cacca a causa dei cavalli. Puzzava ed era di malumore.
Charlie non si era più fatto vedere. Per pranzo, dopo essersi lavato, aveva preparato dei sandwich e ne aveva lasciati un paio anche per Charlie.
Quando era ritornato in casa e aveva visto il piatto vuoto, si rattristò.
Voleva vederlo. Voleva parlare con lui anche se questo voleva dire vederlo ridere di lui.. Eppure lui era scomparso.Era pomeriggio inoltrato e stava accarezzando il muso del cavallo poggiato svogliatamente sul recito.
"Tu pensi che lui mi perdonerà mai?" chiese al cavallo.
"Sai.. L'ho ferito davvero tanto quindi non mi sorprenderebbe se rimanesse arrabbiato con me per sempre" sospirò "Con quei jeans oggi era davvero sexy"Ripensò a quella mattina e a come il jeans che portava Charlie gli fasciasse così bene il sedere facendolo rimanere incantato di come la versione cowboy di Charlie lo eccitasse così tanto, facendolo sentire costantemente in colpa per i pensieri poco puri che aveva sull'uomo che amava e che stava cercando di riconquistare.
"Sai caro cavallo.. Mi andrebbe bene anche se volesse ridere di me per sempre perché questo significherebbe che sotto sotto gli importa no? Altrimenti gli sarei indifferente"
Dylan continuava a parlare con il cavallo senza rendersi conto della presenza di Charlie alle sue spalle.
Quando aveva visto la scena di Dylan che accarezzava il cavallo, la trovò tenera.. Non avrebbe mai pensato che Dylan si sarebbe messo a parlare con lui.
Lo aveva lasciato solo perché lui aveva bisogno di stare da solo. Aveva bisogno di pensare. Per tutta la mattina non aveva fatto altro che guardare Dylan e pensare a quanto fosse tenero, a quanto fosse carino, a quanto fosse divertente. Aveva bisogno di pensare a tutti quei sorrisi pensando a lui. Aveva bisogno di capire il suo cuore e pensare a loro due da soli in quella casa, lo agitava e doveva capirne il motivo.
Quando c'erano altre persone che giravano per casa, Charlie avvertiva un senso di sicurezza che in quel momento era completamente sparito.
Così si voltò ed andò di nuovo via. Non era ancora pronto.
Dylan guardò l'ora sull'orologio e pensò che forse era il caso di iniziare a preparare la cena.
Una volta aperto il frigorifero, capì immediatamente cosa avrebbero cenato quella sera.Una volta pronta la cena, iniziò a cercare Charlie ovunque per avvisarlo e finalmente lo trovò.

STAI LEGGENDO
Let Go..
Novela JuvenilFar funzionare una relazione per tanti anni, non è semplice. Ma riuscire a capire quando questa relazione è arrivata alla sua fine, lo è ancora di meno. Sara davvero la fine per Dylan e Charlie?