Il cielo quel giorno era cupo.. Non aveva smesso di piovere per svariati giorni. Guardava lo schermo del suo computer con una tazza di caffè fumante in mano.
Nonostante fossero passati tre mesi, faceva ancora freddo e Charlie preferiva restare sul portico avvolto da una coperta."Ancora nulla?" chiese una voce a lui ormai familiare.
"In realtà.. I-Io l'ho finito.." rispose con incertezza.
"Davvero?? Charlie sono felice per te" sorrise "Ma.. Allora perché non sembri felice?"
"I-Io.. Non lo so.. Ero partito con un'idea diversa del libro che avevo intenzione di scrivere.. Ed ora.. Questo.."
Charlie aveva passato quei tre mesi cercando invano di scrivere qualcosa. Voleva continuare con il libro che aveva iniziato a New York ma alla fine decise di cambiare tutto. Di ricominciare da capo. Aveva scritto una email ad Andrew avvisandolo delle sue intenzioni ma continuando a mantenere segreta la sua posizione.
Qualche giorno prima si era svegliato nel letto che ormai lo ospitava da mesi e aveva capito. Aveva capito che era davvero finita. Che Dylan non avrebbe più fatto parte della sua vita e del suo futuro. Dopo aver appreso questa consapevolezza, si preparò un caffè, si avvolse in una coperta, prese il suo portatile ed uscì sul portico.
Era ancora l'alba e il sole non era ancora sorto del tutto. Quella visione lo lasciò senza respiro e per l'ennesima volta il suo pensiero andò a Dylan. Pensò a come sarebbe stato bello condividere quello spettacolo insieme a lui.
Sorrise deluso e dopo poggiò il portatile sul tavolino. Si sedette, lo aprì e le parole iniziarono ad uscire da sole.Scrisse. Lui scrisse per giorni. Scrisse della sua storia. Della loro storia.
Ma questa volta con un'altra intenzione.. Scrisse quel libro per aiutare le persone che si ritrovavano nella sua stessa situazione, a capire quando una storia è davvero finita. Quando è arrivato il momento di lasciar andare.
Quindi, i protagonisti erano lo stesso loro, ma la storia era diversa. Più che parlare del loro amore, lui parlò di come il loro amore finì."Charlie" sentì di nuovo quella voce chiamarlo
"È davvero finita.."
"Cosa vuoi dire?"
"Io ho capito una cosa..." disse continuando a tenere lo sguardo rivolto verso il suo portatile "Non riuscivo a scrivere perché nel mio cuore ancora, non riuscivo ad accettare che fosse finita. Come potevo scrivere un libro su di noi se non esisteva più nessun noi?" fece un respiro poi voltò lo sguardo verso la persona dietro di lui.
"Quindi ho scritto di come il nostro amore sia arrivato ad una fine.. Io l'ho lasciato andare.. Questa volta l'ho lasciato andare davvero"
Una lacrima scese dai suoi occhi.
"Tesoro mio"
Carla immediatamente lo avvolse tra le sue braccia dandogli calore.
"Andrà tutto bene.. Vedrai" continuò a stringerlo ancora per un pò. Almeno fino a quando non fosse sicura che Charlie stesse meglio.
Quando si staccarono, Charlie le sorrise grato. Non avrebbe saputo cosa fare se lei non ci fosse stata.
Carla era una signora di mezza età che viveva in un piccolissimo paesino di montagna, in cui lei e suo marito, gestivano un ranch.
Era lì che Charlie aveva passato quei tre mesi.
Carla e suo marito lo avevano aiutato davvero tanto e lui non avrebbe mai saputo come ringraziarli abbastanza per ciò che avevano fatto."Quindi.. Ora che succede?"
"Lo invio al mio editore e aspetto una risposta"
Carla lo guardò fiera. Quando aveva visto Charlie per la prima volta, sembrava un involucro vuoto. Non sorrideva.. Quando parlava non sembrava essere davvero presente e quando loro parlavano con lui, lui sembrava assente.
Lo capiva che era distrutto, che il suo cuore faceva male e che stava cercando un modo per andare avanti.
A quella visione gli si spezzò il cuore e insieme a suo marito Jack, avevano deciso di aiutare quel ragazzo che avrebbe potuto essere loro figlio."A causa della forte pioggia, la connessione è caduta però"
"Ah... Allora dovrò stamparlo e mandarlo tramite posta.. Tu stai scendendo in paese?"
"Si tra poco"
"Allora vengo con te così lo spedisco"
"Va bene. Va a prepararti. Tra poco andiamo"
Come destinatario Charlie avrebbe voluto mettere direttamente l'ufficio di Andrew, ma a quel punto avrebbero scoperto dove fosse ed ancora non era pronto ad affrontare la sua nuova realtà. Una nuova realtà in cui Dylan non era più presente.
Non era pronto ad affrontare i giornalisti che avrebbero chiesto della rottura del fidanzamento. Non era pronto ad affrontare le urla di suo fratello per essere sparito in quel modo senza dirgli dove fosse. Non era pronto ad affrontare altri monologhi di Andrew su quanto lo facesse impazzire e quanto stress gli procurasse. Non era pronto ad affrontare i suoi genitori che avevano sempre temuto che una cosa del genere sarebbe successa dopo il primo rinvio del matrimonio.
Insomma... Non era pronto a lasciare la tranquillità di quel posto e affrontare la vita.Quindi mandò un messaggio alla persona che lo aveva aiutato a scappare e che gli aveva fatto conoscere quel posto magico e incontrare quelle persone stupende.
Mandò un messaggio a quell'unica persona che sapesse dove si trovava e gli chiese un ultimo favore."Ehi. Sono io. Ho finito di scrivere il libro ma qui a causa della pioggia, la connessione è saltata. Lo sto mandando a te tramite posta. Dopo potresti portarlo in ufficio al mio editore? Ovviamente solo dopo aver rimosso l'indirizzo di spedizione. Giuro che dopo questo non ti disturberò più. Grazie"
All'interno della busta Charlie mise un biglietto diretto al suo editore.
"Mi dispiace per tutto quello che ti ho fatto passare. Avevo bisogno di capire cosa avrei dovuto scrivere.. So di averti causato molte notti insonni e molte sgridate in ufficio e per questo mi dispiace..davvero.
Però dopo di questo, io ho bisogno di tempo. Ho bisogno di capire cosa fare da adesso in poi.
Per favore cerca di comprendere per un'ultima volta.
Se non sarà possibile so che vorranno annullare il contratto e va bene. Tranquillo. Capisco.. Cerca di pensare di più a te stesso e non a me. Salva il tuo posto di lavoro, non perderlo a causa mia.
Ti voglio bene Andrew.
Spero di poter tornare presto"L'unica cosa che non voleva, era che Andrew perdesse il lavoro a causa sua. Sapeva che avrebbe preso le sue difese, come sempre.. Ma questo avrebbe causato il suo licenziamento prima o poi e non avrebbe mai potuto permetterlo.
Aprì l'ombrello e si fermò sul marciapiede. Guardò verso l'alto e fece un respiro profondo.
Da quel momento in poi, la sua vita sarebbe cambiata per sempre e lui non era pronto... Ma non si fece scoraggiare.
Quello che in quei tre mesi Jack e Carla gli avevano insegnato, era di non mollare. Di rialzarsi sempre e continuare a lottare per vivere.
Gli avevano insegnato a non lasciarsi sopraffare dai suoi sentimenti e dalla paura, altrimenti sarebbe rimasto bloccato per sempre.Vide Carla dall'altro lato della strada che lo salutava e le sorrise. Camminò per un pò per le strade di quel paesino, salutando le persone che ormai aveva imparato a conoscere in quei mesi.
Non era pronto a lasciare quel posto.. No. Non ancora.

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Let Go..
Teen FictionFar funzionare una relazione per tanti anni, non è semplice. Ma riuscire a capire quando questa relazione è arrivata alla sua fine, lo è ancora di meno. Sara davvero la fine per Dylan e Charlie?