La testa di Charlie era poggiata sul petto muscoloso di Dylan mentre con la mano giocherellava con il suo anello ancora appeso alla catenina che Dylan portava al collo.
Avevano appena finito un altra sessione di sesso e ora si stavano accarezzando appagati nel letto."Sono curioso di una cosa"
Dylan spezzò il silenzio.
"Cosa?"
"Come hai fatto a trovare questo posto?" gli chiese sinceramente curioso Dylan.
Charlie sorrise e alzò lo sguardo per bloccarlo in quello di Dylan.
"David" disse solo per poi continuare vedendo Dylan per nulla sorpreso ma molto geloso.
"Carla e Jack sono i suoi genitori. Questa era la sua casa. La sua fattoria. La sua cittadina. E questa era la sua stanza"
Rispose ridendo Charlie facendo segno con il dito in alto per indicare la stanza in cui si trovavano.
"Quella mattina non sapevo dove andare. Volevo andare via ma ogni persona che conoscevo, la conoscevi anche tu. Ho iniziato a vagare con la valigia in mano senza una meta fino a quando non mi sono ritrovato di fronte il suo locale e gli ho chiesto una mano ed eccomi qui. Quando gli ho chiesto un posto che nessuno conoscesse, sperduto e dove nessuno conoscesse me o te, non ha avuto dubbi su dove mandarmi. Ha chiamato Carla e sono salito sul primo aereo"
Portò una mano sua guancia di Dylan e iniziò ad accarezzarla dolcemente prima di avvicinare le labbra alle sue per un bacio semplice e dolce.
"E tu invece? Come hai fatto a trovarmi?"
Gli chiese di rimando Charlie continuando ad avere lo sguardo fisso nel suo.
"David" sorrise Dylan per l'assurdità di quella situazione portando una mano nei capelli di Charlie iniziando ad accarezzarli.
"Stavo davvero male. Non riuscivo a dormire bene, a lavorare o a mangiare. Un giorno venne per portare dei caffè che il mio staff aveva ordinato dal suo locale e mi vide. Andammo nel mio ufficio a parlare e-"
Per Dylan era difficile ricordare quel periodo. Non andava fiero della persona che era diventato prima ma non era nemmeno fiero di come era diventato dopo che Charlie era andato via. Semplicemente, aveva smesso di vivere.
"E?"
Lo guardò preoccupato Charlie.
"Non stavo bene Charlie, non voglio mentirti. Mentre parlavo con David.. Non so, gli ho detto solo come mi sentivo senza di te e cosa sentivo per te. Senza filtri. So solo che qualche giorno dopo è venuto di nuovo nel mio ufficio con una busta in mano dicendo che avrei dovuto leggere e capire"
"Una busta?" chiese perplesso Charlie fino a quando non capì
"Il mio romanzo... Tu hai letto il mio romanzo??"
"In realtà no.. Ho pensato che fosse scorretto nei tuoi confronti leggerlo senza il tuo permesso. Sapevo di aver sbagliato e di averti ferito anche senza leggerlo. Così mi sembrava solo di spiare i tuoi pensieri per avere un vantaggio sulla situazione. Volevo solo che mi guardassi negli occhi e ti rendessi semplicemente conto dell'amore che provo per te e di quanto io sia pentito di come mi sono comportato."
"È un romanzo che andrà pubblicato Dylan.. Tra qualche mese sarà alla portata di tutti, non è un segreto."
"Lo so. Ma in quella situazione non mi sembrava comunque giusto nei tuoi confronti. Se fosse stato già pubblicato, era un conto.. Ma così, te l'ho detto. Mi sarebbe sembrato di spiare nei tuoi pensieri."
"Grazie"
Lo guardò davvero grato Charlie.
"Vuoi leggerlo?"
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Let Go..
Genç KurguFar funzionare una relazione per tanti anni, non è semplice. Ma riuscire a capire quando questa relazione è arrivata alla sua fine, lo è ancora di meno. Sara davvero la fine per Dylan e Charlie?