Ogni anno abbiamo sempre festeggiato un giorno in particolare, o meglio, Dylan ha sempre voluto festeggiarlo. Per lui è sempre stato più importante persino del nostro anniversario.
Per lui lo era davvero..Il giorno in cui mi ha visto per la prima volta.
Diceva sempre che quel giorno gli rubai il cuore al primo sguardo e quindi era il suo giorno preferito dell'anno perché aveva incontrato me.
Come si potrebbe non amare una persona che ti dice una cosa del genere?
In un primo momento mi sentì in colpa perché sinceramente nemmeno me lo ricordo quel giorno. Da quello che mi raccontò Dylan, era entrato nel cafe dove lavoravo e lui ed i suoi amici erano in fila per aspettare di ordinare. Davanti a loro c'erano i miei amici e lui mi disse che mi fecero imbarazzare con un qualche tipo di battuta e fu in quel momento che successe. Disse che il suo cuore perse un battito perché non aveva mai visto nessuno così carino e tenero con la faccia imbarazzata come me.Ogni anno, tornavamo sempre in quel cafe, allo stesso tavolo e passavamo del tempo insieme.
Fissai il telefono per più di mezz'ora nella speranza che Dylan mi chiamasse. Che mi faccesse capire in qualche modo che per lui, quella giornata, era ancora importante. Che non avrebbe messo il lavoro al primo posto anche quel giorno.
Decidetti di pensare ad altro altrimenti la mia mente avrebbe iniziato a girare e girare facendo sempre più, pensieri poco piacevoli.
Mi alzai e iniziai a pulire tutta casa. Spolverai, lavai a terra, cambiai le lenzuola, faci delle lavatrici, uscì a fare la spesa e altre commissioni. Passai la giornata così, tenendo il corpo e la mente occupati.Provai a chiamarlo un paio di volte ma non ha mai risposto..
Lui non si sarebbe mai dimenticato quel giorno.. Non avrebbe mai permesso al lavoro di mettersi in mezzo, almeno non quel giorno.
Così mi preparai, mi vestì bene e sistemai i capelli che di solito non porto mai in ordine. Alla fine, quello era un giorno speciale, no?
Arrivai al Cafe e salutai David il proprietario. Ci conosceva da quando andavamo al college, infondo fu proprio lì che io e Dylan ci siamo conosciuti e messi insieme. Quello era il posto in cui io lavoravo part time e dove ha avuto inizio la nostra storia.
"Piccolo Charlie!! Come stai?"
"Non sono più piccolo David"
"Per me sarai sempre il piccolo Charlie, anche quando avrai cinquant'anni"
"Sembri mia madre"
Ridemmo.
"Oh.. Non vedo Dylan"
Il mio cuore perse un battito.
"Lui è a lavoro.. Arriverà"
In quel momento ci credetti davvero che sarebbe arrivato. Non avrebbe mai potuto dimenticarlo. Non lui. Pensavo davvero che avrebbe fatto di tutto per arrivare.
"Ah ok.. Allora.. Come stai? Non passi quasi più"
"Scusa.. Non sto avendo molto tempo in realtà. Sto provando a finire il nuovo romanzo e-"
"Ora capisco" disse guardandomi dalla testa ai piedi
"C-Cosa?" dissi spaventato e iniziando anche io a guardarmi per vedere se ci fosse qualcosa che non andava su di me.
"Sei pallido. Hai le occhiaie e.. Non so.. Sembri spento"
Stavo davvero così male? Non lo sapevo.. Non riuscivo più a rendermi conto della realtà, oppure volevo solo nasconderla. Come al solito, feci finta di niente.

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Let Go..
Teen FictionFar funzionare una relazione per tanti anni, non è semplice. Ma riuscire a capire quando questa relazione è arrivata alla sua fine, lo è ancora di meno. Sara davvero la fine per Dylan e Charlie?