EPILOGO

470 19 5
                                    

"Non ho capito bene.. Puoi ripetere?" chiese Carla quasi sconvolta da cosa Charlie e Dylan avevano appena detto a lei e suo marito Jack.

Era incredula, pensava di aver sentito male.. O forse ci sperava.

"Hai capito bene invece.. Non stiamo scherzando Carla. Siamo seri." le rispose invece Charlie con sguardo convinto e serio rispecchiando alla perfezione la serietà di quelle parole.

Carla non riusciva a crederci.. Faceva vagare lo sguardo da Charlie a Dylan e da Dylan a Charlie alla ricerca di qualche segno che le facesse intendere che fosse uno scherzo. Poi portò il suo sguardo in quello del marito di fianco a lei per cercare anche in lui un qualche tipo di segnale sulla situazione. Ma purtroppo, anche lui annuì facendole capire che era tutto vero.

...

Tutto partì da una sera. Dylan e Charlie avevano fatto pace già da un paio di settimane ormai.
Charlie aveva riacceso il telefono e aveva chiamato le persone a lui care, come i suoi genitori, le sue nipotine, suo fratello e sua cognata, i suoi amici.. Aveva chiamato tutti, o almeno sperava, e li aveva tranquillizzati dicendo loro che stava bene e che si scusava per come se ne fosse andato via.

Le nipotine e il suo editore erano state le chiamate più difficili.
Andrew gli aveva urlato contro molte parolacce.. Poi aveva pianto.. Aveva urlato di nuovo e poi aveva pianto ancora.
Le sue nipotine invece, erano tutta un'altra storia.. Mentre lo sgridavano, si era sentito come se fosse tornato un adolescente e i suoi lo avevano beccato a sgattaiolare via dalla finestra di notte.

Ovviamente si era scusato con tutti loro... Più di una volta.

Poi insieme avevano chiamato colui a cui dovevano tutto. Colui che li aveva aiutati più di tutti. Colui che aveva creduto nel loro amore... David.

"Sono davvero contento che tutto sia andato per il meglio.... Ero un po' in ansia, devo ammetterlo" rise nervosamente David dall'altro capo del telefono.

"David.. Ti dobbiamo ringraziare e basta. Hai creduto in noi e nella forza del nostro amore prima di noi stessi. Ci hai aiutati e non riusciremo mai a ringraziarti abbastanza per questo" gli disse Dylan con un Charlie assolutamente d'accordo con lui.

"Sapete.. Avevo paura di aver preso la decisione sbagliata o di essermi impicciato in cose che non mi riguardavano. Mi sentivo in colpa e con la coscienza sporca, specialmente perché avevo promesso a Charlie di non rivelare dove fosse e invece.. Scusami Charlie"

"Ancora ti scusi? David... Ti stiamo ringraziando per averlo fatto. Probabilmente, se non fosse stato per te, ora non saremmo qui, insieme." gli rispose sinceramente grato Charlie.

"Okay okay.. Ora basta sentimentalismi. Basta che non mi fate fare più il cupido della situazione" risero tutti e tre insieme per la frase di David e anche per la stranezza di tutta quella situazione..

Dylan anche aveva riacceso il telefono. Ovviamente non avrebbe potuto lasciarlo spento per molto. Da quanto Dylan aveva raccontato a Charlie, sapeva che un giorno i suoi genitori dopo la partenza di Charlie, gli fecero un discorso. Gli fecero capire in cosa avesse sbagliato.. Che non sarebbero mai rimasti delusi da lui o dal suo lavoro. Che se suo padre gli aveva affidato l'azienda era perché sapeva di lasciarla in buone mani ma che occuparsi dell'azienda non escludeva il vivere. Non escludeva la sua relazione. Che in quarant'anni di lavoro, suo padre non aveva mai messo la famiglia al secondo posto. Era stato sempre presente e questo grazie all'assunzione di subalterni fidati che in caso di bisogno, avrebbero potuto sostituirlo temporaneamente.

Era questo che aveva permesso a Dylan di passare tutto quel tempo insieme a Charlie al ranch.
Suo padre lo aveva aiutato a trovare quelle persone fidate e per la prima volta dopo tanto tempo, Dylan pensando al lavoro non si sentiva più soffocare. Non si sentiva più solo.
Però purtroppo le cose non sarebbero potute rimanere così per sempre e questo Charlie lo sapeva. Avrebbero dovuto prendere delle decisioni e fu proprio da lì che nacque quella conversazione.

Let Go..Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora