Capitolo 1

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6 Agosto.

Mattew Donovand, ragazzo moro, occhi color miele, un metro e 90 centimetri di pura stronzaggine e con un carattere ingestibile. Ecco chi è il mio futuro co-protagonista. E devo ancora capire perché mentre sono in macchina assieme a Violet io stia pensando alla mia rovina.
"Anna, prova magari a non pensarci eh?" ma grazie Violet, non potevi darmi consiglio migliore!
"Tu non puoi capire, nel copione ci sono pure scene in cui...Ah!" alzo gli occhi al cielo e poi mi schiaffeggio la fronte.
"Cerca di partite con il piede giusto. Non incominciare a vederlo con occhi da pazza che vuole subito fargliela pagare" cerca di convincermi.
"Quell' essere maschile si è fatto mezza Hollywood. Ha malamente illuso Marika e l'ha fatta stare male per mesi. Le ho dovuto fare da spalla per un uomo che non conoscevo ma ora vedrà! Se solo osa avvicinarsi a me gli mozzerò le mani" digrigno i denti e sbuffo l'ennesima volta.
"Ti ricordo che nel film dovrete bac-" fermo subito Violet coprendomi le orecchie con le mani.
"Gli mozzerò le mani se ci prova con me fuori dell'orario delle riprese, ok?" ripeto, alzando gli occhi al cielo.
"Cavolo, non vorrei essere nei suoi panni" scherza ascoltando a sinistra, imboccando il parcheggio della villa in cui siamo state invitate.
"Bene Anna, prendi un bel respiro e cerca di non far trasparire tutto il tuo disappunto per la scelta di Mattew" la mia amica mi sorride e poi esce dalla macchina. Cammina fino al mio sportello e, quando sono uscita anche io, mi fa segno di andare verso l'entrata.
"Anna Foschi e Violet Jerue" dico sorridendo al Signore che è all'entrata con in mano un foglio bianco.
"Prego signorine" si fa da parte è ci lascia passare. Sorrido per ringraziarlo e poi seguo Violet. Riconosco alcuni attori con cui ho lavorato in alcuni film ma ovviamente non mi ricordo nemmeno un nome, la mia memoria è disastro in fatto di nomi!
"Anna, cara!" la voce soave di Adelaide, la regista, irrompe nei miei pensieri. Mi volto subito verso di lei e non ho nemmeno il tempo di salutarla che mi abbraccia. Abbiamo talmente tanta confidenza per tutte le volte che abbiamo lavorato insieme che la considero quasi come una madre.
"Ciao Adelaide. Come va?" mi stacco dall'abbraccio e la guardo negli occhi.
"Divinamente Anna. Inoltre sono contenta che tu sia piaciuta molto ai miei collaboratori" mi fa l'occhiolino. Questa donna è fantastica.
"Tutto merito della mia maestra" scherzo.
"Violet, che piacere rivederti" Adelaide ora lo sguardo sulla mia manager e quest'ultima le sorride.
"Anche per me lo è, Adelaide"
"Bene ragazze, ora che mi avete salutare siete libere di andare a conoscere il resto del cast e abbuffarvi come è vostro solito fare" ridacchia sventolando in aria la mano.
"Io direi che il secondo punto lo possiamo esaudire subito, non ti sembra?" Violet mi indica il buffet e io annuisco. Che le danze abbiano inizio!

🎬

"Vado alla toilette" avviso Violet all'orecchio, per non farmi sentire dagli altri. Annuisce e mi sorride, ritornando al discorso di prima. Mi faccio spazio tra la folla di persone che sta bellamente chiacchierando e finalmente arrivo al bagno delle signore. Appena apro la porta però non sento il silenzio che mi ero immaginata. Al contrario, la stanza è riempita da gemiti. Noto addirittura una camicia azzurra affianco al lavabo pietra. Spalanco gli occhi e rilascio un sospiro scioccato.
"Abbiate la decenza di farlo in posto più appartato e non in fottuto bagno" sbuffo e poi esco dal bagno sbattendo la porta.
"Che faccia hai amica" è la prima cosa che mi dice Violet non appena ritorno da lei.
"Due stavano animatamente consumando in bagno. In bagno, maledizione!" sibilo strizzando gli occhi.
"Calma Anna" ridacchia. La osservo meglio e noto che ha gli occhi leggermente lucidi. Di male in peggio, Violet è ubriaca e siamo solo a metà serata.
"Uh guarda! Mattew sta uscendo dal bagno" sussurra lei. Mi giro a rallentatore e la prima cosa che vedo è la camicia che indossa. E non la noto perché gli fascia perfettamente i muscoli. La noto perché è la stessa che c'era sul lavabo!
"Non ci posso credere" esclamo stupita mettendomi la mano sulla bocca.
"Oh, credici amica mia. Posso fare cambio con te nelle scene hot del film?" scherza Violet. La fulmino con lo sguardo.
"Sta venendo verso di noi Adelaide insieme al manzo" mi avvisa la mia amica.
"Oh no no no" sussurro stringendo gli occhi in due fessure.
"E invece si Anna è arrivata l'ora" ridacchia colpendomi ripetutamente il braccio con il gomito.
"Anna cara, vi siete già incontrati?" domanda Adelaide con un sorriso a trecento denti.
"No Adelaide, perfortuna" sussurro l'ultima parola distogliendo lo sguardo dalla regista.
"Beh, allora avrete tempo per conoscervi, io e Violet andiamo a rifocillarci di cibo" scherza prendendo a braccetto la mia amica. Non ho nemmeno il tempo di fermarle che Violet tira Adelaide verso la tavola imbandita. Merda!
"Per caso hai il ciclo?" appena sento la sua domanda spalanco gli occhi e poso lo sguardo su di lui. Devo ammettere che i suoi occhi visti da così vicino hanno il loro perchè.
"Come scusa?" chiedo quasi con voce acuta. Noto l'angolo della sua bocca alzarsi e, giuro, gli vorrei tirare uno schiaffo.
"Prima di tutto non è una domanda, anzi la prima domanda, da fare ad una persona che non si conosce. In secondo luogo togliti quel sorrisino dalla faccia o te lo tolgo io a suon di schiaffi" sbuffo incrociando le braccia sotto il seno. Il suo sguardo scende proprio su quest'ultimo, stretto nel vestito verde acqua che indosso.
"Mi fare toccare molto volentieri da te" sussurra con voce bassa, roca.
"Non fare il seduttore da strapazzo, con me non funziona" sibilo puntandogli il dito contro. Sta per aprire di nuovo la bocca bella che si ritrova ma si ferma subito. Non so chi mi viene addosso ma finisco proprio tra le braccia del ragazzo per cui provo un certo astio. Le sue grandi mani mi arpionano i fianchi mentre io ho chiudo istintivamente gli occhi per la paura di finire con la faccia a terra. Appena mi rendo conto di essere tra le sue braccia apro di scatto gli occhi.
"Lasciami immediatamente" dico tagliente.
"Calma principessina" alza le braccia in segno d'innocenza.
"Chiamami Anna e non con stupidi nomignoli" sbuffo.
"Si può sapere che hai contro di me?" ringhia lui avanzando verso di me.
"Tutto a suo tempo, Donovand" dico dandogli le spalle per poi andare a recuperare Violet per ritornare a casa.

Angolo autrice

Ho deciso di ripubblicare la storia giusto per capire se vi potrebbe piacere o meno quuindi fatemi pure sapere tramite commenti e stelline!

L'inizio della fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora